Il cielo sereno non rappresentava i pensieri titubanti e insicuri di Seul, eppure continuava a fissarlo sperando quasi che gli desse la risposta che tanto cercava.
Ma non si poteva rispondere se prima non si formulava una domanda.
Capì che la risposta che cercava stava proprio nel trovare il quesito giusto, ma poi cosa avrebbe fatto dopo averla trovato? Si sarebbe messa a cercare la sua risposta? La ragazza si scompigliò i capelli e guardò imbronciata la sua piccola cameretta che la rispecchiava in tutto e per tutto.
Era poco spaziosa ma piena di piccole cose che la rendevano magica e speciale, dovevi guardarla con più attenzione per capire quali tesori nascondeva e Seul si sentiva esattamente così; piccola rispetto al mondo ma piena di sentimenti di varie sfumature da regalare.
Allora perché stava allontanando una persona che le aveva dimostrato di aver la pazienza tale da osservare ogni piccolo cambiamento?Qualcuno bussò alla porta della sua camera e ne entrò sua zia con un vassoio con garza e disinfettante <È ora di cambiare la medicazione, tesoro> si sedette a fianco a lei e con cura rimosse le vecchie bende scoprendo il taglio e, con cotone imbevuto nel disinfettante, lo tamponò facendo attenzione a non farle troppo male <Tuo zio mi ha raccontato cosa è successo oggi!> Seul continuava a guardare la mano della zia che si prendeva cura del suo polso <Sono ferita dal fatto che tu non mi abbia detto che hai seguito i miei consigli ed hai iniziato ad uscire con uno di quei ragazzi> <Zia, sul serio. Io e Jungkook oppa non usciamo insieme> <Non mi inganni sai?! Sungdeuk mi ha raccontato tutto, nei minimi particolari e il vostro è stato un litigio tra innamorati> non voleva che la zia credesse qualcosa che non fosse lontanamente simile alla realtà ma sembrava che non prendesse minimamente in considerazione le parole della ragazza, creandosi delle ragioni tutte sue e che non la coinvolgevano <Ti sbagli. Abbiamo litigato perché…> <Perché?> <…perché qualche volta gli amici litigano…> la voce di Jimin continuava a ritornarle in qualsiasi situazione come se lui sapesse quali parole le sarebbero servite <Ma qualche volta gli amici diventano un po’ di più> <Non siamo più ai tuoi tempi> Shinhee, che stava bendando con una garza pulita il fine polso di sua nipote, strinse un po’ di più la fasciatura facendo sussultare lievemente la ragazza <Ho solo una trentina d’anni. Non sono dell’epoca Goryeo sai?!> Seul sorrise sotto i baffi <Da come parli sembra di sì. Io e lo zio siamo convinti che stipulerai un contratto matrimoniale per me!> la donna aveva terminato l’operazione di pulizia e adesso la guardava con un sorriso sghembo sul volto <Questa è un’ottima idea. Vi ringrazio per darmi nuovi spunti> risero insieme e continuarono a farlo per altri quindici minuti finchè la donna non posò una mano sulla guancia della nipote accarezzandone i lineamenti <Vorrei che un giorno mia figlia sia speciale come te> fu la prima volta che qualcuno esprimeva un desiderio simile.
Le madri del suo paese natio impedirono ai figli di giocare con lei, instillando in loro un senso di diffidenza nei suoi confronti che la feriva con un solo loro sguardo. Invece sua zia aveva desiderato che il figlio che le sarebbe nato, le somigliasse.
Seul si sentì commossa così si fiondò tra le braccia della zia e si fece cullare <Seu-nie, non credere a chi dice cose brutte su di te. Tu sei molto di più di ciò che credi e so che ti stai chiedendo perché il tuo amico si sia dovuto innamorare di te ma una volta che si vede un barlume della tua bellissima luce, se ne rimane abbaiati e ne si desidera ancora> <Sento che mi manca> sentì delle carezze sul capo che la fecero stringere ancora di più a Shinhee <Provi qualcosa ma ancora non lo sai. Da qualche parte ricordo di aver letto questa frase: “quando le cose saranno pronte, lo sarai anche tu”> si sollevò e la guardò negli occhi con cipiglio serio, la vide alzarsi e dirigersi verso la porta.
Seul la fermò sull’uscio <Non stai ancora un po’ con me? Dove vai?> le fece l’occhiolino e le rispose <A scrivere quel magnifico contratto matrimoniale. Pochi lo rifiuteranno!> lasciò la camera riuscendo a far ridere Seul.
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Shadow's Girl ~Park Jimin~ [Completa]
Fanfiction"Se la cattiva sorte ti perseguitasse, riconosceresti l'amore?". È la domanda che Seul si pone ogni mattina prima di alzarsi dal letto senza mai trovare una risposta. L'incontro con l'Idol Group, di cui suo zio è il coreografo, cambierà la sua visi...