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5 anni prima;

Izuku si avviò vacillante verso la porta di casa sua. Stava veramente accadendo?

Si asciugò una lacrima solitaria e si chiuse definitivamente alle spalle il suo passato. Non sarebbe successo mai più.

Non avrebbe mai più fatto del male a nessuno. No, sarebbe stato migliore di così. O almeno così credeva...

Non sarebbe mai stato facile per lui cambiare le cose.
Il suo destino era segnato.
E nessuno l'avrebbe mai compreso.

Ma ancora una volta nella sua vita, si sbagliava. Shouto Todoroki, dall' altra parte del Giappone era nella sua stessa situazione.

Entrambi con un triste arcaico sulle spalle. Entrambi avevano commesso errori imperdonabili, eppure ancora non si conoscevano.

Ma c'è sempre una prima volta.
Ambedue volevano cambiare il tutto: con il futuro.

Avrebbero trasformato le loro vite;
non smettevano mai di sperare.
E probabilmente non si sarebbero mai interrotti, se non si fossero conosciuti.

Intanto, Midoriya aveva preso a camminare solitariamente, le mani nelle tasche, mille brutti pensieri per la testa ed uno sguardo deluso.

Ovviamente da se stesso. Dal suo comportamento assurdo e sbagliato.
E se ne vergognava anche, ma proprio non si controllava.

Infondo forse, non era colpa sua. L'Unicità l'aveva ricevuta, non ci aveva ancora fatto l'abitudine.

Izuku lo sapeva, sapeva che la sua Unicità era un errore. Lui distruggeva le persone, ma non finiva lì.

Non si controllava proprio, e dopo l'accaduto, aveva sempre delle
retro-scene future. La maggior parte riguardava sempre sconosciuti.

Ebbe una visione, anche se non era una novità, si sorprese di se stesso.
Era ancora tutto troppo strano.

«Non saprà mai controllarsi!» sbraitava un uomo dai lungi capelli biondi tenuti rispettosamente verso l'alto.

«Se non ci provi non lo saprai mai, All Might» rispose un'altro dal volto trascurato, ma con un sorriso fiero in volto.

Mentre i suoi lunghi capelli neri svolazzavano alla leggera brezza notturna. Quello che sembrava essere All Might fece un respiro profondo.

«Ma è soltanto un bambino, Aizawa..» tentò invano, mettendosi le mani sul volto. «All Mi-.» iniziò cupo l'opposto.

«MI MANCA, LO CAPISCI!» urlò impettito All Might, mentre delle calde lacrime offuscavano la sua vista.
Ma il sorriso ancora splendeva in volto.

«Midoriya non sopravviverà. Lo dobbiamo fare, per lei...» e socchiuse piano gli occhi, sperando di non rammentare i ricordi.

«Non avrà mai un futuro» fece poi Aizawa, questa volta con una punta di amarezza nella voce.

Poi tutto si fece più nitido, e la visione si dissolse nel nulla.

Adesso Izuku si trovava tutto disteso sul duro marciapiede. La notte era calata troppo velocemente per lui.

Quella sera la passò su una scomoda panchina di un parco, ad osservare le piccole stelle quasi inesistenti fare una flebile luce in quell'oscurità.

Riflettè pure, passando la serata completamente in bianco.
Gli altri avevano un obbiettivo... ma allora.. il suo qual'era?

Chi erano quei tizi che parlavano di lui?
Perché continuavano a dire che per lui non ci fosse nessun futuro?
E sopratutto.. avevano ragione?

Midoriya purtroppo, non aveva risposta. Avrebbe aspettato col tempo che qualche situazione gli si prostrasse, e li avrebbe subito capito.

Giusto. Infondo tutta la sua vita era basata sul tempo, e lui aveva imparato ad essere anche fin troppo paziente.

(Nella copertina Inko sta svanendo)
Come primo capitolo fa
schifo lo sho, aiut.

Ye è il mio compleannohhh.
Colgo l'occasione per fare gli auguri ad Aizawa, anche se con un giorno di ritardo🙃

-Kirishima💥

Hugs〈Tododeku〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora