Capitolo 20

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Il pomeriggio con Ryder è stato molto divertente, abbiamo parlato molto di quello che ci piace: dello sport e tutto il resto. Domani andrò a vederlo all'allenamento, verso le 20 circa mi riaccompagna a casa, e ci siamo salutati con un abbraccio davanti alla porta di casa.

-Ciao piccola, grazie di tutto.-

-Grazie a te, ci vediamo.-

-A domani.- dice facendomi un occhiolino per poi entrare a casa.

-Mamma sono a casa.- mi avvicino al frigo e vedo un foglietto con su scritto:

-Ciao cari, questa sera io e papà siamo ad una cena di lavoro, ci dispiace, a domani. Un bacio mamma e papà.
Ps. Lucy cucina anche per Logan, torna verso le 20:40.-

Sbuffo salgo sopra e mi metto il pigiama. Dovevo cucinare anche per quel ritardato. Scendo sotto e preparo, un po di purè e due fettine di pollo. Apparecchio la tavola e aspetto...

20:50
21:46
22:15
23:02
24:00

Nessun segno di Logan. Apro io telefono e dopo numerose chiamate a Logan, chiamo mia madre.

-Mamma, Logan non è tornato ancora a casa.-

-Ovvio tesoro dormiva dalla sua ragazza oggi.-

-Ma come? Mi avevate lasciato un biglietto sul frigo. Oh quel piccolo disgraziato.-

-Tesoro calmati di cosa stai parlando?-

-Nulla mamma, tranquilla buona cena.- dico staccando il telefono.

Stronzo, avevo preparato tutto, ci avevo messo tanto amore per cucinare, e avevo anche pensato di parlarlo. Voleva giocare sporco, allora ok.  Andai a dormire con la luna storta e la mattina non vi dico come mi alzai. Misi dei Jeans bianchi le vans rosa e una felpa rosa, lasciai i capelli ancora sciolti, misi una giacca e andai a scuola. All'ora di pranzo lui e la sua fidanzata erano seduti al tavolo vicino alla porta, così io feci la mia entrata con Melanie e i ragazzi senza degnarlo di uno sguardo. Dopo il pranzo mi recai nella palestra e aspettai la comparsa della squadra, ingannado l'attesa finendo i compiti di matematica per domani, erano quasi quaranta minuti che cercavo di far uscire un risultato ad un'operazione ma nulla. Misi il quaderno sulle gambe e subito sorrisi notando Ryder sotto gli spalti che mi guardava sorridendo.

-Hey, che fai piccola?-

-Matematica non mi esce un esercizio...-

-Oh fammi vedere sono un asso in questa materia!-

Dopo 5 minuti aveva risolto il mio piccolo problema con il risultato.

-Quindi bastava solo fare l'operazione inversa qui sopra. È tutto chiaro?-

-Si ovviamente, ti ringrazio.- dissi sorridendogli grata.

-Figurati è un piacere.- disse accarezzandomi la guancia facendomi arrossire.

-Dolan in campo forza non è il momento di filtrare.-

-Arrivo capo. A dopo piccola.-

Gli sorrisi di rimando, e posai tutti i libri nella zaino notando quello che pensavo fosse il mio "vecchio ragazzo"
rivolgere uno sguardo assassino a Ryder, e subito dopo baciare appassionatamente le labbra di quell'oca. Lo guardo schifata di rimando e ripenso a tutto quello successo in questi ultimi mesi. L'osservo fare canestro più e più volte, e vedo la sua ragazza esultare felice; forse era davvero lei quella giusta per lui, non io. Un senso di nausea mi assalì ripensando a quella bocca piena di rossetto, sulle dolci e morbide labbra di Logan; cercai di ripeterlo più volte: non sono io quella giusta, non sono io quella giusta.
Finito l'allenamento mi recai vicino alla porta e aspettai, non sono bene cosa mi passò per la mente in quel momento, ma avevo bisogno davvero di un abbraccio, così in men che non si dica, un braccio muscoloso mi avvicinò a lui e mi baciò sulla guancia.

-Tutto bene principessa?-

-Si, Ry grazie...-

-Vuoi che ti porti a casa?-

-E ma la nostra uscita?-

-Tranquilla, tu sei più importate di un cinema. Che poi per dirla tutta era solo.una scusa per stare abbracciato a te più tempo possibile. Ma shhh non deve saperlo nessuno.-

-No tranquillo manterrò il segreto giuro.-

-Mi fido di te, non deludermi.-

Sotto lo sguardo schifato di Logan abbracciai Ryder e subito dopo salii in macchina con lui.

Pov's Logan

Sceso in campo vidi una familiare chioma mora sugli spalti, sorrisi e mi maleddissi mentalmente ritornando serio. Era piegata sul quaderno intenta a svolgere degli esercizi di matematica penso. Ripensai alla sera prima, forse ero stato cattivo a farle quello "scherzo". Alla fine andai a dormire da Camilla, ma rimasi nella stanza degli ospiti, i suoi non c'erano ovviamente; lei cercò invano di creare un rapporto fisico ma io la rifiutavo spudoratamente. Ogni volta che la baciavo o iniziamo a fare qualcosa appariva nella mia mente Lucy. Lei, con quel suo fare strafottente e maleducato. Quella ragazzina bipolare piombata a casa mia, la prima ragazza a cui ho detto un vero e sentito "ti amo", la ragazza che ora sta parlando con Dolan.
Aspetta cosa? Che cazzo ci fa Ryder così vicino a lei? Mi avvicino lentamente ma il coach mi blocca.

-In campo.-

Mi reco sbuffando sul campo e inizio il riscaldamento. Poco dopo arriva anche Dolan, che nonostante le mie numerose occhiatacce continua a mandare occhiolini alla ragazza seduta sugli spalti. Finito tutto ci rechiamo negli spogliatoi e ci infiliamo sotto le docce; e ripenso nuovamente a lei. Solo lei è ormai il mio pensiero fisso. Per questo ho deciso di riallacciare i rapporti con la mia ex, che per me rimarrà tale, mi dispiace illudere Camilla, ma Lucy è l'unica che è veramete nel mio cuore. Ho deciso di allontanarmi da lei perché mi stava facendo uscire letteralmente fuori di testa, nel senso più belli del termine. Io la amavo e continuo a farlo, ma il fatto di non poter stare insieme completamente, di nascondere tutto, il nostro amore mi fa male. Molto male. Ciò non toglie che io continui a essere geloso come un bambino dei suoi giocattoli, vorrei spaccare il muso a questo bell'imbusto che ora la sta anche abbracciando davanti a me, peggio ora che le ha dato un bacio sulla guancia.
Aspetta cosa cazzo ha fatto?
E ora la riporta a casa con la sua macchina, pure. Faccio un respiro profondo e stringo i pugni avrei dovuto fare un bel discorsetto con Lucy.

IL MIO ODIOSO FRATELLASTRO|C.D|IN REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora