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[Per la foto in copertina ho visto tantissima TodoMomo, sto per vomitare ew]

La mattina successiva, qualcuno bussò alla porta del bicolore.

Stranito, la aprì.

Quasi come fosse camera sua, Momo si fiondò dentro, richiudendo la spessa porta.

Non perse tempo a registrare ogni dettaglio della stanza, a visionare ogni effetto personale del ragazzo e a memorizzare dove si trovassero gli oggetti presenti.

<<Ce l'abbiamo fatta!>> esclamò, battendosi le mani da sola, aspettando impaziente una sua risposta che non tardò ad arrivare.

<<Quindi?>>
<<All Might ha detto che dopo cena partiranno, e dando un'occhiata fuori,  ho visto che c'era un camion abbastanza grande nero, penso useranno questi veicolo per spostarsi. Non ha specificato dove, ha detto che quelle erano informazioni top-secret>>.

<<Fantastico! Grazie davvero Momo, sei unica>> Todoroki le riservò una sorta di sorriso riconoscente.

Alla ragazza il cuore sembrava volesse uscire dalla gabbia toracica, non credeva Shouto capace di sorridere, e invece lo aveva fatto per lei.

<<Non c'è altro che posso fare per te?>> domandò, con una leggera punta di malizia nella voce che Todoroki non avvertì.

<<Non ce n'è bisogno tranquilla, hai fatto davvero molto, ora devo andare>> la liquidò gentilmente, declinando l'offerta.

La invitò con lo sguardo a seguirlo fuori dalle sue stanze, cosa che lei fece, delusa internamente.

<<Ci possiamo vedere uno di questi giorni, comunque>> propose Shouto, Momo non gli dispiaceva come amica, gli stava simpatica.

La ragazza annuì, sorridendo, felice della proposta.
-
Todoroki era pronto, prima che loro partissero, si era preparato a lungo.

Il camion nero come la pece, prese a muoversi, e una trentina di minuti dopo, erano a quanto pare arrivati.

Todoroki scese da dove si trovava, le mani addolorate per lo sforzo di tenersi al veicolo dall'esterno, le gambe intorpidite e formicolanti dal poco movimento.

Si tenne a debita distanza dagli altri Hero, seguendoli in silenzio.

Era tutto tranquillo, si sentivano solo i loro passi.
Quel silenzio era assordante.

Un rumore, simile al fruscio del vento, come se una persona fosse velocemente passa da un punto ad un altro con l'agilità di un gatto. 

Un vetro che si infrangevano tutti si voltarono in quella direzione, mossa sbagliata. 

Quello era un diversivo.

Dietro di loro lanciarono una specie di bomboletta spray, dalla quale fuoriusciva del fumo grigiastro.

Todoroki prese un lembo della sua maglietta, cercando di non respirare, lasciando scoperta buona parte del sue ventre palestrato.

Vide gli Hero inviare a tossire, mentre delle figure li stavano accerchiando.

Le stesse risate del video si fecero sentire, mentre vedeva le gambe degli eroi inziare a cedere.

Non poteva succedere, loro erano i più forti di tutti, non potevano lasciarsi abbindolare così, da degli stupidi gas soporiferi.

Vide una figura alta continuare a lottare, a cercare di far allontanare quelle losche figure dai suoi compagni. 

Todoroki sapeva benissimo chi era. Era l'eroe che nonostante tutto non smetteva mai di combattere, di lottare per un bene migliore.

Ma All Might non avrebbe potuto farcela da solo, e lui non poteva restare li a non fare niente, a guardarli cedere al suolo, al cospetto di quei viscidi cattivi.

<<No!¡>> gridò, ma l'urlo gli morì in gola, nell'istante in cui si accorse che cosa aveva appena fatto.

Si voltarono tutti a guardarlo, così fece qualcosa di ancora più illogico.

Senza un piano e senza una precisa idea di quello che doveva fare, innalzò una barriera di ghiaccio protettiva che divideva gli Hero dall, Unione dei Super Cattivi.

Questi ultimi si voltarono famelici a guardare Todoroki, mentre una ragazzina dai capelli biondi si faceva spazio per arrivare in prima fila.

Lo sguardo da psicopatica lo  fissava, con uno strano ed inquietante sorriso le cresceva in volto, in parte coperto da una maschera anti-gas.

Accanto a lei, una figura non ben definita, in ombra, parlò con voce spettrale.
<<Il figlio di Endeavor, quale onore>> lo vide sorridere sghembo.

Si difese in tutti i modi possibili, ma risultava quasi impossibile contro quella miriade di Super Cattivi.

Sentì le gambe farsi deboli, e l'aria mancare, mentre gli girava la testa per colpa dei colpi subiti e dell'aria ancora non stabilizzata dal gas.

Era fregato, e questo lo sapeva bene.

<<È tutto qui quello che sai fare? Mettere una misera barriera? Patetico>> gridò qualcuno, mentre gli altri sogghignavano ridacchiando.

Non ci volle molto che distrussero anche l'ultimo riparo di Shouto, oramai indifeso

Era la fine.

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Non odiatetemi per Momo thanxxx










Hugs〈Tododeku〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora