Capitolo 6

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-Logan che succede? Mi chiede facendo finta di non capire.

-Che ti ha detto Dolan?

-Perché ti interessa? Mi chiede un po sospettosa.

-Mi vuoi dire cisa diamine ti ha detto?

-Mi ha solo invitata al ballo, tutto qui. Ah mi ha lasciato il suo numero di telefono. Dice con il foglietto tra le mani.

-E tu?

-E io ho accettato, non me lo aveva chiesto ancora nessuno. Dice semplicemente.

-Ti piace? Chiedo spalancando gli occhi.

-Cosa? No, perché ti darebbe fastidio? Dice insicura sulla sua decisione.

-No, non mi interessa con chi vai al ballo o con chi fai cosa, ficcatelo in quella testolina, non mi impprta nulla di te. Dico non pensando a quello che dicevo, mi maledissi per quello che avevo fatto, cazzo sono un cretino. La vidi indietreggiare confusa e triste verso la mensa, e intanto delle lacrime le rigavano il viso, volevo correrle dietro per urlargli quanto mi piacesse e quanto tenessi a lei, ma non ci riuscii. Mi diressi verso il campo di football, e mi sedetti sugli spalti, fra qualche minuto avrei iniziato gli allenamenti.

Pov's Lucy

"Non mi interessa niente di te" era quello che continuavo a ripetermi da giorni ormai. Non gli interessava nulla di me, ottimo, non mi sarebbe interessato più niente di lui. Che umiliazione ho provato in quell'istante, per essere stata troppo gentile, disponibile e amichevole con chi non se lo meritava. Abbandonai quei pensieri e iniziai a cambiarmi, questa sera ci sarebbe stato il ballo d'autunno. Io avevo un vestito a sirena blu, con lo scollo a cuore, sotto avevo delle scarpe bianche non tanto alte, i capelli li avevo lasciati sciolti, ma li avevo arriciati. Ryder sarebbe passato a prendermi verso le 20:00, miracolosamente alle 19:45 ero pronta, così iniziai a scendere le scale e quando arrivai sotto trovai Logan appoggiato al tavolo della cucina che parlava con suo padre. Appena mi vide spalancò gli occhi e aprì la bocca, gli passai davanti e presi la borsa appoggiata sulla sedia, prima che potesse aprire bocca suonarono al campanello e mi affrettai ad aprire.

-Ryder. Dissi abbracciandolo.

-Hey piccola stai benissimo. Disse prendomi per mano e facendomi girare.

-Io esco. Ci vediamo dopo. Dissi salutando gli abitanti di casa mia e salendo sulla macchina grigia di Ryder.

Pov's Logan

Prima che potessi parlare con Lucy sentì suonare alla porta, Ryder. Si salutarono e lui la chiamò piccola. Piccola. Ma come si permette solo io posso darle dei soprannomi. Uscii infastido ed andai al ballo, Camilla era già lì. Appena entrai un mix di luci mi accecarono per un secondo, ma mi ripresi subito, e mi diressi verso la mia ragazza. Erano passate due ore e io non stavo minimamente ascoltando ne quello che dicevano i ragazzi ne quello che diceva Camilla, mi ero concentrtato solo su Lucy. Era bellissima, e non stava ballando con me. Questo continuavo a ripetermi mentre la guardavo, mi sentivo uno stupido, per averla trattata male dal primo momento. Mi staccai da Camilla quando Ryder andò a prendere da bere e mi diressi verso di lei, facendo un cenno al mio amico dj di mettere un lento. Appena si girò mi guardò con sguardo duro e poi si mise a ballare un lento con me, stavamo facendo passi avanti.

-Scusami se ti ho detto quelle cose non volevo. Dissi pensando mi sentisse, l'unica cosa che sentì fu qualcosa di bagnato sul collo. Alzai lo sguardo e vidi tante, troppe lacrime rigarle il volto, mi girai e vidi Ryder baciare con un'altra ragazza una rabbia innata mi nacque dentro, stavo partendo alla carica per dargli una bella lezione quando Lucy tirò piano la manica del mio completo e mi chiese se potevo portarla a casa, avvertii i ragazzi di portare a casa Camilla, e li ringraziai. La presi per mano e la portai in macchina, gli diedi la mia giacca, e mentre con una mano guidavo con l'altra le tenevo la mano, era così fragile. Arrivati davanti a casa parcheggiai e aprii la porta di casa, mamma e papà erano usciti, così la presi in braccio e la portai su in camera mia. La feci sedere sul letto vicino a me e le strinsi la mano. Lei mi abbracciò fortissimo e si mise a piangere sul mio petto, la strinsi forte a me e lei fece qualcosa di inaspettato, mi prese dal colletto e mi baciò. Io ricambiai all'istante, la presi e la feci sedere sulle mie gambe, lei mi passò le mani sul collo mentre io le cinsi la vita. Quando ci staccammo per respirare la guardai e le dissi:

-Mi importa di te, mi importa fin troppo. Da quando sei entrata nella mia vita non sento più quel vuoto che sentivo prima. Mi sono accorto che mi piacevi quando abbiamo visto il film insime e ci siamo tenuti per mano. Lucy, tu mi piaci. Tantissimo.

-Logan...

-Ti capisco, a te piace Ryder vero? Dovevo immainarlo, è molto bello, ma ti giuro (come hai potuto anche constatare) è un donnaiolo, e non è quello giusto per te. Sono IO quello giusto per te, non per fare il poco modesto ma è così.

-Logan, anche tu mi piaci da impazzire e io l'ho capito nello stesso momento in cui l'hai capito tu. Mi piace tutto di te. Tutto, anche quando fai lo stupido. Tutto, non mi piace Ryder mi piaci solo tu. Ora zitto e baciami. Disse buttandosi su di me ridendo come una bambina, le sorrisi sulle labbra e la baciai con amore. Dio quanto era bella, ora ancora di più essendo mia. Dopo una notte di coccole mi svegliai la mattina e la trovai stesa accanto a me, con la mia maglietta del pjama addosso, io ero senza maglia e avevo i pantaloni del pjama, mentre lei non aveva neanche quelli, vidi l'orario, cavolo dovevamo andare a scuola. Le dieidi un bacio e corsi in bagno; vedendo l'orario fece lo stesso e corse verso camera sua. Alle 7:50 eravamo davanti scuola. Lei aveva dei pantaloni verde militare e una maglia nera che le lasciava le spalle scoperte e le vans, io invece avevo la maglia dell'adidas bianca e i pantaloni neri. Scendemmo dalla macchina più normalmente possibile e ci incamminammo verso scuola. Lei andò da Melanie e io dai ragazzi, siccome non potevo baciarla le feci un occhiolino e lei arrossì, che bella.

Pov's Lucy

Trascinai Melanie in biblioteca e le raccontai tutto. Lei si mise a ridere, e promise di non dire nulla a nessuno. Mi raccontò anche che Mattew le aveva chiesto di uscire qualche volta, e lei aveva accettato. Ci dirigemmo verso la classe eravamo in anticipo, ma una figura mi si mise davanti: Ryder.

-Piccola possiamo parlare? Mi disse.

-Non voglio parlare con te, e non chiamarmi piccola. Dissi acida accorgendomi dopo della presenza di Mattew e Nash dietro di noi, Logan dov'era?

-Ti prego fammi spiegare. Disse fintamente dispiaciuto.

-Non voglio sentire una sola parola uscire dalla tua bocca. Dissi fredda.

Ryder si protese verso di me per baciarmi ma l'unica cosa che baciò fu la carta di un cornetto che Logan aveva in mano. Mi era andato a prendere la colazione, che ora era un po schiacciata sulla bocca di Ryder.

-Ti è andata male. Disse Logan facendogli un occhiolino e passandomi un braccio sulle spalle, serrando la mascella. Mi girai a guardarlo e mi incamminai con Logan verso la classe. Appena girato l'angolo lo guardai sorridendogli. Si girò e mi disse:

-Che c'è?

-Mi piaci quando fai il geloso. Gli sussurrai nell'orecchio.

-Se si avvicina a te un'altra volta gli stacco il braccio. Ok? Disse sorridendo alla mia affermazione.

-Ok Logan. Dissi pronunciando il suo nome in modo chiaro.
Lui mi sorrise facendomi venire le farfalle nello stomaco, dovevo stare calma, altrimenti tutti avrebbero capito, gli lasciai un bacio sulla guancia ed entrai in classe con Melanie sorridendo come una stupida.

IL MIO ODIOSO FRATELLASTRO|C.D|IN REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora