KRAY - La fine

Capitolo 16

" Daniel sono uscita a cercarla, lei non c'era, ma sulla spiaggia c'era questa .."

Guardo la collana che le avevo regalato pochi mesi prima in uno dei nostri viaggi.

Lo faccio ormai da una settimana.

Una settimana che entro in quel dannato mare cercando qualsiasi cosa che mi conduca a lei, convinto che la sua vita non possa essere finita.

- Sei una maga e tu un Custode. Dovreste sentire qualcosa?- urla Baker mentre io continuo a guardare quella luna che sembra nascondermi il segreto che potrebbe ridarmi la vita.

- Non posso interferire con il presente-

- Cazzate! Quando c'era da allontanarla ti è piaciuto interferire- sentenza Baker contro Maya che continua a guardare Ramis in cerca di protezione.

- Baker smettila. Siamo tutti preoccupati..- non finisce la frase che la mia mano destra afferra il suo collo pronto a uccidere chiunque pur di sapere dove è, per averla di nuovo al mio fianco.

- Ho ascoltato ogni parola .. mi sono lasciato guidare pensando che era la cosa giusta. Ma ora .. dimmi dov'è se non vuoi che lui muoia- il mio viso si trasforma nella mia vera forma mentre la mia mano stringe il collo di Ramis che non combatte per fermarmi.

- Daniel lascialo. Sento che è viva!-

- Dove cazzo è?- urlo contro Jonas che non mi dice niente di nuovo.

- È viva. Altrimenti io non sarei ancora qui. La mia vita è legata alla sua. Ma ..- prova a dire Maya prima che lei finisca sotto le mie grinfie.
- N o n.   G io ca re con me. Dove è?- scandisco bene le parole mentre la mia fame di vendetta inizia a farsi più forte.

- Lei .. beh involontariamente ha messo una protezione. Non so dove sia. Ma è viva- prova a dire mentre io mi allontano dal suo collo.

- Non e questo che mi farà restare calmo da uccidere chiunque. E tu .. spera che non sia in pericolo, altrimenti l'unico male che vedrai sarà il mio- dico rivolto a Ramis prima di sparire alla sua ricerca.

Julya:

« - Forza dannazione .. respira ... cazzo respira .... forza così... brava ....ecco brava .. Sono qui, mi senti? Non sei sola sono qui.. -»

Apro gli occhi lentamente sentendo dolore in ogni parte del mio corpo, la testa fa cosi male, mentre una strana sensazione continua a divorarmi da quando ho aperto gli occhi.

Mi guardo in giro non riconoscendo il posto che ho davanti a me.

Una camera con pochi mobili, un grande letto con un divano di fronte, alla mia destra un piccolo mobiletto dove c'è una bottiglia ed un bicchiere, noto un'altra piccola stanza ma non riesci a capire cosa c'è al interno. Attorno a me delle finestre mostrano un panorama spettacolare e il forte profumo del mare fa da cornice.

Mi alzo in cerca di qualche faccia amica, di qualcuno che mi dica cosa io ci faccia qui. Provo ad aprire la porta mentre il sole mi colpisce fortemente. Tento con una mano di tenermi in piedi mentre i miei occhi cercano di abituarsi a tutta quella luce.

Lo spettacolo che ho davanti a me e ancora meglio di prima.

Sembra di essere finita in una di quelle cartoline che ti mandano per farti scoppiare di gelosia. Mi guardo attorno notando che questa è l'unica casa,  le altre sono un po' distanti. La piccola barca legata sembra essere l'unica mia vita di uscita penso per un attimo.

- Non dovresti essere in piede, non hai recuperato tutte le forze-

Rimango sorpresa per un attimo mentre il ragazzo viene verso di me. La mia bocca si apre e si chiude in continuazione provando a dire qualcosa.
- Comunque ben svegliata. Come ti senti?- chiede a pochi passi da me.

- I-io .. confusa. .. non so cosa ci faccio qui?.. non ho ..- dico prima che la sua mano si tenda verso di me.

Rimango sulla mie visto che non conosco chi ho davanti a me, lui sembra capire il mio stato di confusione così fa finta di niente portandosi la mano vicino al collo.

- Ti ho .. beh ecco ti ho travato su un isola qua vicino eri dentro in acqua- a quelle parole io faccio un passo all'indietro.

- Mi hai rapita?- cerco di urlare con la speranza che qualcuno mi senta anche se ho i miei dubbi.

- N-No . Tu insomma. Ero seduto quando ti ho vista correre, e poi sei entrata in acqua. All'inizio pensavo che volessi fare un bagno, sai tutti vogliono provare le brezza di fare il bagno di notte .. già « il suo imbarazzo e peggio del mio » ma ho visto che non uscivi più, quindi ...-

- Non uscivo più in che senso? Non sono riuscita a tornare a riva?- chiedo confusa.

- In teoria quando ti ho riportato a riva tu non volevi, l'unica cosa che hai detto e « lasciami morire in pace » dopo sei svenuta-

- C-cosa? Non può essere, è impossibile. Perché mai avrei dovuto farlo? .. io ho una vita meravigliosa.. ho ... i miei genitori « dico tutta agitata ».. io non sono di qui. Forse i miei genitori mi stanno cercando? Si deve essere per forza così- provo a dire muovendomi avanti e indietro tra il suo sguardo confuso.

- In realtà .. nessuno ha denunciato la tua scomparsa - mi fa presente mentre io sono ancora più sconcertata di prima. - Ma so chi sei. Cioè la polizia sa chi sei. E sa che sei qui mia ospite, quindi sei al sicuro- continua a dire come se questo potesse rassicurarmi.
- Ma sanno perché sono qui? E dove sono i miei genitori?- chiedo mentre lui mi fa cenno di no.

- Sappiamo il tuo nome perché sei arrivata una settimana fa, diciamo che lo scoperto grazie a mio cugino che lavora in aeroporto, ecco la verità è questa. Ma non devi temere, se stai bene e ti ricordi dove abiti, o cosa ci fai qui ti riporto subito a casa tua- questa volta leggo nei suoi occhi la verità.

- La polizia non sa che sono qui?- chiedo ancora una volta.

- No, ma giuro che non c'è nessuna denuncia fatta per una ragazza scomparsa .. nessuno ti sta cercando- dice prima di rendersi conto di quello che ha appena detto - Scusa io non volevo essere.. perdonami. .. ti ricordi come ti chiami?- mi chiede.

- Mi chiamo Julya-

- Julya.. bel nome, io sono Eragon, di dove sei Julya?- chiede mentre la sua mano si porge verso di me.

Stringo la sua mano mentre dentro di me qualcosa si blocca, qualcosa più forte di me che non mi permette di liberare ogni mio pensiero o ricordo.

- Io non lo so. Non ricordo niente-.

Messaggio

Julya ha un: AMNESIA GLOBALE TRANSITORIA
( causata da un emozioni o un agitazione troppo forte). Ricorda solo le cose che la fanno sentire protetta.