- Harry's POV -
"È' così carina tutta bagnata con i capelli appiccicati in faccia e un po' di mascara colato sotto agli occhi. "
Dovrebbe sempre stare così, dovrebbe smetterla di truccarsi con quel maledetto illuminante, quelle maledette tinte per le labbra - ne ha davvero di tutti i colori, quella rossa è quella che odio. Non le sta bene , la fa sembrare pallida- le lentiggini e gli occhi verde giallo risaltano meglio con quella tinta rosa chiaro che solitamente mette. Per non parlare dei capelli : li porta lunghi quasi fino al culo da che ho memoria, non l'ho mai vista coi capelli corti e mai li ha tinti, grazie a Dio.
il colore dei suoi capelli è il mio colore preferito : biondo rame, con le punte che vanno nel biondo chiaro e qualche ciocca nascosta più ramata.
Dio, se solo sapesse quant'è bella in questo momento , se ne sta lì seduta dolorante - non è colpa sia se non ha proprio il senso della coordinazione- guardandomi con un broncio , corrucciata.
Più la guardo più è buffa. Lo è sempre stata. Ma , d'altronde, è anche sempre stata il mio angelo preferito, quindi, per me , nessuna ragazza reggerebbe il paragone. Nessuna.
MA CHE CAZZO STO PENSANDO? COME POSSO AVER PENSATO TUTTO CIO' IN NEMMENO DUE MINUTI?
Forse si è accorta che la sto fissando come un babbeo, il punto è che non riesco a fare nient' altro : ha accettato di partire con me per il mio primo tour e album da solista , questo significa che passeremo un anno a stretto contatto - non che non stessimo a contatto anche prima- ma tra i miei impegni col gruppo e i suoi con l'università, poi il lutto , le litigate avvenute tra di noi, ci hanno portato via molto tempo , facendoci allontanare.
Nonostante tutto, è bello che tra di noi non ci sia imbarazzo.
**
Era una costante il pensiero di Yve mentre ero coi ragazzi , mentre mi ubriacavo ai post concerti, mentre stavo a letto con un'altra. Lei c'è sempre stata : i suoi occhi, il suo profumo, le sue lentiggini, le cercavo in ogni ragazza che provava ad alleggerire il peso che mi portavo, il quale diventava più pesante se non bevevo o se non mi trovavo sotto i riflettori.Così per anni , esattamente dai 18 ai 20 , non ho fatto altro che colmare un buco.
Lei a casa e io sempre in una parte diversa del mondo, con un fuso orario differente, una lingua e una cultura che non avevo nemmeno voglia di capire. Ragazze che si buttavano ai miei piedi come se una proprio dignità non ce l'avessero, il che era comodo per una notte, ma per una notte : non per il mattino seguente.
ogni volta che vedevo queste ragazze - anche aventi il doppio dei miei anni , eh - buttarsi , così, ai miei piedi, mi dicevo che Yve era tutta un 'altra storia : lei non avrebbe mai buttato la sua dignità così.
Ricordo quando andammo al concerto dei Guns n Roses, la sua band preferita, a Londra il giorno del suo diciassettesimo compleanno - le feci un regalo e, grazie alla sempre più crescente popolarità del gruppo - riuscì ad ottenere due PASS VIP , così lei potè conoscere Axl Rose da vicino.
Era contentissima, lui era praticamente il suo idolo, eppure , quando se lo trovò davanti , si limitò a sorridergli stringendogli la mano e complimentandosi per le canzoni, per poi spendere una buona mezz' oretta a chiacchierare con lui riguardo le sue canzoni preferite e da dove prendeva l'ispirazione.
A volte speravo che qualcuno mi chiedesse quale fosse la mia preferita, ma tutto quello che vedevo era una banda di ragazzine urlanti o donne grandi in calore.
Cristo, sarei potuto essere vostro figlio.
A mia madre non andava a genio la vita che stavo conducendo, ma mi passava per il cazzo, onestamente, ero famoso, contribuivo al sostenimento familiare e avevo un buco da ignorare.
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L I G H T S.
FanfictionLe luci erano così accecanti, come la bottiglia di Rum che stringevo tra le mani. A furia di correre gli anfibi marroncini che indossavo mi avevano creato piccole bolle sotto ai talloni, potevo sentirne la sfregatura ogni volta che facevo un passo...