8. What are you doing here?

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«Non capisco come ti faccia a piacere Michael» mi dice Hailee all'improvviso, in questo pomeriggio piovoso di Aprile, mentre, sdraiati sul divano, stiamo guardando un anime intitolato "Your Lie in April", che mia sorella ci ha costretto a guardare con la scusa che è incinta e ha bisogno di condividere tutti i suoi pensieri con gli altri. E capite bene da voi che le due cose non hanno alcun nesso logico.

Comunque, lancio un'occhiataccia alla mia migliore amica, mettendo in pausa l'episodio dell'anime e scuotendo la testa in disappunto. «Scusa, non parlo turco ostrogoto» le rispondo solamente, sospirando.
«Ma che cazzo vuol dire?»
«Vuol dire che hai appena detto una cazzata e preferisco fingere di non aver capito» ribatto, incrociando le braccia sul petto.

«Dico sul serio, Luke, come fa a piacerti un ragazzo pallidino che ti guarda dall'alto al basso? Quando ti guarda, ovviamente, perché non lo fa mai» si gira verso di me, rischiando di buttarmi dal divano che stiamo condividendo, e incontra il mio sguardo, lanciandomene uno più che serio.
Inarco un sopracciglio, inclinando la testa. «Guarda che a te piace Sophie, che non è poi così diversa da Michael» la rimbecco, dandole un buffetto sulla guancia paffuta.

«Non sono ossessionata da Sophie tanto quanto tu sei ossessionato da Michael» borbotta, aggrottando la fronte come offesa.
«Ma se quando ti ho detto che non sapeva con chi andare al ballo, hai organizzato una serata karaoke a casa tua con me ed Ashton e abbiamo cantato le canzoni di High School Musical e Camp Rock come se non ci fosse un domani!»

«Almeno io non ho mollato la mia ex-ragazza appena ho incontrato il suo sguardo» borbotta ancora, cercando di difendersi dalle mie "accuse".
«Non è andato così il primo incontro tra me e Michael» le faccio sapere, sospirando sonoramente.
«Ah, no?»
«No.»

«Va be', ma comunque la tua ossessione è peggiore rispetto alla mia» fa un cenno con la mano, come a voler scacciare via una mosca, ma in realtà vuole solo finire il discorso perché sa di essere in torto.
«Almeno ammetti che si tratti di ossessione, è un passo avanti» mormoro esasperato, per poi sistemarmi meglio sul divano, finendo per poggiare il viso sul petto di Hailee, che mi abbraccia, stringendomi a sé.
«Puzzi» si lagna, iniziando a giocherellare con i miei ricci ribelli.

«Se non vi conoscessi, vi scambierei per una coppia di piccioncini» dice mia sorella, spuntando dalla cucina. Passa più tempo qui che a casa sua, ormai. Con la scusa che il letto della sua camera qui è più comodo rispetto a quello che condividono lei e Brad in casa loro. La verità è che ha paura di rimanere da sola a casa, visto che Brad lavora quasi tutta la giornata, cercando di racimolare più soldi possibili prima della nascita delle tre gemelline.

«Che schifo» mugugno in risposta, chiudendo gli occhi. «Cristo, Hailee, sei scomodissima.»
«Spostati, allora» mi dice in tutta risposta, tenendomi comunque stretto a sé.

«Dovresti iniziare ad usare i reggiseni con le coppe» le consiglio.
«Che cosa vorresti dire?»
«Che non hai tette e quindi sei più dura di una tavola da surf.»

«Fidati, è meglio così» dice mia sorella, salvandomi da una Hailee incazzata, già pronta a buttarmi dal divano.
«Lo dici solo perché anche tu hai le tette grandi quanto due noccioline.»

Non c'è bisogno di dire che sono effettivamente finito per terra. E non c'è bisogno di dire che ho imparato una lezione importante: mai andare contro due donne, soprattutto se una è psicopatica e l'altra incinta di tre gemelle.

💭

Occhiali da sole, giacca di pelle nera nonostante si muoia di caldo, pantaloni neri e stretti, Vans completamente nere ai piedi. Sguardo basso, ma attento. Mani nelle tasche, per mostrare disinteresse, seppur stia tremando dalla testa ai piedi. Capelli raccolti in una crocchia, per non farli notare, anche se, biondi come sono, è difficile non notarli.
Cammino piano, abbastanza lontano per non farmi vedere.

Lo osservo mentre si porta una mano tra i capelli, scompigliandoli leggermente, e lo osservo mentre saluta Calum con un cenno veloce, un sorriso fugace. Lo seguo mentre gira l'angolo, lasciandosi alle spalle la villetta del finto cinese.

Aggrotto la fronte quando prende una strada totalmente opposta rispetto a quella che porta a casa sua. Ma continuo a camminare, svolto gli angoli insieme a lui, sperando di non perderlo di vista.

Se Hailee venisse a conoscenza di ciò che sto facendo, non solo mi prenderebbe a pugni, ma smetterebbe di rivolgermi la parola. E avrebbe anche ragione. Ma non posso farci nulla. C'è qualcosa che non va, so che c'è qualcosa che non va.

Sussulto quando si ferma di fronte ad un parco di cui neanche sapevo l'esistenza, e poi riprendo a camminare quando si accinge ad entrare, guardandosi attorno ma senza notarmi. Non mi ha mai notato fino ad ora, quindi non vedo perché dovrebbe notarmi adesso, effettivamente.

Mi mordicchio il labbro inferiore ed entro nel parco, osservando alcuni anziani seduti sulle panchine un po' più in là, intenti a fumare, leggere giornali e parlottare del più e del meno. Non è un parco molto frequentato, è palese.

Mi guardo attorno, ma non lo vedo più.
Cazzo.
Bofonchio qualche parola tra me e me e cammino velocemente, cercandolo ovunque con gli occhi che non ne vogliono sapere di incontrare la sua figura.

Sto per lasciar perdere, fino a quando non lo vedo seduto da solo su una panchina in penombra rispetto alle altre, coperta da diversi alberi, oltre che da una siepe che dà quel tocco di privacy in più. Faccio qualche passo nella sua direzione, per vedere cosa stia facendo, e rimango sconvolto quando lo vedo con una siringa stretta tra le dita.
No, no, no.

Scuoto la testa, e faccio per andarmene, ma inciampo sul mio stesso braccio, allungatosi a causa dello shock subito e quindi della concentrazione mentale persa per qualche secondo.
Cado per terra, tra i ciottoli disseminati sul cammino, e non posso trattenermi dal far fuoriuscire dalle labbra un gemito di dolore.
No, cazzo, no, sono fottuto.

«E tu che ci fai qui?» dice Michael, che oggi, dopo scuola, ho deciso di seguire. Mi sta guardando con sguardo sconvolto, quasi spaventato, ma io non riesco a rispondere, perché il parco inizia a girare intorno a me, il buio inizia a calare, mentre so che sto per svenire, un po' per il pranzo saltato, un po' per lo shock subito.
Dante mi fa un baffo, davvero.

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state?
Io vorrei dire di star bene, ma Namjoon (leader dei BTS) ha pubblicato una foto a Roma e non sto bene. In più, il cast di Sense8 è a Napoli e ieri ho finito Nanatsu no Taizai.
Che vita tragica.

Comunque.
Cosa ne pensate di questo capitolo? Cosa ne pensate del colpo di scena finale?
Le cose iniziano a farsi movimentate, eh eh.

Fatemi sapere i vostri pensieri con un commento, ricordatevi di lasciare una stellina e di consigliare questa storia a tutti i vostri conoscenti, persino ai vostri professori (se li odiate, anche meglio!).

Ci ritroviamo giovedì con un nuovo capitolo e sappiate che sto scrivendo diverse OS, quindi prima o poi pubblicherò anche quelle.

#Staytuned 😎
A presto.
- Tatia;

⭐️👁👁💧

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