" c'è un motivo per cui sei ovunque, ti respiro come se fossi nell'aria, nella mia camera in ogni angolo, il mio corpo sa che sei stato qui. Ogni secondo, qui, ho finto fossimo pelle a pelle, ogni singolo respiro mi ricorda che mai sei andato via, perché mi tieni al sicuro, anche quando sono da sola a casa, indossando nulla, se non il tuo profumo."
YVE
Gli ho mentito.
Per la prima volta gli avevo mentito su cosa avessi fatto, dove e con chi.Lì per lì ho pensato fosse giusto così, ho temuto potesse cambiare qualcosa dicendo la verità, ma ora mi sento come, non so, se davvero avessi fatto qualcosa di sbagliato nei suoi confronti. Ora, lasciando stare i piccoli dettagli che sono successi nel corso degli anni alla nostra amicizia, stiamo ricominciando da capo, chiarendo per bene di essere solo amici, quindi devo per forza dirgli tutto quello che succede? Insomma, posso tenere qualcosina per me, no? E, inoltre, con Ashton non sta succedendo proprio nulla degno di nota, ci sentiamo, siamo usciti solo una volta - escludendo il bacio sotto casa di Harry a Londra - quindi, perché dirlo ad Harry, considerando che non si tratta di nulla di così importante?
Sono davvero incasinata.
Incasinata e confusa.
Ho questo senso di essere una bugiarda fin sotto pelle da quando lui ha iniziato il concerto. Non penso ad altro. Mi invento scuse e giustificazioni, cercando di trovare motivi che confermino le mie ragioni per avergli mentito, eppure, una vocina nella mia testa continua a dirmi di aver sbagliato.
E io, ignorando questa vocina, continuo a ripetermi che se avessi detto la verità, probabilmente a quest'ora avremmo litigato e dopo avremmo continuato a litigare. E io non voglio proprio litigare con Harry, sono stanca di fare questo gioco forza.
Al diavolo, basta. Non ci voglio più pensare, il concerto è quasi finito e mi sono persa la maggior parte delle canzoni.
Sto nel backstage da quasi un'ora a pensare stronzate, mentre davanti ai miei occhi lui si sta esibendo. Sono così fiera, molto fiera di lui. Sta dimostrando chi davvero è, ed era anche l'ora: forse può solo fargli bene questo distacco dai ragazzi, anche se a volte lo noto che devono mancargli molto. Mi fa così strano conoscerlo da sempre, eppure non poter sostituire quei ragazzi con cui ha vissuto l'esperienza più magica della sua vita. A volte, vorrei solo aiutarlo ad abituarsi alla nuova situazione. D'altro canto, so che i ragazzi stanno molto bene e, appena avremmo un attimo di pausa, organizzeremo un viaggio tutti insieme: non vedo l'ora. il tour è iniziato da poco e io già ho i nervi a mille: gestire Harry Styles non è facile, fa sempre di testa sua, nonostante i suggerimenti e i piani manageriali studiati per avere più riscontro positivo possibile. Però, c'è da ammettere che ci sa proprio fare: credo sia per questo che i suoi fans lo amano tanto, non finge.
Sento una presenza accanto me, mentre sono immersa in questi pensieri, mi volto di scatto e vedo una ragazza alta, snella, dai capelli biondi. Al collo ha appeso il pass che tutti noi abbiamo col nostro nome: c'è scritto " Jamie". L'ho già incontrata, me l'ha presentata Harry il primo giorno appena arrivati in California, più passano i giorni e più mi rendo conto di quanta gente abbia preso parte a questo tour per curarne ogni minimo aspetto e mi chiedo se sarò mai capace di ricordami i nomi di tutti loro.
Sta perfettamente ferma accanto a me, come se quasi non si accorgesse della mia presenza, mentre guarda Harry cantare, trasognante. E'davvero imbarazzante, forse dovrei dirle qualcosa?
Non ci penso su due volte.
- Ciao- dico, sfoggiando una dei miei migliori sorrisi. Amichevole, possibilmente.
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L I G H T S.
FanfictionLe luci erano così accecanti, come la bottiglia di Rum che stringevo tra le mani. A furia di correre gli anfibi marroncini che indossavo mi avevano creato piccole bolle sotto ai talloni, potevo sentirne la sfregatura ogni volta che facevo un passo...