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Come si aspettava, Jungkook la chiamò per invitarla al dormitorio quella sera senza accennare minimamente ad una qualche sua festa.
Trasudava così tanta ansia da innervosire la zia che stava facendo zapping sdraiata sul divano sgranocchiando qualche biscotto che aveva messo in una ciotola sopra il suo addome <Se continui a mangiare così tanto ti verrà la pancia> le aveva detto il marito prima di andare al minimarket più vicino a comprargliene degli altri. <Perché la mia bambina sembra una tigre in gabbia?> Seul si sedette scompostamente ai suoi piedi <Jungkook-ah mi ha invitata al dormitorio> Shinhee si mise subito a sedere facendo rovesciare la ciotola sul pavimento, la guardò per un secondo e poi con la mano scacciò chissà quale pensiero e si riconcentrò sulla nipote <Beh non è la prima volta che ci vai! Qual è il problema?> <Beh…> <Non dirmi che siete da soli?> si alzò in piedi e le si parò davanti puntandole un dito contro.

Per quanto la zia assumesse una posa minacciosa, con quella corporatura esile ed un'altezza di massimo 1.50 riusciva solo a farla sorridere facendo nascere in lei un tenero sentimento <Sono contenta che tu ti stia frequentando con lui ma non dovete correre! Devi farti desiderare poi se non sei attenta potresti farti trasportare dalla situazione…non che tu non sia attenta però sei giovane e non sai tutto! I ragazzi possono essere delle volpi in certe cose…Te l’hanno già raccontata la storia dell’ape che impollina il fiore? Dovrei chiamare tuo zio? Aish, andrebbe fuori di testa…Aigoo, cosa devo fare eh?> superato lo shock iniziale per l’isteria della zia, si lasciò andare ad una fragorosa risata portandosi una mano alle labbra per coprirsi la bocca <Cos'hai da ridere?> asciugandosi le piccole gocce a lato dei grandi occhi a mandorla le rispose <Stai tranquilla zia, ci sono tutti i membri e anche Yerin! E sì, mamma mia ha raccontato quella storia> sentendo il nome dell'altra ragazza si posò una mano sul petto e si sedette sul divano <Se c’è Yerin-ah mi sento più tranquilla> trovò ironico come la zia, che temeva ciò che poteva succedere fra lei e il ragazzo se fossero rimasti da soli, si sentiva rassicurata dalla presenza di una persona che solo qualche ora prima la stava incoraggiando a fare quello di cui si era preoccupata <Allora qual è il problema? Sappi che zia può risolvere tutto!> <In verità…non so come ci si debba vestire ad una festa..> si strinse un po’ sentendosi ridicola della sua stessa confessione, avrebbe preferito essere inghiottita dal divano su cui era seduta piuttosto che scontrarsi con lo sguardo di compassione di Shinhee.

Una mano le accarezzò la nuca sentendo poi un leggero bacio nello stesso punto <Quante cose si sarà persa questa ragazzina, mi chiedo> sussurrò la donna con un tono che poteva ricordare la dolcezza di una mamma.
Quel gesto, quelle parole le fecero venir voglia di piangere perché veramente si era persa molte cose e ciò che rendeva il tutto più frustrante era che non sapeva a chi dover dare la colpa, a chi rivolgere la sua rabbia a chi rinfacciare un’infanzia che non poteva più riavere.
In verità, le venne in mente, ad una festa era stata ma era qualcosa che voleva completamente dimenticare.
Appoggiò la fronte sul petto della zia e si lasciò cullare per un po’, giusto il tempo di sentirsi amata e capita, di percepire la preoccupazione che risiedeva nel cuore materno di una donna che ti ama veramente <Ti aiuto io tesoro, non preoccuparti di niente> e per quell’oretta che passarono insieme riuscì veramente a non preoccuparsi di nulla.

Nella sua gonna nera e il suo maglione grigio scuro si sentiva diversa da come era di solito.
La zia aveva scelto per lei dei vestiti semplici che non mettessero in risalto le sue curve ma che lasciassero scoperte le lunghe gambe magre accompagnate da una cascata di capelli mossi che incorniciavano un visino sottile di cui si potevano vedere solo gli occhi insolitamente grandi e limpidi <Ricorda che sei tu la più bella opera d’arte dei tuoi genitori> la fece alzare dalla sedia e le diede un buffetto sul sedere paffuto e poi la vide andare via.

Mentre svoltava nella via per il dormitorio dei ragazzi la prima cosa che riuscì a vedere fu un Jungkook riverso sul balcone a guardare la strada, quando i suoi occhi la individuarono si animarono di nuovo e, come un bambino che vedeva il camioncino dei gelati avvicinarsi, corse in strada per andarle incontro <Seu-nie> subito intrecciò le sue dita a quelle della ragazza e la guidò sino all’appartamento dove c’erano anche gli altri.
Per tutta la sera non fecero altro che ridere e scherzare, ascoltando le freddure di Jin e facendosi trasportare dall’allegria contagiosa di Hoseok; per tutto il tempo Yerin non fece che star dietro alla sbadataggine di Namjoon riparando ai suoi disastri mentre un comodo Yoongi mangiava e osservava, qualche volta ridacchiando ed intervenendo sulle conversazioni che si scambiavano gli altri.

Shadow's Girl ~Park Jimin~ [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora