Esco di casa e ritrovo Ryan aspettarmi fuori appoggiata alla macchina di nostro padre. Sembra arrabbiato.
-Tutto bene?-gli chiedo quando ho fatto anche l'ultimo scalino.
-Tutto bene? Ma mi prendi per il culo?-alza la voce e molte persone che passano si girano a guardarci.-Che succede?
-Succede che non sembriamo affatto fratelli-risponde staccandosi dalla macchina-I fratelli fanno tutto insieme, invece tu mi tieni nascoste delle cose.
È arrabbiato e non capisco il perché di tutta questa rabbia. Lui non è veramente mio fratello e non devo dargli conto di niente. Perché si crede così speciale?
-Quali cose?
Però, nonostante tutto, non voglio perdere un amico per questo, non ci tengo. Non voglio rimanere solo.
-La festa di ieri sera, ad esempio.
-Oh, già, mi ha invitato mio fratello per recuperare il nostro rapporto-gli spiego.
-Ma che te frega di recuperare il rapporto con uno che non è mai venuto a trovarti?-sbotta e ha ragione, da una parte.
Mi ricordo ancora bene quanto ho aspettato, sperato, di vederlo varcare la soglia per passare del tempo in mia compagnia, ma a quanto pare aveva altro da fare.
Invece, Ryan ogni volta che poteva veniva e mi portava sempre un blocco da disegno o colori che mi servivano, sapeva sempre di cosa avevo bisogno. È stato il fratello di cui avevo bisogno.-Deve riaggiustare ciò che ho rotto-gli rispondo infine-Io l'ho fatto soffrire tanto.
-Ma anche lui ne ha fatto a te, a questo non ci pensi?-ribatte. Si è notevolmente più calmato in questo momento, meglio così, ne sono felice.
-Non importa in questo momento.
-Sì che importa, non ti devi mettere sempre al secondo piano, ricorda tu non sei inferiore proprio a nessuno-mi incoraggia e mi viene spontaneo sorridere.
-Grazie Ryan, sei un bravo fratello-dico e subito dopo vedo le sue guance diventare rosse-Dai, andiamo a scuola sennò arriveremo in ritardo.
Lui annuisce e senza dire un'altra parola va al posto del guidatore mentre io entro e mi siedo al mio posto.
Durante il tragitto tutto torna normale e la parlantina di Ryan torna come anche il mio mal di testa mattutino.Entriamo a scuola e l'attenzione che attiro è tanta rispetto a una settimana fa.
Ryan mi accompagna al mio armadietto per poi lasciarmi qualche secondo per andare al suo e prendere i libri che gli servono.
-Peter, Peter-mi chiama, ad alta voce, la voce di Andrew.
Mi giro e lo vedo correre nel corridoio e schivare gente, in mano tiene un giornale. Perché sento che non saprò niente di buono?
Chiudo l'anta dell'armadio e appena Andrew è di fronte a me si piega in due per la corsa. Prendo l'oggetto nelle sue mani e il primo annuncio che si può leggere è proprio sul nuovo arrivato.
E chi sarà mai ad averlo scritto?
Ovviamente quella vipera di Katherina, ma non poteva farsi gli affari suoi ?
Nel riquadro dedicato al fratello gemello di Felix parla della festa dell'altra sera: che io non mi sono tirato indietro nel salire, per tre minuti, su con Allison. Si domande se le voce tra un possibile flirt tra di noi sia una cosa concreta. E, infine, parla della relazione tra Allison e Felix che è durata ben un'anno e mezzo. E specifica anche chi ha lasciato chi.
"Quindi la regina Allison, si ritrova in mezzo a una scelta da fare. Il bello e tenebroso o il principe azzurro che tutte vorrebbero?".Si ipotizza che Allison sia contesa da entrambi, che ci sia una specie di triangolo, incredibile quanto menzogne si possano scrivere solo per attirare l'attenzione.
Adesso comprendo perché molte più persone hanno fatto caso a me, quando sono entrato.
Leggo l'ultima riga:"E voi, chi scegliereste?".
Sbuffo e porgo l'oggetto a Andrew.
Mi appoggio contro il ferro dell'armadietto.
-Quindi io sarei il tenebroso?-domando inclinando la testa e guardando il mio compagno di banco.
-Tra tutto ciò che c'è scritto, tu hai capito solo quello?-mi domanda incredulo.
-Eh, mi interessa capire se sono tenebroso-Lo informo e lui si sbatte la mano sulla fronte, facendomi ridere-Comunque puoi stare tranquillo, non è successo niente tra me e Allison, ieri sera.
-Sì, lo so, può sembrare strano, ma io credo in te-confessa regalandomi un timido sorriso.Prima che riesca a dire qualcosa, al fianco di Andrew arriva Ryan che guarda in malo modo il mio amico.
-Beh, allora ci vediamo in classe-mi saluta Andrew, poi si gira e si incammina verso la nostra classe.
Quello che mi ha detto Andrew è stato bello, nessuno me lo aveva detto fino da quando sono arrivato. La considero una conquista molto importante.
-Chi era quello?-mi domanda il mio fratellastro.
-Un mio compagno di classe.
-È tuo amico?
Annuisco e la campanella suona, inizia un'altra settimana
-Ci vediamo a pranzo?-mi chiede mentre sto per andarmene.
-Certo, come al solito-gli rispondo e il suo sorriso si amplia-A dopo.Prima che entri in classe aspetto, sulla soglia della porta, la ragazza bionda di cui si parla tanto in giro.
Quando arriva è circondata dal suo gruppetto di amichette, appena mi vede il suo sorriso Sì ampia e congeda velocemente tutta la sua cerchia per camminare nella mia direzione.
-Mi vuoi dire che mi ami?-mi chiede cercando un contatto fisico con me.
Fermo la sua mano e la riporto al suo fianco. È meglio evitare che la gente che passa possa davvero credere ciò che c'è scritto sul giornalino.
-Presumo di no-commenta infine triste, da sola.
-Sono qui per chiederti un favore.
-I favori hanno i loro prezzi, lo sai-dichiara e i suoi occhi si illuminano subito, annuisco-Bene, dimmi tutto, se posso farlo, lo farò molto volentieri.
-Ti ricordi di aver avuto un migliore amico al primo anno scolastico?-le chiedo e lei annuisce-Sai che lui è nella nostra classe.
-Certo, non sono mica stupida-sbotta.
-Sì, scusami, volevo chiederti di passare del tempo con lui-concludo infine.
-Perché dovrei perdere del tempo prezioso con uno sfigato?-afferma allarmata.
Mi faccio forza e metto la mia mano sulla sua guancia:-Potrei ripagarti bene.Il sorriso di Allison si allarga. Lei vuole il vecchio me, essia, basta che quei due riniziano a parlare. Probabilmente, alla fine, questo favore renderà felice anche Allison.
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Una vita per distruggerti //cole sprouse
Adventure#2 posto in avventura (22/02/18) #1 posto in avventura(15/04/18) Per nessuno è facile vivere, ogni giorno devi fare delle scelte. Quando sei piccolo ci pensano i tuoi genitori ad aiutarti, ma se non ci fossero o non ti prestassero la giusta attenzio...