Anya's pov
Mi sveglio che è mattina. Non sono a casa mia, non sono a casa di Alycia. Dove sono? Nella mia testa ci sono dei flash, il litigio con Lindsay, poi ho solo degli spezzoni. Ricordo un bar e tanti shottini, nulla più. Beh ciò che è successo con Lindsay non lo dimenticherò neanche se bevessi fiumi di alcool per tutta la vita. Sono in questo letto. La camera è bella, raffinata. Di chiunque sia, c'è del gusto nell'arredamento. Forse sono in un albergo? Magari non ricordo, qualcuno mi ha scortato qui e basta. Sono frastornata e ho la testa che mi scoppia. Credo di non avere neppure le medicine con me. Decido di alzarmi così da esplorare la casa e magari trovare una doccia in cui buttarmi per darmi una rinfrescata. Credo che io abbia un alito che stenderebbe anche un rinoceronte. Esco dalla stanza e mi trovo in un corridoio, non molto lungo. Tante sono le stanze dal quale si può accedere, ma le porte sono tutte chiuse. Dove sarà il bagno? Dovrei tentare e aprirle tutte. Così, mi accingo ad aprirle a turno una per una. Comincio con la camera affianco a quella in cui dormivo. Nulla, una cameretta. Provo l'altra e nulla, cucina. Provo l'altra ancora e non credo ai miei occhi. No, non di nuovo! In questa camera ci sono una ragazza carina e un ragazzo che stanno per iniziare un atto sessuale molto "piccante". Noto lui in piedi contro l'armadio e lei in ginocchio a succhiarglielo. Lui gode in silenzio ad occhi chiusi e lei ci da' dentro. Ma chi diavolo sono? Dove sono finita? In un bordello? Bah. Sono esterrefatta, ho una maledizione forse. Appena apro la porta, che ovviamente non è silenziosa come le altre ma scricchiola, i due si accorgono di me. Non faccio in tempo a dire A che noto il ragazzo. Alto, capelli neri, fisicaccio. Il suo volto non mi è nuovo. È Bob. Non ci credo ma non lo stavano cercando? Scappo via imbarazzatissima e spero che lui non mi abbia vista. Accenno uno "scusate non volevo" e corro via, recupero la mia borsa ed esco fuori da quella casa prima che loro abbiano il tempo di mettere a fuoco il tutto. Mi nascondo dietro il palazzo di fronte per vedere se mi seguono. Per mia fortuna non lo fanno, ciò vuol dire che hanno ripreso a fare ciò che volevano. Devo chiamare Alycia e avvisarla.
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Alycia's povSono in ospedale accanto a te, finalmente ti sei svegliata, sei debole ma riprendi colorito pian piano. Sei sempre meravigliosamente bella. Ho avuto modo di chiederti scusa guardandoti negli occhi e ho ricevuto anche la tua risposta, ovvero un "ti amo e ti perdono." Non so, forse io non avrei agito così, ciò mi dimostra la tua forza e nobiltà d'animo, nonché l'amore che provi per me. Parliamo per qualche ora, tu sai che il tuo bambino non c'è più, piangi nonostante il fatto che volessi abortire. È sempre traumatico perdere un figlio, anche se non sei pronta ad averlo e decidi di interrompere la gravidanza. Mentre sono intenta a baciarti la mano ancora piena zeppa di aghi, sento il mio telefono suonare. Forse sarà Lindsay, spero l'abbiano trovato.
"ANYA MA CHE FINE HAI FATTO, IL TELEFONO ERA SPENTO! TI HO CERCATA." - rispondo incazzata perché ero in pensiero per mia cugina. Per fortuna Lindsay mi ha riferito che eri entrata in un bar.
"Buongiorno anche a te. Alycia senti non c'è tempo per i convenevoli. So dov'è Bob. Non mi chiedere perché e come ho fatto ma mi sono ritrovata in una casa e ho aperto una porta e mi sono trovata di fronte l'ennesima raccapricciante scena di sesso etero. Lui con una tizia che non ricordo chi sia. Non so niente senti adesso sono anche in un posto che non conosco."
"Devi chiamare Lindsay." - le rispondo a bruciapelo.
"CHE COSA? Non ci penso neanche."
"Senti Anya non me frega niente non ti sto dicendo di chiamarla per chiarivi ma la devi chiamare perché è lei che è con Nyko in cerca di Bob. Vuoi aiutarla a prendere almeno lui oppure vuoi farlo scappare via come hanno fatto quegli altri tre criminali?"
"Perché sono scappati?"
"Si Anya ma ogni minuto che perdiamo al telefono io e te è un passo in più che può far lui. Per andarsene, capito?"
"Ma non puoi....."
"No, smettila di frignare e chiama." - è la prima volta che le rispondo così, di solito è lei che mi fa da mammina premurosa. Chiudo la chiamata senza darle il tempo di emettere un fiato. Spero che funzioni. Riuscirò a prendere due piccioni con una fava?
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Anya's povNon ci posso credere mi ha sbattuto il telefono in faccia. Ti odio Alycia me la pagherai.
Mi guardo intorno e spero che qualcuno mi protegga e mi faccia mantenere la calma durante la chiamata. Digito il tuo numero e il mio cuore inizia a battere all'impazzata. Devo respirare. Il telefono squilla. Rispondi dopo tempo."Si?"
"Ehm, Lindsay?"
"Si, dai sai benissimo chi sono, non credo proprio tu l'abbia dimenticato." - porca zozza Lindsay!
"Ho visto Bob so che lo cercate."
"Dove?"
"Brunswick Street Cider House. Di fronte c'è un appartamento. Si sta dando da fare con una tizia se riuscite a venire subito lo coglierete in fragrante."
"Arriviamo subito grazie per averci avvisati."
"Dovere. Ciao"
Sento la cornetta chiudersi, senza neanche un ciao. Ti ho trattata di merda è vero, ma scusami vuoi mettere ciò che tu hai fatto a me?
Adesso che faccio? Aspetto che vengano o chiamo un taxi? Pensa pensa pensa Anya, pensa. Cosa sarebbe più giusto per te? Mettere da parte i rancori oppure continuare a lasciartela sfuggire? Il cervello quasi mi va in fumo, tra pensieri e dolore. Credo che aspetterò e forse se la mia mente collabora con il cuore, ti parlerò.
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Melbourne romance.
FanfictionEliza è una ragazzaccia di Melbourne, che dopo varie delusioni, decide di concedersi notti folli di sesso sfrenato senza pensare ne' ai sentimenti, ne' alle conseguenze. Ma incontrerà per caso una bella barista dagli occhi verdi che le farà perdere...