29. Papà

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Io: "Mamma chi è?"
Chiedo preoccupata vedendo la sua faccia perdere colore.

M: "Oh niente tesoro, non era nessuno."
Mi accorgo che mente, riattacca senza rispondere.

Io annuisco, ma dopo un po' lei va in bagno, io prendo il suo cellulare e vedo l'ultima chiamata  di mio padre.

Perché continua a chiamarci?

Ritorna dal bagno e mi vede.

M: "Ma cosa fai?! Lascialo subito!"
Si infastidisce.

Io: "Cosa vuole? Ti sta tormentando?!"
Chiedo preoccupata.

M: "Camilla per favore, smettila, ma di cosa stai parlando..."

Io: "Mamma non fare finta di niente, parlo di papà!"
Esclamo in preda alla rabbia.

M: "Non è niente, adesso ridammi il cellulare!"
Mi strappa il cellulare dalle mani e cancella le chiamate.

M: "Tu non hai visto niente."
Sgrana gli occhi; il cellulare suona nuovamente, glielo tolgo dalle mani e rispondo io.

Chiamata
Io: "Cosa vuoi?"
Sono le prime parole che gli rivolgo dopo 5 anni.
P: "Piccola..."
Lo interrompo.
Io: "Senti, lasciaci in pace. E io non sono più la tua piccola."
Una lacrima riga il mio viso.
P: "Voglio parlare con tua madre."
Io: "Non te la passo neanche per sogno! Credi che abbia dimenticato? Tu credi che io abbia dimenticato?
Ci hai abbandonate per un'altra donna, hai abbandonato tua figlia! Da quel momento tu non sei più mio padre.
Perché non mi hai più cercata negli ultimi 5 anni? La tua fidanzata te lo vieta?"
P: "Non ti permetto di parlarmi così. Se solo..."
Io: "Non sei tu a dirmi cosa devo o non devo dire, non ne hai il diritto, e poi non credi di meritarlo?"
P: "Camilla passami tua madre, per favore!"
Io: "Ti sei ricordato il mio nome, bravo..."
Mia madre mi strappa il cellulare dalle mani.
Chiamata
Lei: "Raffaele, non mi sembra il momento adatto per parlare."
Lui: "Katlyn, ho chiamato per dirti che mi sposerò fra 3 settimane."
Mia madre sta in silenzio, i suoi occhi si riempiono di lacrime, ma fa finta di niente.
Lei: "Quindi quando possiamo andare al tribunale?"
Lui: "La settimana prossima."
Lei: "Lei è invitata?"
Lui: "Non credo che tu verresti, ma Camilla..."
Lei: "Dubito che voglia venire, non sa ancora , ma cercherò di convincerla."
Lui: "Grazie per quando gli dirai che..."
Lo interrompe.
Lei: "Devo andare, ci sentiamo."
Riattacca

Sono sul divano a piangere, la rabbia ormai fa parte di me.
Io: "Cosa voleva?"
Chiedo.

M: "Tesoro calmati, stai tremando!"
Mi abbraccia e dopo circa un'ora riesce a calmarmi e mi spiega tutto.

Io: "Te lo puoi scordare, io non ci vado al suo matrimonio!"

M: "Tesoro..."
Dopo vari tentativi accetto, ma solo per togliermelo dai piedi.

Tra una settimana andrò a fare la prova abito da damigella, detesto tutto questo.

Si è fatto davvero molto tardi, dovrà alzarmi un po' più presto rispetto agli altri giorni perché dovrò controllare gli abiti alla atelier con Federico.

Sono già le quattro del mattino, mi rimangono poche ore di sonno.

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Angolo autrice:
Scusate se è corto, d'ora in poi li farò più lunghi.

Buona notte!🌹

{12/11/2017} - 22.57

Il contesto dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora