37. Realtà

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Zac: "Tu non meriti di stare male, ci conosciamo fin dall'inizio del liceo e sei sempre stata una persona meravigliosa. Devi soltanto non pensare troppo, chi ti dice di pensare soltanto all'amore e al lavoro?"

Io: "È quello che mi ha detto Lucas, devo godermi la mia vita. "

Zac: "Il tuo fratellastro che stava per prendermi a pugni ieri sera? Come potrei dimenticarmi di lui."
Mi strappa un sorriso.

Io: "Ti stava veramente per prendere a pugni?"

Zac: "Sì."
Scoppiamo a ridere, era da molto che non passavamo del tempo insieme, avevamo perso i contatti quando ci siamo diplomati. Ognuno è andato dritto per la sua strada, lui diceva sempre che sognava di venire a New York e adesso eccoci qua entrambi per lavoro e per realizzare i nostri sogni.

Io: "Grazie mille, per tutto, se non fosse stato per te avrei combinato qualcosa ieri sera, ma tu mi hai portata via e mi hai protetta. E se non fosse stato per te sarei in confusione di quel che penso su me stessa e sarei ancora seduta per terra fuori quel bar a piangere e disperarmi."

Zac:"Ricordi eravamo da invidia..."

Io: "Ne abbiamo passate tante al liceo. Per fortuna siamo di nuovo insieme, sei con me?"
Capisce tutto soltanto con quel "sei con me?", riprenderemo a fare delle nostre!

Zac: "Ci sto."
Mi guarda attentamente e mi fa un occhiolino per poi posare gli occhi sulla strada.

Zac: "Eccoci qua, a destinazione."
Sorride.

Io: "Scendi, facciamo un giro dell'isolato a piedi."

Zac: "Va bene."

Parcheggia la macchina davanti casa mia e scendiamo, cominciamo a fare il giro dell'isolato e prendiamo un discorso.

22.30
Io: "Allora per queste avventure posso contare anche su di te?"

Zac: "Ma certo, non ho mai smesso di farle!"

Siamo di nuovo davanti casa mia.

Io: "Direi che sia ora di andare, ci sentiamo domani?"
Mi da un bacio sulla guancia e mi sussurra "A domani.".

Va via ed io salgo a casa, apro la porta e vedo mia madre che dorme sul divano, la televisione è accesa sicuramente si è addormentata guardando la sua telenovelas preferita.

Senza fare rumore vado in camera mia e indosso un pigiama, mi distendo sul letto e prendo il laptop.

Controllo i miei social da lì e vedo tanti like, tra cui quello di Federico, un vuoto si fa sentire nel mio petto.
Sto convincendo me stessa che non mi interessi più nulla di lui, lo ammetto, non ci sto riuscendo e mi manca un casino.
Mi manca troppo.
Mi manca da stare male.
Chiudo velocemente il computer e senza pensarci due volte prendo il mio cellulare e scrivo a Lucas.

Chat
Io: "Lucas..."
Lucas: "Dimmi."
La risposta non tarda ad arrivare.
Io: "Domani che facciamo?"
Lucas: "È andata male, vero?"
Io: "Ha detto che i suoi sentimenti per me non sono cambiati, ma deve pensarci, non si fida più di me e ci sto troppo male."
Lucas: "Ricordati ciò che ti ho detto. Non sei obbligata a stare male per lui."
Io: "È difficile, non mi obbliga nessuno, sono io..."
Lucas: "Domani ti passo a prendere alle 17.00, puntale mi raccomando."
Io: "Va bene, come inizierà la giornata?"
Lucas: "Andiamo in un posto, ti piacerà."
Io: "Lo spero!"
Lucas: "Ti piacerà tesoro, scusami adesso devo staccare, fai sogni d'oro e non piangere."
Io: "Buonanotte!"
Fine chat

Oggi ho particolarmente sonno, sarà che non ho dormito affatto la scorsa notte.
Appoggio la testa al cuscino e dopo alcuni minuti mi addormento.

Sogno
Io: "Non puoi andartene così!"
Fede: "Non riesco più a guardarti in faccia."
Io: "Non sono stata io."
Fede: "Non riesco a smettere di guardare quel video."
Me lo mostra in un megaschermo dietro di lui.
Scoppio a piangere.
Non so dove siamo, credo sia un cinema.
Inizia a camminare e fare avanti e indietro per tutta la stanza e alla fine si siede in un sedile delle prime file.
Fede:"Guarda!"
Io: "Non sono stata io a baciarlo! Ti prego, guardalo tutto."
Fede: "Le telecamere si bloccano dove vi baciavate. Non riesco a perdonarti."
Io: "Credimi ti prego, è la verità!"
Fede: "Adesso basta! Non voglio più vederti."
Tutto si fa scuro. Non lo vedo più, è andato via, credo di averlo perso per sempre.
Quando le lacrime stanno per cadere la stanza diventa rossa e una porta si apre, sulla soglia c'è un ragazzo, è Lucas.
Lucas: "VIENI!"
Io: "Perché?"
Lucas: "L'altra porta si sta aprendo!"
Corro immediatamente da lui, ma quando lo abbraccio non è più Lucas, ma Zac.
Io: "Ma Lucas?"
Zac: "Lucas è nella stanza, ma non puoi più entrare la dentro, dobbiamo andare."
Io: "Cosa succederà a lui?"
Zac: "Ci raggiungerà dopo con Federico."
Io: "Federico è andato via. Mi ha lasciata." In fondo alla stanza ci sono io, da ragazzina, piango e urlo. Tutto inizia a girare e cado per terra ritrovandomi in una cerimonia, sono legata con una corda ad una sedia. Subito dopo mi accorgo che è il matrimonio di mio padre e in tutto l'edificio ci sono delle luci puntate su di me. Svengo e tutto diventa sempre più nero. 

Fine sogno

Era solo uno stupido sogno, guardo l'orario e sono le 10 e 30.
Decido di andare in bagno a sciacquarmi la faccia con dell'acqua fredda, poi dopo aver preso i vestiti faccio una doccia volante e scendo giù a fare colazione dove trovo mia madre e Alan.

Alan: "Buongiorno dormigliona! Dormito bene?"

Io: "Non tanto ho fatto uno stupido incubo. Tu?"

Alan: "Io non ricordo quel che ho sognato, raccontami tutto."
Inizio a raccontarglielo e concludiamo con mia madre che commenta dicendo che la mia mente è proprio la vera e propria confusione! Non le do torto.
Sono così ossessionata da questo sogno...

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Angolo autrice:
Buonanotte! Spero che vi sia piaciuto. 💕

20/06/2018 - 02:21

Il contesto dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora