a little too much[2]

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-Okay, avete capito tutti il piano?-domando per la millesima volta.
Io e il mio gruppo, più Ryan, abbiamo appena finito gli allenamenti e ci siamo fatti la doccia e adesso abbiamo la palestra libera per far ciò che vogliamo.
-Io non so se è una buona idea-si lamenta, per la millesima volta, il mio fratellastro.
-Se non vuoi farlo, devi solo dirlo-sbotta Kevin stizzito.
È da quando ho proposto questa idea che Ryan non fa altro che lamentarsi e dire che non va bene, che non gli piace.
-No, no, è solo che sarà tutto inutile-si difende.
-Non essere così negativo-ribatte Liam spingendolo leggermente e facendolo barcollare di qualche passo indietro.
-E poi è sempre meglio provarci, che non provarci affatto-dice Martin-In ogni caso di come andrà la faccenda, Peter saprà di aver fatto del suo meglio.  Di averci provato.

Sorrido leggermente e annuisco. Io ci sto provando e lo voglio fare veramente, per Chiara.
-Okay, allora cosa devo fare?-acconsente Ryan ritornando a unirsi al gruppo.
Spiego cosa dovranno fare: Thomas e Ryan dovranno andare da Chiara, che si trova a fare delle lezioni in più, dovranno costringerla, in qualche modo, a seguirli. La faranno arrivare in palestra e in qual momento salteranno fuori Kevin, Martin e Liam per chiudere la porta a chiave. Questa volta non mi scapperà più, dovrà per forza ascoltarmi.
Ho paura di come andranno le cose, ma so che devo farlo.
Appena finisco di parlare i due ragazzi si allontanano e escono dalla palestra per andare a prendere Chiara.

Martin e Liam si allontanano un'attimo per andare a prendere le chiavi della palestra, e io rimango con Kevin.
-Come stai?-mi chiede.
-In ansia-rispondo e mi viene da ridere per tutto ciò che sta succedendo. Non me lo sarei mai aspettato dalla mia vita.
Non avrei mai pensato che una come Chiara, che è molto meglio di me, potesse mai provare qualcosa di così bello per me. E mai avrei pensato che mi sarebbe ricapitato di sentirmi così coinvolto con una ragazza, ma ne sono felice, sono molto felice che sia lei.
-Andrà bene-mi rassicura il ragazzo.
Kevin non è uno di molte parole, proprio come me, e so che si sta sforzando per parlarmi e non potrei esserne più felice.
Mi stanno capitando tante cose belle in questa mia nuova vita e ne sono felice.
-Anch'io sono fidanzato-rivela-Nessuno lo sa perché lei non frequenta la nostra scuola, e ringrazio il cielo che sia così.

-Mi conosci, sono un ragazzo di poche parole e non riesco quasi mai a esprimere ciò che voglio realmente-continua-Ma, quando sono stato con lei, non sono più riuscito a trattenermi e ho gettato fuori tutti i miei sentimenti

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-Mi conosci, sono un ragazzo di poche parole e non riesco quasi mai a esprimere ciò che voglio realmente-continua-Ma, quando sono stato con lei, non sono più riuscito a trattenermi e ho gettato fuori tutti i miei sentimenti. Certo, avevo paura di essere rifiutato, non lo nego, ma secondo me è sempre meglio dire ciò che si pensa comunque vadano le cose, tu saprai che ci avrai provato.
È vero. Dovrò solo dire ciò che penso di lei, e in ogni caso io ci avrò provato e non potrò sentirmi in colpa.

-Ragazzi-urla la voce di Liam.
-In bocca al lupo-mi incoraggia Kevin per poi correre verso i suoi amici.
-Crepi-sospiro per poi girarmi.
Non so quale parole sono più giuste usare in questo momento. L'ultima confessione che ho fatto è stata a Linda, due anni fa, e non è andata bene essendo che ho preso un due di picche.
Mi giro appena sento la sua voce in lontananza, la vedo mentre entra in palestra e poco dopo si chiude la porta alle sue spalle.
La vedo alzare la testa e notarmi, subito si gira e incomincia a dare pugni alla porta urlando di farla uscire.
-Chiara-la richiamo-Hai paura di me?

La ragazza ferma i colpi sulla porta e riluttante si gira nella mia direzione.
-C'è un'altra uscita-mi rivela senza rispondere alla mia domanda.
Sbuffo e mi avvino a lei, mentre quest'ultima si avvicina a una porta di emergenza. La prendo per il braccio e fermo la sua corsa.
-Affrontami, non avere paura-insisto lasciando la presa sul suo braccio visto che ormai si è fermata.
Si gira nella mia direzione e so che si sta cercando di contenere, ma i suoi occhi sono così trasparenti: così dannatamente tristi.
-Cosa ti dovrei dire? Ti dovrei dire che quello che hai letto e sentito, è vero? Che io mi sono presa una stupida cotta per te? Oppure ti dovrei dire che mi dispiace di avere tradito la tua fiducia dicendo il fatto di Allison a Katherina? O che mi dispiace di non essere riuscita a impedire che il tuo passato fosse reso pubblico?-sbotta le sue mille domande guardandomi dritto negli occhi-Dimmi, cos'altro ti potrei dire che già non sai.
Prima che riesca a dire qualcos'altro, mi viene automatico avvicinarmi a lei e fare ciò che volevo fare da tanto tempo.

Prima che riesca a dire qualcos'altro, mi viene automatico avvicinarmi a lei e fare ciò che volevo fare da tanto tempo

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La bacio prendendola alla sprovvista.
Fermo le sue mille domande e tocco le sue labbra morbide, come pensavo.
Il bacio è semplice, a stampo.
Appena mi allontano la guardo tenendo ancora la mia mano sulla sua guancia. La osservo mentre finalmente non sa cosa dire. Finalmente ho messo fine alle sue mille domande.

-Cosa vuoi che ti dica?-le chiedo guardando i suoi occhi castani sorprendentementi belli in questo momento-Che mi piaci anche tu? Beh, ecco la mia risposta: anche tu mi piaci.

Riesce a sorridermi, mi avvicino e appoggio la mia fronte contro la sua. Cerchiamo di calmarci insieme.
Mi sembra così impossibile tutto questo, ma mi piace, mi piace così tanto e non è una mia fantasia. Questa è la realtà, la più bella che possa esistere.
-Adesso cercherai ancora di scappare da me?-le chiedo fermando tutto quel silenzio.
-Devi ammettere che sono stata brava-scherza e io sorrido-No, non cercherò più di scappare. Si sta così bene qua.
Le sorrido e mi avvicino per baciarla nuovamente, ma la porta viene aperta bruscamente.
-E voi che ci fate qui?-urla una voce a me non conosciuta.
-La bidella-mi informa Chiara che sta guardando alle mie spalle.
Io intanto guardo alle sue spalle: la porta d'uscita.

Prendo per mano Chiara e sotto le urla della donna usciamo dalla porta di servizio facendo scattare l'allarme in tutta la scuola.

Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora