/28/

717 47 39
                                    

Midoriya POV's
Le gite scolastiche sono una tra le cose più inutili del mondo. Ammetto che il saltare un giorno di scuola sia una bella situazione, ma per il resto, non c'è nient'altro di interessante.

Dal punto di vista di un ragazzino come me, almeno.

Era dalle medie che non prendevo parte ad una di queste uscite scolastiche.

La mia opinione era però, già a quei tempi, influenzata da una singola persona: Kacchan.

Ancora non mi spiego questo nostro rapporto di amore e odio.
Siamo come migliori amici, eppure non facciamo altro che insultarci.

Ci conosciamo perfettamente e ci capiamo anche senza parlarci.

Questa cosa non sembrerebbe andare a genio al suo ragazzo però, il quale infatti non perde mai tempo e non fa passare un giorno senza mandarmi occhiatacce quando, secondo lui, fisso troppo il biondo.

Magari non è così ovvio che mi piace Todoroki..

Già, Todoroki.

Non riesco a capirlo più, o forse non ne ho più l'intenzione.

Avrei dovuto smettere di pensare a lui, di pensare a ciò che abbiamo fatto, a cosa avremmo potuto fare insieme e a tutte le cose che ancora non ci eravamo detti.

Dulcis in fundo, è eterosessuale.

Come ho fatto a non pensarci?

Mi ero illuso per tutti questi fottutissimi mesi pensando che anche lui provasse le mie stesse sensazioni, che anche a lui battesse forte il cuore, o avesse i brividi, o tremasse, quando le nostre mani si sfioravano minimamente..

È stata una pugnalata alle spalle il portarmi il quel suo posto speciale.

Pensavo volesse condividere qualcosa con me, qualcosa che era diventato nostro.

Si è poi venuto a sapere da quella pettegola di Uraraka che lì è dove portava le ragazze per prendersi la loro verginità. Che pezzo di merda.

Un viscido senza cuore.

E allora perché mi ha portato in quel luogo?

Mi pulsava forte la testa.
La appoggiai sul vetro del finestrino, mentre sbatacchiava ad ogni minima curva del pullman.

Gli altri facevano talmente tanto trambusto che fui costretto a indossare le cuffiette; finalmente trovai un po' di pace.

Essa però venne presto interrotta dall'arrivo della pimpante Ochako.
«Deku-kun, ti va di sederti laggiù insieme a me? Non stare tutto solo su» disse facendomi l'occhiolino e indicando con la mano un posto sul pullman più in fondo.

Arrossii. «Sei gentilissima davvero, m-ma sto bene qui..» sussurrai a bassa voce .

Lei si avvicinò al mio orecchio
«Guarda che da quei sedili Aizawa non ci vede, possiamo fare le nostre cose con calma» si allontanò sorridendo.

Mi morsi il labbro inferiore preoccupato.
A che si riferiva?

Detto ciò mi prese per mano facendomi alzare.
Cosa dovrei fare? Che le devo dire?
Dio mio.

Continuavo a sudare freddo per l'agitazione.
«Emh, Uraraka-chan, a che ti riferisci?» domandai continuando a venire trascinato da lei tra le file di sedili.

Lei scoppiò a ridere scuotendo la testa.

Cosa mi dovevo aspettare da questa gita?


Si.. sono viva c:

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 18, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Hugs〈Tododeku〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora