Tu sei per me, una parte di me che è come un nemico
Tu mi attiri, mi attiri come la gravità.
Sono nota per dire che tu sia pieno di bellezza, invece che di falsità.
Sono innamorata di te?
O sono innamorata di ciò che provo?
Non te ne vai dalla mia testa, non ho bisogno che mi salvi, se sto impazzando è perchè sono pazza d'amore per te.
**
YVE'S POV.
Onestamente, avevo sempre pensato che l'amore potesse essere un qualcosa per la quale valesse la pena rinunciare a cose alle quali, forse, non rinunceresti mai. Ovviamente, parlo del vero amore, quello per il quale saresti pronto, anche... a morire. Credo che s'incontri raramente, se non una sola volta nella vita, questo tipo di amore, e credo che in quel momento il mio stesse andando via. Non avevo mai pensato che tra noi due le cose potessero complicarsi fino a questo punto, non ho mai pensato che lui potesse preferire ' altro' a me, alla nostra amicizia, ma forse il problema era proprio quello: non si trattava più di amicizia. Entrambi volevamo qualcosa in più, solo che nessuno dei due, e soprattutto Harry, era capace di ammetterlo a se stesso, e se lo faceva, dopo due minuti la magia scompariva, sostituita dalla paura.
Paura.
Ma di cosa, poi? Rovinare l'amicizia, come se non l'avessimo già fatto, come se ora si potesse tornare indietro, come se le cose non fossero già state complicate. Dopo tutto, potremmo mai tornare a chi eravamo? Potremmo mai ignorare?
Io potrò mai ignorare?
Ero rimasta non so quanto tempo a fissare il posto vuoto che aveva lasciato, quando aveva deciso che andar via fosse la scelta giusta. Quando aveva deciso che io non fossi abbastanza per la vita che lo stava aspettando. Non una lacrima. Non un sentore di cedimento. Calma. Sentivo solo l' estrema calma e consapevolezza di aver perso un pezzo di me, di aver perso qualcuno che mai avrei potuto sostituire. E con lui, era morta una parte della ragazza che ero stata fino a quella mattina.
Decisi di indossare dei leggings sotto al maglione rosa, andare in bagno, lavarmi i denti, la faccia e fingere che nulla fosse mai accaduto. Il riflesso nello specchio non era il mio. Gli occhi non erano i miei, il colore sulle guance non era il mio. Al mio posto c'era un fantasma. Pian piano sentivo l' ansia crescere, la speranza tornare, la voglia che lui potesse tornare sui suoi passi, sentivo quasi il campanello di casa suonare, immaginavo quasi che Harry fosse tornato per rimangiarsi tutto e ammettere l errore. Ma non suonò nessun campanello. Nessuna parola fu detta. Nessuna scusa fu udita. L' unica cosa percepibile era il suono di me che mi stavo spezzando dentro. Nulla di buono veniva dall' amare qualcuno, dal fidarsi.
Così,mi rimisi a letto, cercando di recuperare un po' di sonno fin quando mia madre non sarebbe tornata a casa, ma la mia testa aveva deciso di prendermi in giro ricordando i momenti della sera precedente." ti amo yve"
Come è possibile dirlo, come è possibile fingere tanta sincerità, tanto amore ?
Si può fingere? Come si fa? Cercavo qualsiasi scusa per giustificare , cercavo qualsiasi parola per confortarmi, per dirmi che sarebbe andato tutto okay. Potevo vivere senza di lui. Potevo iniziare la mia nuova vita, d altronde lui sarebbe andato via, questa cosa era già assodata ed ero pronta ad accettarla, quindi perché era tutto cambiato? Perché non potevo dimenticare e basta? Continuai a rigirarmi nel letto finché non capì che non avrei dormito nemmeno per il cazzo.
L' unica soluzione era tenera la mente impegnata.
Scesi le scale con la voglia di chi si sveglia per andare a sostenere un esame.
Andai in.cucina e inizia a sistemare ciò che mia madre non aveva avuto tempo di finire.
Un po' funzionava, era come una terapia.
Imporovvisamente il telefono squillò e il mio cuore perse un battito. Mi tolsi velocemente i guanti che stavo usando per pulire i patti, mi asciugai le mani e corsi verso il mio telefono, avendo già pensato ad almeno dieci possibili risposte da dare ad Harry, perché ero sicura fosse lui.
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L I G H T S.
ФанфикLe luci erano così accecanti, come la bottiglia di Rum che stringevo tra le mani. A furia di correre gli anfibi marroncini che indossavo mi avevano creato piccole bolle sotto ai talloni, potevo sentirne la sfregatura ogni volta che facevo un passo...