Shinhee sembrava più euforica di lei mentre setacciava il guardaroba della nipote per trovarle qualcosa di carino che si adattasse ad un'uscita con un'amica.
Seul aveva tentato di dissuaderla nell'aiutarla ma niente valsero le sue parole, la zia era determinata a renderla, a detta sua, più femminile.In quel momento aspettava paziente davanti un bar caffè con il vestito a pois che le aveva scelto la zia.
Si sentiva nervosa e non riusciva a pensare a qualche argomento che potesse risultare interessante.
Quella mattina aveva fatto anche delle ricerche riguardo la musica classica e come suonare o creare un violino ma dubitava di aprire una conversazione su quale legno fosse più adatto per la cassa armonica di uno strumento.
Faceva avanti e indietro per il marciapiede, guardando di tanto in tanto l'ora sul cellulare che la rendeva solo più ansiosa.
Sicuramente Yerin non si sarebbe presentata e lei sarebbe ritornata a casa fingendo di stare bene.
Era capitato così tante volte quella scena che Seul aveva smesso di elemosinare qualche uscita tentando di risultare simpatica e farsi delle amiche.
A questo tipo di cattiverie non ci si fa mai l'abitudine.<Seul-ssi> la ragazza si voltò in direzione della voce che la chiamava e vide Yerin correre verso di lei. Quando le si fermò davanti si poggiò la mano sulla fronte e fece dei respiri profondi per recuperare fiato <Devo veramente incominciare a fare palestra> Seul la guardava interdetta senza sapere bene come comportarsi <Scusami se sono arrivata in ritardo, ma mio fratello non voleva proprio lasciarmi andare> fece un profondo inchino anche se l'altra negava la necessità di quel gesto <Non importa Yerin-ssi, va tutto bene. Passiamo un bel pomeriggio insieme> <A proposito, di che classe sei?> <Sono del '97> la ragazza si indicò e con un gran sorriso rispose <Allora da oggi sarò la tua unnie! Sono della classe '95> non sapeva come rispondere così restò in silenzio a pensare al significato di quella novità.
Aveva sempre sognato un'amica e si sentiva fortunata, cosa insolita per lei, che la sua prima fosse più grande.Non sembrava una ragazza cattiva ma sicuramente era una perfezionista, si intuiva da come abbinava i colori e gli accessori ai vestiti, per fino il trucco si adattava perfettamente all'outfit <Ti va di camminare un po'?> <Certo>. Passeggiare in silenzio non era nella lista di cose che voleva ma sicuramente era al primo posto in quella che si aspettava <Quindi hai un fratello?> Yerin sembrava essere stata presa di sorpresa così pensò un po' prima di risponderle <Sì, è più piccolo di me di un anno ed è un casinista. Pensa che sono arrivata in ritardo perché pretendeva che gli prestassi dei soldi per il bus> <Sul serio?> <Sì! È incredibile vero?! Da quando è tornato da Sejong non sembra più lo stesso> appena sentì la sua città natale Seul prestò più attenzione <Se..jong?> Yerin non sembrava essersi accorta della voce titubante dell'altra così andò avanti nel suo discorso <Già! I miei genitori si sono separati qualche anno fa e ci hanno fatto decidere con chi stare. Io scelsi di stare a Gangnam con mio padre senza sradicare la mia intera vita solo perché i miei genitori non sono più riusciti ad andare d'accordo. Invece mio fratello andò con mia madre a Sejong dove aveva dei parenti che l'hanno ospitata..> Seul era sempre più curiosa e voleva saperne di più di quella storia.
Mentre la sua nuova amica raccontava si sentiva sempre più irrequieta come se un tassello non tornasse al suo giusto posto, il quadro non era completo perché mancava un colore importante <E poi cosa è successo?> Yerin la guardò per un po' come se la stesse soppesando, questo rese ancora più curiosa Seul.
Amava gli scheletri degli armadi altrui <Ebbero delle difficoltà e tornarono a casa> <Che genere di difficoltà?> <Mio fratello fece una stupidaggine con una ragazza> aveva freddo ma sentiva di star sudando, la velocità con cui stavano camminando non era abbastanza, avrebbe voluto correre senza saperne il motivo forse, voleva scappare, ma da cosa? <Che tipo di stupidaggine?> sapeva di star andando oltre il consentito ma la paura di ritornare a quel giorno, che la tormentava ancora, la faceva essere imprudente e avventata <Sembri molto interessata, come mai?> <Ho un cugino che vive a Sejong, probabilmente ha sentito parlare di questa storia> era tanto impacciata nelle relazioni quanto brava a mentire <Ah capisco, ma non credo. Semplicemente mio fratello ha perso la testa per una ragazza e mamma l'ha portato via.> sentì i nervi rilassarsi ed un sorriso si affacciò sul suo viso <Per così poco?> <Mia madre è una di quelle donne che devono controllare tutto della vita delle persone. Altro motivo per cui mio padre non riusciva più sopportarla> per il restante tempo continuarono a parlare delle famiglie e dei ricordi d'infanzia iniziando a costruire un'amicizia fondata su sane risate e grandi sorrisi.
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Shadow's Girl ~Park Jimin~ [Completa]
Fanfic"Se la cattiva sorte ti perseguitasse, riconosceresti l'amore?". È la domanda che Seul si pone ogni mattina prima di alzarsi dal letto senza mai trovare una risposta. L'incontro con l'Idol Group, di cui suo zio è il coreografo, cambierà la sua visi...