10. Can we talk?

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«Luke Hemmings, giuro che ti scuoio vivo la prossima volta che osi tenermi all'oscuro di qualcosa» esclama Hailee a voce decisamente fin troppo alta, facendomi sussultare, venendomi incontro con sguardo infuocato e pugni serrati.
Faccio qualche passo indietro, spaventato dall'aura omicida che emana il suo corpo, mettendo le mani di fronte al viso per difendermi. «Cos'ho fatto questa volta?» chiedo terrorizzato.
«Hai chiesto a Michael Clifford di venire al ballo con te, magari?»

Boccheggio, in cerca d'aria, e mi guardo attorno, osservando qualche studente che si gira incuriosito nella nostra direzione. Prendo Hailee per un braccio, sperando che non me lo tagli, e mi dirigo verso il cortile della scuola, nonostante la prima campanella stia per suonare e i ritardi siano decisamente poco graditi.

Prendo un respiro profondo e mi guardo nuovamente attorno, notando giusto qualche studente distante che si appresta ad entrare nel grande edificio scolastico.

«Chi ti ha detto una cosa simile?» le chiedo preoccupato.
«Calum Hood» mi risponde, portando le braccia ad incrociarsi sul petto, tenendo uno sguardo austero e il mento alzato in segno di indifferenza.

«Ah» dico. Cazzo, e adesso cosa faccio? Non posso dirle la verità, o niente ballo. Ma neanche una bugia, perché rischierei di rovinare la nostra amicizia, basata sulla fiducia reciproca, nonostante Hailee mi insulti e critichi costantemente. «Be'...»
«Non mentirmi» mi avvisa.

«Non ti posso dire come sia successo» ammetto allora, sospirando.
«In che senso?» mi chiede guardinga.
«Son successe delle cose, ma non te le posso dire. Ti posso dire che sì, io e Michael andremo al ballo insieme. Ma credimi, ti prego, vorrei raccontarti ogni singola cosa, ma non posso» mi mordicchio il labbro inferiore e giocherello con le mani sudaticce, fissando il mio sguardo chiaro in quello scuro della mia migliore amica, che traballa d'insicurezza.

Stiamo in silenzio per qualche minuto, mentre gli occhi scuri di Hailee cercano delle risposte nei miei e, a quanto pare, le trovano, perché prende un respiro profondo così da poter prendere la parola. «Mi fido di te» dice, facendo spallucce.
Rilascio un sospiro di sollievo e accenno un sorriso nella sua direzione. «Grazie.»

«Pensavo di invitare Sophie, oggi» mi fa sapere e leggo tutta la paura che sta provando in questo momento nei suoi occhi.
«Sono certo che accetterà il tuo invito» mormoro, dandole un buffetto sulla guancia paffuta.

«Ora muoviti a rientrare o finirai per giocarti i crediti che ti servono per finire nella sezione dei migliori» mi fa un occhiolino e poi indica la scuola.
Annuisco, le faccio un cenno di saluto e mi dirigo verso l'edificio scolastico, un imponente edificio dai colori scuri che si staglia nel cielo chiaro primaverile.

Riesco ad entrare in classe nel secondo esatto in cui suona la campanella, risparmiandomi sia la sgridata della professoressa di storia dei supereroi sia il ritardo sul registro.

Sorrido a Sophie, mormorandole un "buongiorno", e poi mi siedo al suo fianco, pescando dal mio zaino rattoppato il libro di storia dei supereroi e un quaderno che uso per quasi tutte le materie per prendere appunti.

Ascolto la lezione con noia, e così tutte le lezioni a seguire, interrotte dai dieci minuti di pausa in cui mi ritrovo con Hailee, che mi fa domande su Sophie e che mi trasmette la sua ansia con ogni parola che rilascia dalle sue labbra e con ogni gesto nervoso che fa col suo corpo.

La campanella che avvisa della pausa pranzo risuona per tutta la scuola e ritrovo Hailee fuori dalla mia aula, che sta saltellando presa dal panico e si sta mangiucchiando tutte le unghie delle mani. Dio, poi sarei io quello ansioso.
«Andrà tutto bene» le sussurro all'orecchio, prima di lasciarla sola e dirigermi alla mensa, pregando mentalmente che vada davvero tutto bene, perché non sono pronto a ricucire il cuore spezzato della mia migliore amica, con gelati alla stracciatella e film deprimenti. Finirei per ingrassare e deprimermi a mia volta. E finiremmo per farci coccolare da mia sorella, come sempre.

Mi siedo di fronte ad Ashton, poggiando il vassoio ricolmo di cibo che non ho voglia di mangiare davanti al suo.

«Hailee?» mi chiede, mandando giù il primo morso di taco.
Io stringo tra le mani il mio burrito di pollo, sentendo già l'acquolina in bocca e «Sta chiedendo a Sophie di andare al ballo con lei» faccio sapere al ragazzo dai capelli ricci e dagli occhi verdastri di fronte a me.
«Speriamo le dica di sì» mi risponde sorridente.

Annuisco e inizio a mangiare, decidendo di non rispondere ad Ashton, che, al contrario mio, è uno di molte parole. Non che io non parli, ma Ashton parla molto di più. Difatti fa amicizia più facilmente, essendo in grado di trovare delle cose in comune persino con un sasso.

Sto per finire il mio burrito quando la mia migliore amica si siede accanto ad Ashton, poggiando la fronte sul tavolo.
«Allora?» le chiedo, trattenendo il respiro e sperando per il meglio.

«Mi ha detto che deve pensarci» borbotta Hailee, alzando la testa verso di me e lanciandomi uno sguardo da cucciolo bastonato.
Metto su un broncio triste e le porgo una mano, che stringe immediatamente. «Se non accetta, ricordati che è lei a perderne.»

«Oh, andiamo, Luke, parliamo di Sophie Turner, è palese che sarei io a perderne.»
Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa. «Come fa a non capire che sareste la coppia più bella della scuola?» esclamo. «Dopo me e Michael, ovviamente» aggiungo.
«Esatto! È quello che mi chiedo anche io» risponde la mia migliore amica sconvolta.

«Accetterà, vedrai. Domani, nel dubbio, vestiti più scollata» le suggerisco, ricevendo un'occhiata esasperata da parte di Ashton.
«Non voglio che accetti solo perché le piaccio fisicamente» borbotta Hailee, facendo una smorfia.
«Tu non l'hai invitata perché non vedi l'ora di strapparle via il vestito, qualunque esso sarà, che indosserà al ballo?» le chiedo, aggrottando la fronte.

Hailee sbuffa, ma non risponde, prendendo un nacho dal vassoio di Ashton, affondandolo nel guacamole con enfasi, segno che ho ragione, ma non vuole darmi ragione.
Sorrido e faccio per dirle qualcosa, ma una figura alta mi fa ombra. Giro lo sguardo e sussulto.
«Possiamo parlare?» mi chiede Calum Hood.

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state? Tutto bene?

Cosa ne pensate di questo capitolo? Del rapporto tra Luke e Hailee? E del rapporto tra questi ultimi due con Ashton?
Cosa ne pensate della coppia Hailee/Sophie? Vi piacerebbero insieme?
E, infine e soprattutto, cosa credete che voglia dire Calum al nostro Luke?

Fatemi sapere i vostri pensieri con un commento e ricordatevi di lasciare una stellina, che fa sempre piacere.

Ci ritroviamo giovedì prossimo con un nuovo capitolo.
#Staytuned 😎

A presto.
- Tatia;

⭐️👁👁💧

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