revival[4]

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Abbiamo appena salutato i miei amici e adesso stiamo camminando per raggiungere la fermata pullman e lei si trova davanti a me, di diversi passi. È arrabbiata e io non so cosa fare per riaggiustare le cose. Quali sono le parole giuste da utilizzare in questo momento?

-Chiara-la richiamo e mi metto a rincorrerla. Lei mi ignora e non lo nasconde.
Continua a camminare molto velocemente, la prendo per il braccio e cerco di fermarla, ma lei si divincola e continua per le sua strada. Quanto odio quando scappa da me e non affronta le cose.
-Chiara, fermati, parlami, urlami anche contro-la incoraggio, mentre la inseguo-Ma non scappare.
Finalmente si ferma e si gira nella mia direzione.

-Tutti mi mettono a paragone di quella ragazza, dicendo che siamo completamente diverse ed è strano che tu abbia scelto me-sbotta guardandomi direttamente negli occhi-Io sono stanca di essere messa a paragone e tu, per di più, non mi parli del tuo passato. Mi lasci da parte. Io devo sforzarmi per conoscerti. Io non posso vivere con la paura di lei. Io non posso...

 È davvero arrabbiata, non la avevo mai vista così

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È davvero arrabbiata, non la avevo mai vista così ...
Abbassa la testa e cerca di calmarsi.
-So di non poter pretendere niente da te-sospira, mentre lascia andare la rabbia che viene immediatamente sostituita con la tristezza-Ma quando sto con te mi sento il dovere di essere di più. Di essere abbastanza. Di essere come Allison o questa famosa Rachele.
-Ma tu mi piaci come sei-ribatto.
-E lo so, ma io non mi sento abbastanza, come potremmo mai stare insieme così?

-E lo so, ma io non mi sento abbastanza, come potremmo mai stare insieme così?

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Mi mette una mano sul braccio, adesso è notevolmente più calma.
-Mi dispiace, tu sei un bravissimo ragazzo e, ti giuro, mi piaci davvero, ma adesso ho bisogno di capire un po' di cose, da sola-afferma alzando i suoi occhi marroni verso i miei.
-Ci vediamo stasera?-chiedo.
-Non lo so-risponde togliendo la mano dal mio braccio per poi girarsi e continuare per la sua strada, senza di me.

Cammino per il parco vedendo diverse coppie felici e le invidio così tanto.
Mi siedo su una panchina gelata, ma in questo momento il freddo è il minimo dei miei problemi.
So che non è colpa di Shawn, alla fine ha detto ciò che pensava e che pensano tutti. Questa cosa tormentava Chiara già da tanto tempo e alla fine ha dovuto parlarmene. Lei vorrebbe sapere di più sul mio passato e questo vale per me.
Quando si calmerà tornerà e le dirò tutto ciò che vuole.
Però ho paura di perderla, ho paura che quel poco sentimento che prova nei miei confronti se ne vada. Ho paura di perderla, ho paura di rimanere solo. Già non riesco a immaginarmi una vita senza di lei...
Dio, sono messo davvero male.
Mi alzo dal mio posto e, a testa bassa, mi muovo verso la fermata pullman per andare a prenderle il regalo. Nonostante questo litigio ho la speranza che stasera possa venire.

...

Entro nel negozio e subito si sentono i versi degli animali.
Mi avvicino a un cucciolo di cane che riesce a strapparmi un piccolo sorriso. Devo dire che non è il massimo essere lasciati il giorno prima di Natale.
-Hey-mi saluta una voce davvero vicina a me. Salto per lo spavento e mi giro notando la commessa dell'altra volta.

 Salto per lo spavento e mi giro notando la commessa dell'altra volta

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-Ciao-la saluto a mia volta.
-Allora, come mai qui?-chiede, mentre si inizia a dondolare.
-Vorrei portare a casa un cucciolo di gatto-le rispondo.
-Davvero? Wow-esclama, non smettendomi di sorridere-Comunque mi chiamo Megan, e no, non faccio Fox di cognome.
Mi metto a ridere e cerco di contenermi, ma per come l'ha detto non riesco proprio a trattarmi. È simpatica questa Megan.
-Sembra che te lo dicano spesso questa cosa del cognome-affermo tornando a guardare il cane.

-Abbastanza, voi uomini pensate solo a una cosa, senza offesa-dichiara.
-E se io mi fossi offeso?
Si stringe nelle spalle:-Presumo che me ne farei una ragione.
E inevitabilmente non sorridere con questa ragazza. Mi piace per quanto sia schietta anche se è molto più bassa di me.
-Allora che è successo, la ragazza ti ha lasciato?
-Come fai a dirlo?
-Sei triste, si vede-constata, mentre estrae delle chiave e apre la gabbia-Da quanto stavate insieme?
Mi fa tenere in braccio il cucciolo di cane e non posso fare a meno di coccolarlo. Sono sempre andato matto per i cani, ma non ho mai potuto averne uno perché i miei genitori mi consideravano poco responsabile.
-Un mese nemmeno.
-Non dovresti essere così triste, allora.
-Forse, mi piaceva davvero-ribatto tornando a guardare Megan.

Mi guarda come se non mi credesse. Forse i ragazzi che ha conosciuto non erano della mia stessa opinione. Però, io ci tengo veramente a Chiara e non la voglio perdere per colpa del mio passato. Quando la rivedrò le dirò tutto ciò che vuole.
-Il motivo della rottura?-chiede prendendo a sua volta un cucciolo.
Perché le sto dicendo tutto questo?
Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi, mi sembra una brava ragazza  dopotutto non la vedrò più.
-Il mio passato e il fatto che lei non si sente abbastanza per me-le rispondo riportando il cagnolino nella sua gabbia, spero che riesca a trovare una casa.

Ci incamminiamo verso la sezione dedica esclusivamente ai gatti e quando ci arriviamo vorrei poter portarmi a casa ogni singolo gattino.
-I cuccioli sono di qua-mi richiama la ragazza continuando per la sua strada .
Mi fa prendere in mano un cucciolo che riesca starmi in una mano.
Alzo lo sguardo e la noto a fissarmi.

-Che c'è?Scuote le testa e torna a guardare i gatti:-Stavo pensando alla tua situazione

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-Che c'è?
Scuote le testa e torna a guardare i gatti:-Stavo pensando alla tua situazione.
-A dir poco bella, non trovi?

Si stringe nelle spalle e, a sua volta, prende nelle sue mani il cucciolo di gatto che appena riceve una carezza incomincia a fare le fusa.
-Stavo pensando che è sicuramente una stupida se decide di lasciarti andare solo perché non si crede abbastanza-dichiara a testa bassa-Anche se ti conosco poco non sembri come gli altri ragazzi e sembra che a quella ragazza tu ci tenga davvero. Dagli del tempo, capirà.
Sono imbarazzato da ciò che mi ha detto Megan, so che se solo sapesse chi ero direbbe che sono una persona cattiva. Tutti alla fine lo pensano.
Per il resto del tempo la passo a scegliere il gatto adatto a Chiara e alla fine, a impatto, a pelle, scelgo di prendere una pallina di pelo di color nero.

Gli compro ogni cosa possibile e immaginabile. Megan mi insegna come utilizzare ogni oggetto e si offre di venirmi ad aiutare in caso d'emergenza, per questo ci scambiamo i numeri di telefono.

Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora