Capitolo 8

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Devo parlare con Bob, la questione è rimasta in sospeso per troppo tempo, o meglio, forse lui inizia a vedere cose che non ci sono. La cosa mi spaventa. Mi spaventa doverlo affrontare, e ho paura di una sua reazione, ma alla fine lo chiamo, dopo aver preso un respiro profondo. Il telefono squilla e lui mi risponde dopo un po' di tempo.

"Pronto?"

"Hey Bob, hai un po' di tempo per me?" - la mia voce è apparentemente tranquilla, ma vorrei mordermi la lingua poiché la mia frase potrebbe essere fraintesa.

"Ho sempre tempo per te, quando vuoi principessa. Passi da me?" - la sua voce è dolce e mi sembra di notare i suoi occhi brillare al di là di quello schermo.

"Ehm si, potrei venire ora?" - bella frase a doppio senso, Eliza, bravissima! Spero non ci faccia caso.

"Anche più volte, a me non può che far piacere." - ammicca. Come non detto, l'ha presa al bacio proprio.

"Ok aspettami che arrivo." - dico, sperando di non peggiorare le cose.

"Ti aspetto a gamb.... braccia aperte. A dopo!" - ridacchia e chiude la comunicazione senza darmi possibilità di replica.
Mi schiaffeggio letteralmente la fronte, scuotendo la testa.
Sono fottuta.
_____
Sono davanti la sua porta e ho quasi paura di suonare il campanello, ma poi lo faccio e lui mi accoglie con il suo solito sorriso ammaliante. È bellissimo. È il mio migliore amico ma resistere a quel sorriso è maledettamente difficile, devo ammetterlo.
Mi avvicino per salutarlo e lui mi bacia e mi porta dentro tirandomi per la maglietta. Ricambio il bacio attirandolo a me e posando le mie mani sui suoi glutei sodi.
Ma poco dopo mi stacco, in un barlume di lucidità, e ricordo il vero motivo per il quale sono qui.

"Bob, non sono venuta per questo, anche se per telefono devo averti fatto intendere male."

"Scusami, non ti vedo da un po', avevo voglia di farlo." - sorride tristemente.

"Bob lo so, ho voglia anche io, ma non è questo il momento..... cioè...." - ma che cazzo sto dicendo.
Lui ride di gusto.

"Non potremmo prima..... e poi parliamo?" - fa per avvicinarsi ma lo blocco.

"No Bob, per favore, non rendermi le cose difficili. Ascoltami bene... ehm.. voglio sapere quella sera cosa abbiamo fatto. Mi sono ritrovata nel tuo letto e non ricordo nulla." - dico tutto d'un fiato.

"Abbiamo fatto sesso, Eliza, come sempre, o almeno come sempre ultimamente." - le sue pupille si allargano.

"Cazzo...." - esclamo abbassando lo sguardo.

"Ci stai ripensando? Ti stai pentendo?" - ha capito. Eh già Bob, e mi sento anche una merda.

"Sono stanca di usare le persone per il sesso. Voglio riprendere in mano la mia vita, devo, Bob. Sono venuta qui per chiarirtelo, sperando che tu possa capirmi. Sei il mio migliore amico, non voglio che tutto possa perdersi per questa cazzata che ho iniziato a fare. Se puoi, perdonami." - il suo sguardo s'incupisce dopo le mie parole.

"Non potremmo provare ad essere qualcosa di più di 'migliori amici', a questo punto?" - mima le virgolette con le mani. Beh ha ragione, i migliori amici non dovrebbero finire ripetutamente a letto. "Hai detto che non vuoi più usarmi, allora non farlo, Eliza, possiamo essere di più." - continua, ed ora mi sale il panico.

"Bob, io non provo ciò che provi tu." - scusami se puoi Bob, davvero.

"Avresti dovuto capire che tra di noi c'era qualcosa in più. Avresti dovuto capire che mi stavo innamorando e avresti dovuto capire da principio che puoi usare ragazzi a caso, ma non me Eliza, non me." - le sue parole mi fanno un male cane.
"Spero tu non faccia lo stesso errore con Alycia." - continua.

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