whatever it takes[3]🐯

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15 giugno



Rientro a casa di mia madre e contro ogni mia aspettativa mi sta aspettando, nel corridoio, Felix appoggiato al muro e intanto a fissarmi con faccia inespressiva. Un'imboscata.
Per tutti questi giorni sono riuscito ad evitarlo grazie a Martina che mi faceva da spia su quando tornava o usciva Felix, ma a quanto pare questo trucco non è durato quanto pensavo.

-Che vuoi?-sbotto, mentre chiudo la porta di casa alle mie spalle-Vuoi anche i miei amici?
Felix in tutta risposta alza gli occhi al soffitto per poi ordinarmi di seguirlo perché, a quanto pare, dovevamo parlare. Sto incominciando ad odiare questa cosa. In questi giorni tutti vogliono parlarmi!
Sbuffando e malvolentieri lo seguo. Per quanto vorrei non posso continuare ad usare Martina per sapere quelle informazioni.
Andiamo in cucina e lui si siede su una sedia del tavolo, mentre io mi appoggio al muro bianco e incrocio le braccia al petto. So già che di qualunque cosa parleremo non mi piacerà.

-Ho già preparato le valigie, andrò a vivere da papà fino a quando le acqua si sar

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-Ho già preparato le valigie, andrò a vivere da papà fino a quando le acqua si sar...
-Vorresti dire finché non smetterò di amare Chiara?-lo correggo alzando un sopracciglio. Spero che capisca dal mio sguardo che lo vorrei uccidere, se solo potessi.
Giuro non ho mai provato una tale rabbia per qualcuno, mai. E sicuramente non avrei mai pensato per provarla per il mio fratello gemello.
Avevo sempre pensato che tra tutti lui non mi avrebbe mai pugnalato alle spalle, insomma è mio fratello, per di più gemello.
Annuisce:-Sì, finché non smetterei di amare la mia fidanzata.
Abbasso lo sguardo, non pensavo che si fossero già fidanzati, non me lo aspettavo una mossa simile da Chiara...
E va beh, è giusto così, non importa il mio dolore, basta che lei sia felice e se la rende felice Felix, ben venga. Non importa il mio dolore, lo posso sopportare, insomma ho sopportato di peggio; basta che lei sia felice, mi importa solo di questo.
Si alza dalla sedia e mi si avvicina così io rialzo gli occhi per guardarlo:-Stai attento a mia mamma.
-Nostra madre-lo correggo nuovamente-Nostra.
Felix alza le sopracciglia per poi sorridere e superarmi andando verso la sua stanza e finalmente uscire dalla mia vita per un po'.





...

16 giugno.

Mi si siede accanto Megan che si è appena liberata dalla conversazione tra mia madre e Martina, sul fatto di un gossip riguardante una star che loro conoscono bene.
-Cosa stai aspettando?-mi domanda, mentre punta anche lei l'attenzione sul mio cellulare.
Continuo ad accendere il cellulare alla ricerca di qualcosa, sto aspettando un segnale, qualsiasi segnale. È estenuante questo senso di vuoto nel mio petto.
Non mi sono mai sentito così.

Non mi sono mai sentito così

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Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora