Capitolo 12

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Era passato ormai il weekend, tra shopping e compiti ed era nuovamente lunedì. Mi alzai presto e misi una maglia a maniche lunghe aderente nera e dei jeans normali, ai piedi le vans nere, misi il mascara e l'eyeliner e arricciai i capelli, presi il primo giubbotto a portata di mano, lo zaino e scesi in cucina.

-Mattiniera tesoro?

-Eh si mamma, che c'è per colazione?

-Latte e cereali al cioccolato, sei stranamente felice oggi? Disse guardandomi indagatrice.

-No, come al solito.

-Buon giorno Logan!

-Buongiorno a voi. Disse sedendosi sorridendo.

-Che avete voi due questa mattina! Disse mia madre sorridendo.

Io e Logan ci guardammo a vicenda.

-Mamma è tardi dobbiamo andare a scuola! Dissi mettendomi il giubbotto.

-Ma non avete toccato cibo ragazzi.

-Tanto oggi usciamo a mezzo giorno, cucino io. Dissi uscendo.

-Prevedo incendi per pranzo. Disse ironico Logan uscendo di casa.

-Stai insinuando che sono una pessima cuoca?

-Non mi permetterei mai, signorina brucio la cucina.

-Ah ah ah.

Arrivammo a scuola felici e iniziarono le lezioni, non vidi Logan fino alla ricreazione delle 10:30, precisamente mentre chiudevo l'armadietto, facendo spaventare sia me che Melanie.

-Ehi piccola devo parlarti. Disse venendo vicino a noi all'improvviso.

-Oddio Logan mi hai fatto venire un colpo! Cosa c'è?

Guardai Logan "inviare" uno sguardo alla mia amica, che subito si girò verso di me:

-Io devo andare mora, ci vediamo dopo in classe. Disse dileguandosi.

Chiusi l'armadietto e mi ci appoggiai con la schiena.

-Sai oggi, ho lasciato Camilla.

-Cosa?!

-Si, l'ho lasciata, definitivamente, non c'è la facevo più a sopportarla.

-Ah Mmmm. Dissi cercando di nascondere un sorriso gigante senza successo.

Logan portò la sua mano ai lati della mia testa, facendomi aderire completamente al mio armadietto, e avvicinò il suo viso al mio.

-Logan, potrebbero vederci... Dissi guardando intorno a noi.

-Mi dispiace, non ce la faccio a trattenermi, sei troppo bella oggi, aspetta ma quello è il mio giubbotto?

-Può essere.

-Ti sta bene ma...

-Ma?

-Ti sta meglio chiuso. Disse alzandomi la zip.

-Sai che la apriró appena te ne vai vero?

-Provaci. Disse serio ma scherzosamente.

Lo guardai maliziosamente ed entrai in classe. Verso le 11:15 vennero a chiamarmi in classe, dovevo andare in presidenza. Appena entrai vidi un viso familiare, fin troppo. Cosa ci faceva mio padre qui? L'uomo seduto alla mia destra mi guardava con uno strano sguardo, tra il pentito e l'amareggiato, e forse anche un pò di vergogna. Era il minimo. Mi sedetti ancora tremante più lontana da lui e aspettai. Mi spiegarono che mio padre voleva che io ritornassi con lui, che vivessi con lui. Io risposi freddamente una sola parola: NO. Uscì dalla stanza più velocemente possibile con le lacrime che mi rigavano il viso e sbattei contro Logan.

-Ehi piccola perché stai piangendo? Disse alzandomi il mento con le dita.

-Mio padre è qui... Dissi tra i singhiozzi.

-Eh cosa vuole?

-Vuole che ritorni con lui, a vivere con lui. Dissi tra le lacrime.

-Cosa?!

-E io gli ho detto di no, non voglio lasciare tutto questo, non voglio lasciarti.

-No amore, non lo farai, con te ci sono io. Disse asciugandomi le lacrime.

Pov's Logan

Sentì dei passi nel corridoio e strinsi forte Lucy nelle mie braccia, vidi comparire un uomo, imponente che si avvicinò a noi con fare  autoritario. Sapevo che aveva lasciato Lu quando era piccola, per andare con la sua segretaria, e da lei ebbe un'altra figlia, e per 10 lunghi anni non si fece sentire, fino ad ora.

-Lucy, torna a vivere con me, ti prometto che non me ne andrò un'altra volta.

-Pensi che io sia così scema, da venire a vivere con te e quella sfascia famiglie, per fare cosa la candela? Non hai già una figlia? A cosa ti servo io?

-Tu sei la mia unica figlia. Disse spigoloso.

-Mi fai solo schifo! Se fossi stata la tua unica figlia non te ne saresti andato, non mi avresti lasciata, non mi avresti abbandonata negli anni più critici della mia vita. E ora che avevo voltato pagina, e avevo una vita felice, sei ricomparso?! Vattene immediatamente e non farti più sentire, mai più! Disse esternando tutto il suo dolore, ancora stretta fra le mie braccia.

L'uomo le prese il braccio e la tirò.

-Lucy se solo mi facessi spiegare!
Lei mi guardò e sconfitta acconsentì. La presi per mano e la tirai vicino a me.

-Non si permetta di toccarla ancora! Sibilai.

-Ragazzino non intrometterti in cose che non ti riguardano!

Se si parla della mia piccola mi riguarda eccome!

-Se la tocca un'altra volta, le faccio vedere come mi intrometto! Non l'ha sentita? Se ne vada. Ora. Dissi prendendola tra le mie braccia.

L'uomo girò sui tacchi e se ne andò via, lasciando me e Lucy mano nella mano, ancora agitati in corridoio.

Ragazze i'm back! Capitolo un pò turbolento, ma il prossimo sarà per le romantiche su su😚. Fatemi sapere come sempre se il capitolo vi è piaciuto e nulla cosa ne pensate della storia, buon giorno😘

IL MIO ODIOSO FRATELLASTRO|C.D|IN REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora