Mentre svoltava in un corridoio apparentemente desolato, Midoriya sentì delle voci. Lentamente si avvicinò, cercando di ascoltarle.
«Cosa diavolo ci facevi li, Todoroki-shonen?» domandava una voce roca.
«Non ti deve importare» aveva risposto una molto più giovanile, ma con tono disinteressato.In qualche modo, il ragazzo nascosto sentì come di conoscere quella voce, e secondo lui aveva anche qualcosa di familiare. Strano.
«Certo che mi interessa! Sei un raccomandato! Non potevi stare lì!» gridava la prima voce.
«Todoroki Shouto» sussurrò lo stesso Izuku.
Cosa aveva appena detto?
Con le mani di tappò la bocca.Come conosceva il nome di quel tipo?
Eppure gli era appena tornato in mente, come se lo conoscesse in un' altra vita.Era proprio il suo compagno di stanza, ma in quel momento non stava dando molto peso ai dettagli, voleva concentrarsi sulla conversazione.
«Devo andare» esclamò frettolosamente la voce più marcata.
Sentendo i passi venire nella sua direzione, Midoriya cercò di scappare, fallendo miseramente.Inciampò nei suoi stessi vestiti, facendo un enorme tonfo, ben udito.
«Va tutto ben-oh» disse la gioviale voce di prima. Quei capelli.Quegli indimenticabili capelli bicolore che lo assillavano da una settimana erano proprio lì, davanti ai suoi occhi.
Quella voce...
Todoroki Shouto, tutto riportava a lui.
Come un fulmine a ciel sereno, una visione lo investì in pieno viso.«Dov'è Izuku?» stava chiedendo un bambino, con una sottospecie di benda perlacea a coprire l' occhio sinistro.
«Non c'è. Shouto, non mi piace che tu abbia amici. Devi essere come me, solo» rispose freddamente un uomo dagli sfaccettanti capelli rosso-fuoco.
In realtà, sembravano veramente del fuoco. Midoriya lo riconobbe subito:
Endeavour, l'eterno eroe numero due.In tutta risposta, il docile bambino, Shouto, fece un verso di assenso con la testa, prima di scomparire dietro ad una siepe del rispettivo giardino.
Midoriya si risvegliò in una stanza totalmente grigia, con soltanto il pavimento diverso dal resto, un parquet.
Aveva un dolore alla testa lacerante, sembrava quasi si potesse spaccare a metà. «Mhh» mugolò, cercando di ricordare qualunque cosa.
La visione, quella gli fece spalancare gli occhi per la sorpresa. Si alzò leggermente dal cuscino, riposando poi la testa diventata ormai troppo pesante.
Si conoscevano?
Lui e Shouto.. cosa erano?
Non lo sapeva, non ricordava niente, così come la sua infanzia.«Ti sei svegliato allora!» esclamò allegramente una voce che non aveva mai sentito. Voltò di poco lo sguardo, andando a scrutare una ragazza.
Aveva i capelli marroni scalati, con le punte più lunghe davanti, bene in vista. Delle simpatiche guanciotte rosse, che contornavano il suo viso paffuto.
Il sorriso era praticamente enorme, e rendeva le sue labbra impeccabili ancora più sottili e fini.
Gli color nocciola avevano una bellissima forma di gatto, che la ritraeva ancora più curiosa e accattivante.
I suoi vestiti, una maglietta bianca e dei pantaloncini celesti, la facevano diventare una vera e propria bambina.
Le forme erano ben definite.Izuku era scombussolato, ma neanche il tempo di pensare, che la porta venne bruscamente aperta dalla persona meno desiderata in assoluto:
Kacchan, o anche comunemente chiamato Bakugou Kastuki.
Il re delle esplosioni.
—
Abbiamo superato le 100 visualizzazioni!
Awee vi adoro troppo :)
STAI LEGGENDO
Hugs〈Tododeku〉
Fanfiction❝«Odio le cose dolci» disse stancamente Todoroki, fissando il prosperoso ragazzo davanti ai suoi occhi. «Non hai mai provato un mio abbraccio!» esclamò ridacchiando Midoriya, mentre si avvicinava cautamente a Shouto.❞ - Yaoi•Boyxboy Todoroki x Dek...