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- E così alla fine l'ho incontrata sul serio! -

- Capisco. -

- E non era affatto così spaventosa come tu eri riuscita a farci credere! Chissà poi perché ci stavamo lasciando condizionare da te visto che tu non l'hai neanche mai vista... -

- Capisco. -

- Sai, forse non è davvero un fantasma, dato che sono riuscita a toccarle la mano. Bisogna anche dire, però, che era molto fredda... -

- Capisco. -

- ...E poi si è aperto un varco sul continuum spazio temporale, ne è venuta fuori la me del futuro, siamo andate a prendere un tè con il fantasma e ci siamo date appuntamento per giocare ad acchiapparello con i dinosauri la prossima volta che avessimo avuto tutte e tre il pomeriggio libero. -

- Capisco. -

- A che stai pensando? -

Sbuffai a quel punto alzando gli occhi al cielo.

- Capis... Eh? - Ribattè Junko strabuzzando leggermente gli occhi e osservandomi con sguardo perplesso, quasi si fosse appena svegliata. - Stavi dicendo...? -

- A che pensi? -

- Ah, niente di importante. -

Rispose lei scuotendo leggermente il capo e ridacchiando sommessamente.

- Eddai. - Insistetti io. Ormai così incuriosita dal suo comportamento da essermi perfino dimenticata di essere stata solo fino a pochi istanti prima arrabbiata con lei per il fatto che non mi stesse prestando attenzione. - Se ci stavi pensando così intensamente non può non essere qualcosa di importante. -

- E va bene... - Sospirò a quel punto Junko per poi assumere una delle espressioni più serie che io le avessi mai visto prima. - Mi stavo chiedendo... E fai attenzione, che voglio un tuo parere personale... Secondo te faranno gli smoking su misura per chi ha i tentacoli? -

- ...Eh? -

- E per chi ha un girovita esagerato ed è alto mezzo metro? ...No, ok, questo credo che si possa fare... - Continuò a domandarsi lei, completamente assorta dai suoi pensieri. - E un vestito da sposa con otto maniche, invece? -

- Ma di che stai parlando? -

- Del mio futuro matrimonio con Korosensei, Monokuma e Muffet, no? -

Replicò lei, osservandomi a dir poco sconcertata, quasi non riuscisse a credere che io non avessi davvero capito a cosa si stesse riferendo.

- ...Ah. -

Fu tutto ciò che riuscii a dire prima che lei con un sospiro volgesse lo sguardo fuori dalla finestra e tornasse ad abbandonare il capo su una mano, riprendendo a fantasticare.

- E poi? -

Chiese invece una voce alle mie spalle.

Trasalii nel sentirla così di punto in bianco, quindi mi voltai verso la mia compagna di banco.

- "E poi" cosa? -

- Cos'è successo con il fantasma, no? - Replicò lei osservandomi con sguardo attento. - Cos'è successo dopo? -

- Ah, niente di che. - Risposi con una scrollata di spalle. - Lei ha detto che doveva tornare a casa visto che si stava facendo tardi, così ci siamo salutate ed è andata via. -

- E tu non le hai detto niente? -

- Che avrei dovuto dire? -

Ribattei io perplessa.

Ghost Rule //Yuri//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora