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Izuku stava ancora riflettendo sull'accaduto, quando bussarono alla porta della sua camera.

«Si?» chiese, leggermente infastidito.
Insomma, aveva esplicitamente detto a Todoroki di non disturbarlo.

«Midoriya-shonen, siamo io ed il professor Aizawa. Abbiamo una certa urgenza» e quasi meccanicamente il verde spalancò la porta.

«Ah-emh. R-riguardo alla stanza.. ecco» fece subito imbarazzato, non aveva neanche riflettuto sul caos che regnava alle sue spalle.

«Non c'è tempo» continuò con una punta di agitazione All Might.

Cosa poteva far preoccupare così il Number One Hero in persona?
Si domandò Izuku.

«Andrò dritto al sodo con te Midoriya: sappiamo delle tue condizioni» era stato Aizawa questa volta a parlare, mentre il verde boccheggiava.

«Il tuo è un Quirk molto potente, ma da grandi poteri derivano tante grandi responsabilità. Le tue visioni però, sono tutta un'altra cosa» sentenziò.

«La tua infanzia è stata cancellata,
ed i ricordi stanno riemergendo in modo confusionario e spropositato.
Questo potrebbe essere anche un punto a tuo favore, ma non in questo caso.

«Temiamo che più i ricordi torneranno, più tu ti dimenticherai il presente.
Potresti dimenticare addirittura come si cammina o parla...
Purtroppo, questo non è ancora tutto quello che devi sapere.

«Se non interveniamo adesso, non avrai neanche un futuro Midoriya.
Ora come ora, dobbiamo concentrarci su un modo per tirarti fuori da questa situazione problematica»

Freddo.
Gelo e paura era tutto ciò che attanagliava le viscere del giovane Izuku. M-morto?

Tremando visibilmente e sudando freddo, il verde si decise a parlare.
«A-av-vete g-già q-qualch-che id-dea?» balbettò allarmato.

«Il preside avrebbe pensato di farti interagire di più coi tuoi amici; così da imprimerti maggiormente dettagli nel presente. In caso di non riuscita.. saremo costretti a prendere seri provvedimenti» e si congedarono.

Come poteva star succedendo tutto a lui?
Aveva fatto qualcosa di veramente sbagliato da meritarselo?

Ma non doveva pensare quest'ultima cosa; perché qualche minuto dopo se ne pentì amaramente.
Io l'ho uccisa, e sentì gli occhi lucidi.

Successivamente altre calde, familiari e salate lacrime scesero lungo le sue guance, solcandole. Infine scesero per tutto il perimetro del collo fino ad inzuppare la maglia.

Finiva sempre per fare del male a chi voleva invece bene.

E allora perché avevano portato via sua madre e non lui?
Perché avevano torturato sua madre e non lui?

Ed in tutto questo non aveva risposte, mai nessuno che gliele fornisse.
Infondo se lo meritava anche, per tutto il dolore che aveva provocato.

Voleva essere un bambino normale, un comune adolescente con una bella infanzia di cui vantarsi.
Come Kacchan, o Todoroki.

Ma Midoriya non sapeva che nemmeno questi ultimi avevano un bel passato, anzi, tutt'altro.

Da una parte, un ragazzino costretto a crescere sotto tante lodi e finti sorrisi.
Dall'altra, soltanto un bambino nato con un obbiettivo da portare a termine.

Kastuki era soltanto un ragazzo viziato e cresciuto in malo modo.
Shouto era nato soltanto con lo scopo di superare All Might, niente di oiù e niente di meno.

E Izuku si ritrovò ad addormentarsi nel bel mezzo dei suoi vestiti, con le lacrime che pian piano si asciugavano e incubi maledetti a perseguitarlo.


TANTI TANTISSIMI
AUGURI A KIM TAEHYUNG
(Anche se in Italia è domani ehhe)

Anche se non ve ne frega niente ho pubblicato una nuova ff sulla
YoonMin YEEE

Hugs〈Tododeku〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora