- Miele o zucchero? -
Domandò la bambina mentre, munita di piccoli guanti color lavanda, versava all'interno di una tazzina di porcellana il caldo liquido rossastro.
Il vento che le scompigliava delicatamente i corti capelli color cioccolata e che le faceva volteggiare continuamente la gonna, costringendola a tenerne un lembo stretto tra le piccole e gracili gambe color bianco latte.- Nessuno dei due. -
Rispose però l'altra, seduta di fronte a lei sul lato opposto del piccolo tavolino da giardino.
Le labbra sottili e rosee piegate in un piccolo sorriso e due adorabili fossette sulle gote.- Sicura? -
Ribattè la mora aggrottando leggermente la fronte, la mano sinistra ancora stretta al manico della piccola teiera turchese.
- Sì, va bene così. -
Rispose lei afferrando la tazzina con entrambe le mani e soffiandoci sopra.
In viso un'espressione leggermente accigliata, come se all'improvviso le fosse venuto in mente qualcosa di spiacevole.- Ci stai ancora pensando? -
La bambina sussultò all'udire quelle parole, sollevando lentamente lo sguardo verso di lei.
- Ecco... io... -
- Sai, ci ho pensato molto ultimamente e alla fine ho trovato la soluzione! -
- D...Davvero? -
- Sicuro! - Rispose la mora sorridendo raggiante. - Ma c'è un piccolo problema... - Aggiunse incupendosi leggermente.
- Ovvero? -
Replicò l'altra.
Un brivido che le percorreva rapidamente la spina dorsale.- Una volta che hai iniziato... - Mormorò la bambina osservandola con sguardo mortalmente serio. - ...Non puoi più tornare indietro. -
~
- Midori! -
Mi rigirai sotto le coperte con uno sbuffo.
- Midori, lo so che sei sveglia! Apri! -
Mi tirai le coperte fin sopra le spalle e rintanai il capo sotto il cuscino.
- C'è un problema! Devi venire subito! È successo un mistero misteriosissimo! -
Fui pronta in una ventina di secondi circa.
- Cos'è successo? -
Chiesi aprendo la porta della mia camera.
Junko, i capelli violetti tutti arruffati e gli occhi iniettati di sangue (ah no, si trattava solo delle sue nuove lenti a contatto... continuavo a dimenticarmene...), senza dire una parola mi agguantò per il polso e mi trascinò giù per le scale.
- Dove state andando? -
Domandò mia madre, strabuzzando gli occhi nel vederci passare di corsa di fronte alla porta della cucina.
- A risolvere un problema della massima urgenza, glielo avevo già spiegato! - Rispose all'istante quella pazza euforica della mia migliore amica. - La riporterò per l'ora di pranzo! -
Quindi, senza neanche aspettare che mia madre le rispondesse, Junko mi incitò ad infilarmi le scarpe e mi trascinò per strada, in viso un'espressione così seria che quasi (ma dico "quasi") arrivai a credere che le fosse davvero capitato qualcosa di grave.

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Ghost Rule //Yuri//
Tajemnica / Thriller"I misteri esistono per essere svelati" Questo è il motto di Midori, una sedicenne dai brillanti occhi color smeraldo con l'innata passione per il giornalismo e l'investigazione. Alla ricerca quasi disperata di uno scoop per la nuova edizione del gi...