Esco dalla mia camera e vado verso la sala pranzo dove posso notare due teste dai capelli arancioni. Mi appoggio alla porta e sbatto più volte gli occhi: spero, con tutto il cuore, di non vedere doppio.
Una di quelle due figure si alza e si gira dalla mia parte facendomi notare chi è veramente, e da quello tiro un sospiro di sollievo.
Appena mi nota resta sbalordita. Non credeva alla mia storia? Che mi teneva sequestrato sul serio?Rachele si alza e camina verso la mia direzione e mette una mano sul mio petto:-Sorellina, ti ricordi di Peter?
Guardo prima Rachele e poi punto la mia attenzione su Ginevra che ci osserva attenta sul da farsi.
-Sì, state insieme?
-Si.
-No.
Guardo Rachele che, a sua volta, punta la sua attenzione su di me e mi fulmina con gli occhi.
-Vuoi mentire anche a tua sorella?-le chiedo, alzando un sopracciglio-Non ti fidi proprio di nessuno?
-Rachele, cosa sta succedendo?-interviene la ragazza facendo un passo nella nostra direzione.
Adesso Ginevra saprà che tutto quello che le ha detto Allison è vero: che sua sorella è collegata alla mafia e mi ricatta per farmi stare al suo fianco.
La ragazza si avvicina a noi e la sua attenzione è tutta concentrata sulla sua sorella maggiore, che mi sa fissando dritto negli occhi.
-Mi volete dire cosa sta succedendo?-interrompe il silenzio la voce della ragazza che punta la sua attenzione prima su di me e poi sull'altra ragazza.Rachele infine sorride e lascia la presa sulla mia maglietta per concentra la sua attenzione sulla sua sorellina.
-Vieni, è ora che ti spiego cos'ho fatto in questi due anni di assenza-le dice allontanandosi da me e tornando a sedersi al tavolo.
Ginevra punta, per pochi secondi, la sua attenzione su di me per poi andarsi a posizionare di fianco a sua sorella; io stesso mi vado a sedere sul divano per prestare attenzione a ciò che dirà la mia ex ragazza.Rachele inizia a parlare da quando ha finito la scuola: se n'è andata da casa, a cercato la fama e l'ha trovata insieme a un uomo con il triplo della sua età con cui, poco dopo, si è sposata.
-Dopo quanto?-le domanda la sorella che sembra sbalordita da tutto questo. Probabilmente Rachele non ha invitato nessuno dei suoi parenti a quella cerimonia e non mi stupisce.
-Un mese, ma anche di meno-le risponde stringendosi nelle spalle, indifferente.Della famiglia Harrison ho conosciuto di persona solo Ginevra, ma so che loro due hanno una sorella maggiore. Non ho mai conosciuto i genitori e Rachele non me ne ha mai parlato, in effetti so poche cose sulla mia prima vera fidanzata. Ma, una cosa sicura la so, loro due sono una forza della natura: sembra che niente riesca a fargli paura. Mi chiedo solo se Ginevra sia migliore di sua sorella e mi aiuterà ad uscire da tutto questo, anche se vorrebbe dire andare contro sua sorella.
Vengo riportato alla realtà quando la ragazza più grande mi nomina ricordando il passato per poi passare al fatto di avermi salvato.-Ma perché poi non mi hai lasciato?-le domando.
-Lo sai.
-Sì, io lo so, ma lei non lo sa-ribatto.
-Non è importante.
-Invece è importante-sbotto, alzando un po' troppo la voce-Deve sapere che brutta persona sei!
Rachele punta la sua attenzione su di me:-È brutta una persona che crede nell'amore?
-Se solo questo fosse amore, ma non lo è-le rispondo più tranquillo, alzandomi dal mio posto e andandomene.
Vado verso il bagno, non voglio più ascoltare la sua vita, non m'interessa, io voglio solo che tutto questo finisca. Io voglio stare con Chiara, non voglio essere rinchiuso qui dentro. Io voglio vivere.Apro l'acqua della doccia e mentre la faccio scorrere mi spoglio.
Voglio andarmene da tutto questo: voglio uscire con i miei amici quando mi pare, voglio stare con mio fratello e litigarci solo per poi il secondo dopo farci pace, voglio stare con i miei genitori, voglio stare con Martina o Teresa, ma soprattutto voglio poter amare Chiara come si meriterebbe.
Entro nella doccia e faccio scorrere l'acqua calda sul mio corpo. Faccio andare via tutti i miei brutti pensieri, cerco solo di rilassarmi.Non so quanto tempo ci resto sotto, ma quando esco sono del tutto rilassato e senza pensieri.
Mi avvolgo il basso busto con l'asciugamano e mi affretto ad prendere il phone, appena lo accendo la porta si apre rivelando la figura di Ginevra. Quest'ultima si chiude la porta alle spalle e si appoggia ad essa.
-Ci metti di più di me farti la doccia, incredibile-mi elogia sorridendomi.
-Per essere belli, c'è né bisogno di tempo-le rivelo sorridendole, per poi iniziare ad asciugarmi i capelli-Come mai qui?-Ho sentito la storia di mia sorella-mi rivela portando la sua attenzione da tutte le parti, tranne che su di me.
-Le credi?
-Per quanto vorrei non posso-mi risponde-Ti ha fatto una cosa orribile: ti ha privato della tua vita e non ti ha dato altre scelte.
Punto la mia attenzione su di lei che finalmente torna a guardarmi negli occhi:-Mi dispiace.
-Non è colpa tua-la consolo abbassando l'asciuga capelli.
Annuisce e, adesso, la sua attenzione si concentra sul pavimento:-Farò tutto quello che posso per aiutarti.
-Grazie...
Alza, per pochi secondi, un angolo delle sue labbra per poi girarsi e aprire la porta del bagno, ma la fermo, richiamandola.
Gira la testa e mi guarda:-Mi dispiace.
Abbassa gli occhi e, ancora una volta, annuisce senza preferire parola per poi uscire dalla stanza.Immagino che non sia facile rivalutare una persona a cui vuoi bene, soprattutto se è tua sorella, ma ancora una volta Ginevra mi ha dimostrato che bella ragazza è: forte, coraggiosa e vera.
Mi guardo allo specchio, forse tutto questo inferno sta per arrivare alla fine è potrò fare tutto ciò che voglio.
Tutto questo avrà finalmente un finale.
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Una vita per distruggerti //cole sprouse
Przygodowe#2 posto in avventura (22/02/18) #1 posto in avventura(15/04/18) Per nessuno è facile vivere, ogni giorno devi fare delle scelte. Quando sei piccolo ci pensano i tuoi genitori ad aiutarti, ma se non ci fossero o non ti prestassero la giusta attenzio...