27. Ti scrivo una lettera

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Lucas: "Figurati, meglio che vada."
Abbasso la testa e faccio un cenno con la mano per salutarlo.

Dopo aver realizzato la strana situazione prendo in mano il cellulare e vedo che ci sono tre chiamate perse di mio padre, lo ignoro.

Queste chiamate mi fanno riaffiorare tanti pensieri che credevo di aver messo da parte.

Decido di sfogarmi scrivendo una lettera, ho sempre amato scrivere.

Spero solo che mi aiuti ad affrontare tutto questo.

Inizio con: <<Ho da sempre creduto che le persone ti sanno sorprendere, ma ho anche pensato che non saprai mai se agiscono in modo negativo o positivo. Riusciranno a deluderci comunque.

Tutti quelli che hanno il malessere dentro sono costretti a conviverci.
Sono tante le cose che mi passano fra la mente e a volte sono solo di passaggio, ma altre volte arrivano e restano come un chiodo fisso.
Non so a chi raccontare tutto questo, temo non mi capiscano.
Sto seduta con una penna in mano per dire quanto amo lui; ormai tutti hanno capito che mi sono veramente innamorata.
Fidarsi tanto di una persona a volte può far male, noti immediatamente quando il legame inizia a spezzarsi perché cominci pian piano a non sentire più nulla, senti solo un vuoto enorme di cui non ne sai la natura e resterà incolmabile.
Non dimenticherò mai come ci si sente ad essere soli, incompresi e ricevere solamente delusioni o -semplicemente- delle illusioni dalla gente.
Se qualcuno leggerebbe capirebbe il motivo dei miei comportamenti che a volte risultano freddi o, addirittura, incomprensibili.
Non ho mai provato la felicità, mettendo da parte i ricordi di quando ero bambina.
Quando sono arrivata in questa enorme e bellissima città e ho conosciuto nuova gente, ho sentito un senso puro di libertà che mi ha aiutata ogni giorno di più a provare delle nuove sensazioni e dei sentimenti che non avevo mai provato per niente e per nessuno.
Ogni giorno, uscendo di casa, respiro profondamente e penso che almeno per questa volta, nella mia vita, sta andando tutto bene.
Credo di potermi reputare un'adulta e tra l'altro -senza accorgermene- sto costruendo una nuova vita e dovrei sempre ricordare che sono sempre stata io quella persona che ha rimesso insieme i pezzi di me stessa.

Alla vecchia me consiglierei di pensare che quelle lacrime, se gettate per persone che non ti meritano, non servono proprio a niente.
È inutile soffrire quando ai destinatari delle vostre lacrime non gliene importa niente.
Ci sono un miliardo di domande che mi pongo ogni giorno e ormai sono consapevole di tutto ciò che penso e che faccio, quindi se lo faccio è perché per me quella scelta che si presenta all'improvviso è sempre quella che cerca di dare una svolta alla mia vita. Quelle scelte aiutano a farti godere la vita e farti capire che c'è una spiegazione per tutto ciò che facciamo e proviamo.
Quindi non starò ancora con quel pensiero di voler sparire, ma avrò cura di me stessa perché non lo farà nessun altro.>>
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Angolo autrice:
Ho deciso di scrivere questo capitolo perché volevo sfogare il personaggio, voglio far recepire alla gente quello che altre persone sentono, ma che non esprimono. 

Ho dovuto - in un certo senso- scrivere queste parole perché a molti di noi capita di sentirsi delusi, amareggiati, soli o pensierosi e dovete almeno provare a prendervi cura di voi stessi; magari riuscirete a farlo rifugiandovi nella lettura, dove troverete la risposta e dove vi sentirete compresi e al sicuro.

Il primo passo che ho fatto per aiutarmi è stato quello di cominciare a scrivere qualunque cosa volessi.

Ho voluto condividere tutto questo con voi per una questione di principi personali che ognuno di noi dovrebbe avere.

Tengo molto a questo capitolo, commentate dicendo la vostra! Grazie.💕

Buonanotte!❤️

{07/11/2017} - 22.30

Il contesto dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora