- Fantasmi? -
Ripetei assottigliando lo sguardo.
- Beh, a dirla questa è solo l'impressione che mi avete dato. - Ribattè lui con un'alzata di spalle, per poi aggiungere: - In fondo sono così astigmatico che per quanto ne so al momento potrei anche stare parlando con un paio di idranti. -
- Idranti? -
- Ma sì. - Annuì lui. - Hai presente, no? Quelli piccoli e rossi, che dovrebbero servire tipo in caso di incendio, ma alla fine li usano solo i cani per piscia... -
- Lo so cos'è un idrante. - Lo interruppi roteando gli occhi. - Il punto è che, se fossimo davvero due idranti, allora come potremmo parlarti? -
- Oh sì, dimenticavo che sono anche parecchio svitato. - Aggiunse allora lui annuendo un paio di volte con il capo. - O almeno, questo è ciò che mi dice sempre Takumi. -
- D'accordo, ma perché ti siamo sembrate dei fantasmi allora? -
Insistetti io.
Il quattordicenne, però, pareva aver già archiviato la questione e si stava quindi voltando alle sue spalle. I piedi premuti contro il muretto per evitare che, sporgendosi indietro, finisse col cadere giù.
E ancora una volta ebbi come la sensazione di conoscere quel ragazzo.
I capelli ricci e tutti spettinati che gli circondavano il viso come la criniera di un leone, gli occhi piccoli e vispi color verde prato, il viso puntellato di nei e quel suo modo di sorridere tenendo sempre le labbra serrate.
Tutto di lui mi sembrava sorprendentemente familiare.- Ohi Takumi! - Stava intanto gridando Kioshi, rivolto a qualcuno che si trovava nel cortile, interamente nascosto dall'alto muretto di cemento. - Carrie è tornata! -
- Sicuro? - Ribattè la voce di un altro ragazzo. - Ti ricordo che l'avevi detto anche ieri e invece si trattava del postino. -
- E che ci vuoi fare se mi si sono di nuovo rotti gli occhiali? - Borbottò il moro roteando gli occhi. - Comunque sì, stavolta ne sono sicuro al 100 per cen... no, magari al 99... facciamo 90... 75...? Senti, diciamo che ne sono sicuro e basta, ok? -
- Quindi ci ha portato quei dolci di cui parlava l'altra volta? -
A questa domanda Kioshi si voltò nuovamente verso di noi, rischiando nella fretta perfino di perdere l'equilibrio.
- Hai portato i dolciumi? -
Chiese squadrando Carrie da capo a piedi, lo sguardo assottigliato e il viso leggermente inclinato verso sinistra, quasi stesse cercando di metterla a fuoco.
- Sono riuscita a portare solo un paio di pacchi di biscotti. -
Rispose lei chinandosi e aprendo la sua cartella, nella quale, confusi in mezzo a libri, quaderni e penne sparse alla rinfusa stavano effettivamente due confezioni di biscotti al cioccolato.
- Beh, meglio di niente. - Replicò il moro con un'alzata di spalle. - Avanti, lancia! -
Uno dei due pacchi arrivò effettivamente tra le mani di Kioshi, l'altro invece scomparve alle sue spalle, ma dato che non fece alcun rumore del cadere, intuii che doveva essere stato afferrato al volo da Takumi.
- Perché gli stai dando dei biscotti? -
Chiesi aggrottando la fronte.
- Perché? Hai qualcosa contro lo spaccio di biscotti? -
Ribattè prontamente il ragazzo assottigliando lo sguardo e stringendosi il pacco al petto.
- Ehi Kioshi... - Mormorò invece Takumi tossendo un paio di volte. - Fossi in te non lo aprirei quel pacco. -
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Ghost Rule //Yuri//
Mystery / Thriller"I misteri esistono per essere svelati" Questo è il motto di Midori, una sedicenne dai brillanti occhi color smeraldo con l'innata passione per il giornalismo e l'investigazione. Alla ricerca quasi disperata di uno scoop per la nuova edizione del gi...