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YVE

Mi sveglio con le urla che provengono dal piano di sotto.
Cerco di muovermi nel letto, ma non ci riesco, sono bloccata da un braccio pesante che mi cinge intorno alla vita. 
A fatica, mi giro.

Harry sta dormendo pesantemente, quasi russa. Io sorrido e decido di non muovermi.
Mi accoccolo al suo petto e, con le braccia distese lungo il mio corpo, ascolto il suo respiro. Odora di alcol e sigarette, la notte precedente, dopo lo scambio dei regali e il karaoke, siamo rimasti in camera mia a finire le bottiglie di vino che erano rimaste dalla cena, poi siamo crollati.
Oramai, penso, nessuno dica più nulla se io o lui restiamo a dormire insieme, infondo, forse, sono pure tutti più felici così.
E lo siamo anche noi.
Sospiro a quel pensiero e mi si riempie il cuore, chiudo gli occhi e provo ad immaginare come andranno le cose tra noi quando torneremo alla vita reale, quando dovremmo lasciare casa tra una settimana e ricominciare le tappe dei suoi tour.
Penso che ho con Ashton una questione in sospeso e che, forse, dovrei almeno mandargli un msg per annunciargli che le cose tra noi non sarebbero potute continuare.
Chissà Harry cosa aveva detto a Kendall, chissà se si erano sentiti in questi giorni.
Apro gli occhi e lo guardo.
È sereno, le guance un po' arrossate, i capelli che stanno ricrescendo gli incorniciano il volto: perfetti nella loro imperfezione.
Ha il torso nudo e, da fuori il piume, si vede la sua spalla ricoperta di tatuaggi muoversi secondo il ritmo del suo respiro.
Apre gli occhi lentamente e mi sorride.

- buongiorno- sussurro, sorridendo a mia volta.

- ciao bambolina- mi risponde, muovendo velocemente gli occhi sul mio viso.

Un filo di luce lo colpisce proprio su un occhio, riflettendo la chiarezza di quel verde e costringendolo a lamentarsi.

Mi scioglie dalla sua presa e si stiracchia.
Io faccio lo stesso.

Mi guardo intorno e noto le bottiglie di vino sparse per la stanza, spero che nessuno sia entrato a controllare.

- qui dentro puzza di alcol- afferma, mentre si stiracchia nel letto e sbadiglia.

- meglio iniziare a mettere in ordine - dico, mettendomi seduta sul letto.

- dove vai ?!- chiede, tirandomi per un fianco e facendomi distendere accanto a lui.
Con un braccio mi cinge le spalle e con l'altro mi gira verso di lui, per poi posarlo sul mio fianco.

La sua maglia che ho indossato per dormire mi si alza lasciando gli slip scoperti, così per non sentire freddo, tiro su le coperte fino alle mie spalle e incrocio le mie gambe con le sue.

- stai per baciarmi?- chiedo, fingendomi ingenua.

Corruga la fronte e arriccia le labbra - mh, forse- e posa delicatamente le sue labbra sulle mie.

La mia mano automaticamente gli va tra i capelli, iniziando a giocare le ciocche ricce.

- vacci piano- mi ammonisce, facendomi rendere conto di quanto stessi ansimando.

La mia faccia diventa un fuoco e lui ridacchia.

- sei così bella- afferma, con malizia negli occhi, mentre torna a baciarmi.

- idiota - rispondo, lasciandogli un finto schiaffo sulla guancia.
Lui prende la mia mano appena entra in contatto con la sua pelle e se la stringe per poi baciarla lievemente.

- avrei voluto questo da sempre - sussurra

- da anni- dico, mentre lascio che il calore della sua mano riscaldi la mia perennemente congelata.

- stai per baciarmi?- chiede, divertito, facendomi ridere.

- forse- dico, alzandomi su un gomito quel tanto che basta per avvicinarmi alle sue labbra.

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