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- E tu, fammi capire bene, non hai fatto nulla? Nulla!? Ma sei seria? -

- Serissima -

Risposi io mentre con un sospiro mi accasciavo sul mio banco.

- Ma quanto puoi essere deficiente!? -

Ah, che bello avere una migliore amica, eh?

- Senti... - Dissi allora risollevando il capo e voltandomi verso di lei. - Cosa avresti fatto tu se avessi visto una ragazza sospetta mai vista prima all'interno di un'aula che tecnicamente sarebbe dovuta essere in disuso? -

- Sarei entrata, le avrei chiesto come si chiama il manga o l'anime di cui fa parte e poi, se ci fosse stato abbastanza plot, le avrei chiesto se c'era ancora posto per un personaggio secondario. -

Rispose prontamente lei, gli occhi che le brillavano dall'emozione al solo pensiero.

- Senti Junko... Io non sono come te. Pensavo che dopo sedici anni di amicizia lo avessi capito. -

- Ma vuoi fare la giornalista! Quando mai si è sentito di una giornalista timida!? -

- È un problema sul quale sto ancora lavorando... E poi non ho lasciato perdere perché sono timida! -

- E perché, allora? Su, sentiamo. -

Disse allora lei incrociando le braccia al petto, alzando leggermente il mento e incarcando le sopracciglia, con quella sua tipica aria infuriata e severa, ma al contempo quasi buffa e autoironica.

- Me ne sono andata via senza dirle nulla perché temevo che vedendomi quella ragazza si sarebbe spaventata, sarebbe corsa via e non sarebbe più tornata indietro. - Risposi però io incrociando le braccia a mia volta. - Se fosse successa una cosa del genere avrei dovuto dire addio al mio scoop e una cosa del genere non può assolutamente accadere. -

- Perché altrimenti vi chiudono il club? -

Chiese lei alzando gli occhi al cielo.

- Esattamente. È da settimane che il consiglio studentesco ci sta alle calcagna. Sostengono che i nostri giornalini, oltre ad essere sempre in ritardo, siano inutili, brevi e di una noia mortale. -

- Ma è vero. -

- Sì che è vero! - Ribattei io a dir poco esasperata. - Perché in quest'isoletta sperduta non succede mai nulla che valga la pena di venire riportato su un giornale! -

- E allora perché non lo chiudete e basta? -

- E tu perché non la smetti di girare per le strade alla ricerca di monetine da 5¥? Perché la speranza è l'ultima a morire, ecco perché! -

Nell'udirmi ribattere a quel modo, però, Junko strabuzzò gli occhi, distogliendo poi lo sguardo dal mio e gonfiando leggermente le guance, come offesa.

- Quello è un altro discorso. - Borbottó tra sè e sè. - Io ho bisogno di soldi... -

- Sì, ma la gente normale per guadagnare qualcosa fa un lavoro part time, non va per strada come una disperata alla ricerca di spiccioli! -

- Io lo faccio un lavoretto part time... È solo che non si guadagna abbastanza... -

- Non dirmi che aiuti ancora quegli pseudo pescatori!? -

- Sono simpatici... - Ribattè lei sempre mormorando. - Passiamo la domenica in barca, peschiamo, parliamo, giochiamo un po' a carte e poi la sera mi danno 1500¥ per l'aiuto. -

- E tu li aiuti davvero? -

- Certo! - Esclamò lei, per poi chinare lentamente il capo e confessare. - Ok no. Sono una frana con la canna da pesca... e con la rete... e perfino con il retino o a pagaiare ... Così mi dicono semplicemente di stare in un angolo e cantargli qualcosa... Quei 1500¥ sono di sicuro tutti di compassione... -

Ghost Rule //Yuri//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora