«Michael, cos'hai realmente?» pronuncio la domanda lentamente, specificando ogni sillaba di ogni singola parola, sperando il ragazzo mi risponda una volta per tutte. Non è che sia costretto a farlo, mi trovo qui a prescindere che l'abbia o meno fatto in passato, ma sarebbe bello se si aprisse con me, almeno un poco.
«Sai come sono nati i supereroi, Luke?» mi chiede a sua volta, puntando lo sguardo su di me, per poi bere l'ultimo sorso di tè e passarmi il bicchiere vuoto, che mi appresto a buttare nel cestino all'angolo della stanza.
Dopodiché annuisco, per rispondere alla sua domanda. «Grazie ad una combinazione creata da uno scienziato per sbaglio, migliaia di anni fa» mormoro, ricordando che un tempo si credeva che i supereroi fossero nati diversamente, chi per ragni radioattivi, chi per radiazioni solari. Ma la realtà è che sono nati tutti per un banale errore. Ed è questo il motivo per cui si può nascere con dei superpoteri da due genitori umani. Basta un parente lontano per avere il gene, ma è una casualità. Non esiste una regola fissa. Non nasce un supereroe ogni due generazioni, per dire. Può nascere un supereroe ogni generazione, come può nascere un supereroe una generazione sì e dieci no.
«Sì e no» mi risponde Michael, passandosi la lingua tra le labbra rosso fragola. Contieniti, Luke, contieniti, state facendo un discorso serio.
«In che senso?» mi appresto a chiedere, aggrottando la fronte con confusione. Va bene che le lezioni di storia dei supereroi sono le lezioni che più odio, ma le cose basilari sono in grado di apprenderle anche io.
«Un medico scoprì che sua figlia soffriva di una malattia estremamente rara di cui non si conosceva ancora la cura» inizia a raccontare, incuriosendomi e costringendomi a pendere dalle sue labbra – come al solito, in realtà. «Quindi si dannò, giorno e notte, alla ricerca della cura perfetta. O perlomeno alla ricerca di un farmaco in grado di darle un'aspettativa di vita più alta di quanto si supponesse» prosegue, sorprendendomi sempre di più. «Alla fine, riuscì a creare il farmaco "perfetto".»
«Il farmaco... "perfetto"?» chiedo, sempre più curioso di sapere dove voglia andare a parare, in che modo la storia andrà a concludersi.«Sì. Non sono molto esperto in medicina, ma si tratta di una miscela abbastanza particolare con molecole abbastanza particolari di cui non ricordo assolutamente il nome e di cui non so affatto l'origine» ridacchia e sospira. Annuisco, facendogli cenno di continuare. Tanto, anche se avesse saputo ogni singolo "ingrediente" presente nel farmaco, non avrei comunque capito nulla della composizione del farmaco stesso. «La figlia, grazie a questa cura, riuscì a riprendersi, ma fu costretta, ogni giorno della sua vita, a iniettarsi il farmaco.»
«Non vedo cosa questa storia c'entri con i superpoteri e i supereroi» ammetto, aggrottando la fronte ed osservando il ragazzo stanco di fronte a me.
«La figlia del medico si sposò e creò una famiglia col suo compagno. Ebbe dei figli, umani e sani. Tuttavia uno dei suoi figli ebbe un figlio con dei geni differenti» mi spiega e capisco dove voglia andare a parare col suo discorso.«Suppongo che si tratti del primo supereroe» mormoro, con voce tremula.
«Sì, esattamente» asserisce, porgendomi un sorriso.«E tutta questa storia cos'ha a che fare con te?» domando, cercando di cogliere il punto della questione.
Sospiro mentalmente, chiudendo per un attimo gli occhi, cercando di mettere insieme i pezzi ed arrivare ad una conclusione. Ma non ho alcuna idea, perciò attendo che Michael mi dia le risposte necessarie per comprendere.«Io non sono nato con dei superpoteri. I miei geni sono quelli di una persona normale» ammette, e noto le sue mani stringere con forza le lenzuola del lettino.
Un groppo mi si forma in gola, mentre ogni parola mi arriva dritta allo stomaco. «Aspetta, cosa?» esclamo, nel momento esatto in cui mi rendo conto del significato delle sue parole.«Da piccolo, mi è stata diagnosticata una malattia che, se non curata, mi avrebbe fatto morire molto presto. Forse dopo cinque, dieci, massimo quindici anni, non di più» inizia a raccontare, sconvolgendomi sempre di più. Se avessi saputo che mi avrebbe raccontato una storia simile, mi sarei preso una camomilla. «Nessun medico generico era riuscito a trovare una cura. Addirittura alcuni non erano stati neppure in grado di capire di che malattia si trattasse. Tuttora si sa poco della sua evoluzione o da cosa sia causata» mi spiega con voce tranquilla, mentre io dentro mi sento morire, mi sento divorare dall'angoscia. «Tuttavia i miei genitori non persero la speranza e viaggiarono in lungo e in largo, incontrarono medici di tutti i tipi, provarono farmaci e cure di tutti i tipi, iniziarono a studiare medicina e a fare ricerche su ricerche. Fino a che non incontrarono un medico specifico che gli propose il farmaco che tuttora prendo, che mi ha donato i miei poteri. Lo stesso farmaco della bambina, ragazza e poi donna della storia che ti ho raccontato, lo stesso farmaco che devo iniettare ogni giorno, il motivo per cui mi hai trovato con una siringa in mano in quel parco, quel giorno di tanti mesi fa.»
Ogni pezzo del puzzle comincia a combaciare, ma il groppo in gola e l'angoscia sembrano non voler sparire.
«Chi era il medico?» chiedo prima di tutto.
«Un nipote molto, molto, molto lontano della bambina, ragazza e poi donna della storia.»«E come faceva a conoscere il farmaco?»
«A quanto pare, la famiglia ha custodito con cura la lista degli "ingredienti" e la sua storia. Non si sa bene perché non abbiano deciso di condividerla, ma sicuramente i motivi sono più che validi.»Annuisco, e mi appresto ad esporre la domanda che più mi punge sulla punta della lingua. «Perché sei qui, allora?»
«Perché il mio corpo sta iniziando a reagire male al farmaco» dice.E le sue parole iniziano a rimbombare nella mia testa, più volte, fino a farmi salire la bile in gola, che mi costringo a ributtare giù. La stanza inizia a girare, ma sto attento a non svenire.
Non c'è bisogno di dire che finisca per svenire ugualmente.
Porca merda.🌸🌸🌸
HOOOLA!
Come state?
Io in ansia perché ho paura delle reazioni a questo capitolo, ma oggi è il compleanno di Harry Styles (auguri!), quindi ricordatevi il suo motto: "treat people with kindness".Seriamente, che ne pensate di questo capitolo?
Michael non si fa di alcuna droga, prima di tutto. E questo è stato finalmente appurato.
E ha rivelato una parte della sua storia a Luke.
Cosa credete succederà d'ora in avanti?Mi scuso se le parti riguardanti la medicina siano un po' scritte a caso, ma non ne so niente di medicina, quindi chiedo perdono.
E comunque questa storia parla di supereroi, quindi ogni cosa è possibile, okay.Detto questo, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Se sì, ma anche se no, lasciate una stellina e un commento, peeer favore.
Ci ritroviamo al prossimo capitolo e, al solito, vi ricordo del mio nuovo account Instagram (shatiaslove_).
#Staytuned 😎
e
#Fighting 💪🏻A presto.
- Tatia.⭐️👁👁💧
STAI LEGGENDO
Heroes & CO || 5SOS
FanficAvete presente quando guardate una persona e i vostri pensieri sono: "Tu, creatura divina, tu, che somigli ad un angelo luminoso. Tu, proprio tu, fammi tuo e ingravidami, per favore". Ecco, questo è stato il mio primo pensiero la prima volta - e la...