Doveva ammettere che accettare l’invito a passeggiare al parco Songpa Naru fu una buona scelta.
Camminando su un sentiero lastricato che correva per tutto il perimetro del lago di Seokchonhosu, insieme a Jungkook, la metteva di buon umore. Nel pomeriggio, dopo i soliti allenamenti, il ragazzo le aveva chiesto se volesse uscire un po’ la sera e dopo qualche titubanza Seul si lasciò convincere.Con alle porte l’autunno, i ciliegi che costeggiavano tutto il fiume stavano iniziando a sfiorirsi e con il leggero venticello che alla sera si alzava, creavano una sottile pioggia di petali bianchi e rosa che avrebbe fatto innamorare qualunque coppia; Seul era estasiata da quell’immagine poetica che le danzava davanti agli occhi e ringraziò fra sé Jungkook per averla portata in un posto in cui avrebbe ambientato tutti i suoi sogni romantici <Non sapevo che avessi la patente> <È una delle prime cose che ho fatto appena sono diventato maggiorenne> la ragazza diede una lieve gomitata scherzosa all’altezza delle costole di lui facendolo sorridere <Immagino che tu l’abbia presa al primo colpo. Non ci si può aspettare niente di meno da un golden maknae> Jungkook si guardava intorno assorto ad osservare ciò che li circondava, studiando l’ambiente in cui erano <È la prima volta che vengo qua> questa affermazione la sorprese <Sul serio? Da come mi hai descritto il posto sembrava che ci fossi già stato!> mentre erano in macchina Jungkook non aveva smesso di parlare su quanto quel luogo era bello e quanto Seul lo dovesse vedere con i suoi occhi <Volevo darti quell’impressione ma in verità lo avevo visto in qualche volantino di passaggio e siccome l’immagine mi era piaciuta molto ti ci volevo portare, così ho raccolto un po’ d’informazioni per far bella figura su di te> quella sincera confessione fece intenerire ed imporporare il viso di Seul <Credo che tu ci sia riuscito…> sussurrò fra sé <Possiamo considerare questo come un primo appuntamento?> <E quello dei dasik?> <Quello l’ho considerato solo io un appuntamento> borbottò il ragazzo imbronciandosi quel poco che bastava a renderne la visione più amorevole <Beh…sì..> <Sii consapevole che questo è il nostro primo appuntamento, allora> Seul si bloccò sul posto facendo voltare Jungkook per la curiosità <Quindi mi bacerai di nuovo?> il ragazzo si avvicinò sorridente, si sporse verso di lei per porgerle il braccio <Avverto solo io una nota di speranza nella tua voce?> incastrò la sua mano nel braccio di lui e dandogli un buffetto affettuoso sorrise <Forse sei tu quello che sta sperando> <Già. Se continuo ad impegnarmi spero che tu possa guardarmi come…> resosi conto di star pensando ad alta voce si arrestò, lasciando Seul con il desiderio di sapere cosa lui avesse realmente capito del suo cuore <Oppa..> <Non importa. Cambiamo discorso…come vanno i tuoi disegni?> aveva terminato un altro album disegnando tutti i momenti più belli che aveva passato nel dormitorio dei Bangtan, quelli condivisi con Jimin rimanevano i suoi ritratti più belli.
Jimin davanti l’alba con gli occhi ancora assonnati ma persi nei giochi di luce che i primi raggi regalavano; lui addormentato con una mano che passava le dita tra i suoi capelli; sempre Jimin che le mescolava il ramyun con particolare accortezza o che le sorrideva.
Il disegno che preferiva fu quello in cui rappresentò, con occhio esterno, la notte in cui si addormentò fra le braccia di lui mentre le cantava una canzone.
Erano dei momenti così unici e speciali che l’idea di non poterli più rivivere faceva montare in lei la brama di immortalare con più dettagli possibili ciò che non poteva avere indietro.Sospirò e guidò Jungkook vicino alla ringhiera <Bene, lo zio è entusiasta di come sta venendo il lavoro anche se non so a cosa possa servire. Ultimamente mi chiede anche di integrare la mia persona nel disegno> <Perché?> <Non ne ho idea. Certe volte mio zio è un mistero anche per me> Jungkook coprì la manina di Seul con la propria, sentendola fredda afferrò anche l’altra della medesima temperatura <Perché hai le mani così fredde?> <Mani fredde cuore caldo?> il ragazzo le portò alle labbra per baciarle e poi le racchiuse fra le sue <Oppa, cosa fai?> dal tono della voce si poteva capire quanto lei fosse imbarazzata da un gesto tanto intimo come quello <Ti scaldo le mani> <Con un bacio?> <Quello era in omaggio> senza volerlo si ritrovò a ridere di quella comica sfacciataggine di cui, a volte, il suo oppa faceva sfoggio con artificiale naturalezza <Aigoo, cosa ti renderà così sicuro, mi chiedo!> <La voglia di averti tutta per me> Jungkook fissò il suo sguardo in quello di Seul per poterle permettere di accorgersi dell’autenticità che riflettevano.
![](https://img.wattpad.com/cover/127477812-288-k604633.jpg)
STAI LEGGENDO
Shadow's Girl ~Park Jimin~ [Completa]
Fanfiction"Se la cattiva sorte ti perseguitasse, riconosceresti l'amore?". È la domanda che Seul si pone ogni mattina prima di alzarsi dal letto senza mai trovare una risposta. L'incontro con l'Idol Group, di cui suo zio è il coreografo, cambierà la sua visi...