La sconosciuta - Camila dovrebbe cominciare a chiamarla "spacciatrice" ma le sembra indelicato per una figura così aggraziata e piacevole, perciò continua a rivolgersi a lei col primo appellativo - si presenta al magazzino ogni settimana di venerdì, alle tre di pomeriggio, per inciso.
(Camila pensa sia ironicamente piuttosto appropriato come giorno della settimana, visto che secondo la tradizione romana Venerdì era il "giorno di Venere", ma queste sono farneticazioni che tiene per sé).
Ogni settimana, puntualmente, Jonathan scatta in piedi non appena la vede e si precipita a ritirare qualunque cosa abbia prenotato da lei, che riscuote il proprio denaro con impeccabile precisione e meticolosità, prima di andare via.
Passano ben quattro settimane di sguardi camuffati in cui apprende ogni dettaglio del suo aspetto e lo imprime nella propria memoria. È come se sentisse il bisogno fisico di trovare un modo per rendere ogni particolare indelebile nella sua mente.
Si è addirittura procurata una matita, in qualche modo e, ogni sera, prima di andare a dormire, aggiunge un tratto al disegno che sta elaborando su una zona isolata del muro di cemento su cui, sorprendentemente, la grafite colora. Non sa cosa ne uscirà fuori, ma spera sarà abbastanza per ricordarla se un giorno dovesse sparire per sempre.Nel frattempo, Jonathan le indica i luoghi "giusti" da frequentare per avere agganci con altri gruppi di persone come loro e procurarsi il necessario per andare avanti.
Camila apprende che ci sono diversi modi per vivere per strada: lasciarsi morire, fare le elemosina, prostituirsi o rubare.La ragazza non ha avuto il coraggio di scegliere nessuna di queste opzioni, moderando un po' il tutto per trovare qualcosa più alla sua portata.
Ha concluso insieme a Jonathan che fra tutte le possibili vie oscene da intraprendere, il "mestiere" della ragazza dai capelli corvini sembrerebbe il meno rischioso.«Devi comunque considerare che ci sarà gente che ti darà del filo da torcere. Dovrai essere armata in caso qualcuno non vuole pagarti, e per proteggerti quando attraverserai quartieri pericolosi» le spiega Jonathan mentre si recano da una conoscenza del ragazzo propedeutica all'obbiettivo di Camila, che intanto annuisce e cerca di tenere a mente tutto ciò che le viene detto.
«Conosco quasi tutta Nashville a memoria, ormai, figurati» risponde la ragazza, e lui scuote la testa.
«Non basta»
Camila pensa al rischio cui si sta sottoponendo, in fondo lei non è stata neanche in grado di instaurare rapporti con quella poca gentaglia che abita sotto il suo stesso "tetto" in settimane di tempo, figurarsi buttarsi a capofitto in una situazione in cui non sa letteralmente come comportarsi. Ma ha bisogno di dare un svolta alla sua bizzarra vita, in qualche modo, visto che è stata completamente capovolta nel giro di poco più di un mese, quindi distoglie la mente da qualsiasi ragionamento lucido, altrimenti non avrà il coraggio di muovere un solo altro passo.
Il covo che li accoglie è molto simile al magazzino, solo forse poco più piccolo e meno vistoso.
Camila sta un passo indietro rispetto a Jonathan per rendersi conto di come si muove lui, e anche perché è leggermente intimidita da quella struttura per nulla familiare, lo si può notare dalle sue gambe tremolanti, ma su questo punto evita di insisterci perché non ne va esattamente fiera.Salgono scale strette, attraversano porte basse e stanze anguste, sempre tenuti d'occhio da sguardi torvi di uomini sconosciuti e per nulla ben intenzionati posti a guardia fra una soglia e l'altra.
È Jonathan a parlare, come avevano concordato insieme, e Camila fa fatica ad ascoltarlo mentre sciorina una lista di nomi a lei estranei, menzionando clausole, diritti, doveri, come si trovassero in un sistema gerarchico completamente al di fuori del mondo reale. Le sembra di essere stata gettata in un episodio di Grand Theft Auto, con quell'uomo seduto alla scrivania davanti alla quale sono in piedi da almeno mezz'ora, vestito con la sua giacca bianca e camicia nera sbottonata, priva di cravatta o qualunque ornamento possa renderlo formale.
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Convergence ⇹
FanfictionSolo coloro che credono di essersi persi davvero hanno una possibilità di ritrovare se stessi. Cover by @slothtato (a genius)