Come presumevo, il giorno dopo che mi sono iscritto su Instagram il giornalino scolastico mi pubblicizza mettendo anche in mostra un commento in particolare: quello di Allison.
Stamattina, appena ho letto il giornalino e le sue mille e più ipotesi di un riavvicinamento tra me e la bionda, non ci ho pensato due volte a chiamare Chiara, ma lei, ovviamente, non mi ha risposto.
A scuola, appena sono entrato mi ha evitato come se avessi la peste e tutti l'hanno notato. Odio quando fa così, odio che scappi da me e non affronti ciò che le fa paura.Suona la campanella e senza salutare nessuno vado in classe e ci trovo quest'ultima con sguardo assassino rivolto verso il quaderno di Diritto.
-Lo so che odi questa materia, ma cerca di contenerti, tra poco il quaderno potrebbe prendere fuoco-cerco di sdrammatizzare, mente mi siedo al mio posto.
La sento borbottare qualcosa di incomprensibile. In un certo senso mi fa anche ridere per come si comporta.
Nelle tre lezioni seguenti cerco di parlarle in ogni modo, ma non ci riesco: perché lei mi ignora o il professore mi azzittisce minacciandomi di mettermi la nota.Nell'ora di Inglese Chiara si è anche potuta sedere lontana da me dicendo alla professoressa che io la disturbavo con i miei schiamazzi, quasi mi mettevo a ridere per tutto quello che stava succedendo.
Suona la campanella che segna l'intervallo per il pranzo e prima che Chiara riesca ad alzarsi dalla sedia, accanto alla mia, la fermo mettendole una mano sul braccio da cui si divincola immediatamente.-Chiara, per favore, parlami non tenerti tutto dentro-la scongiuro abbandonando la mia mano sulla mia gamba.
Sbuffa e riappoggia la borsa sul banco per poi girarsi verso di me con uno sguardo omicida:-Cosa ti devo dire? O cosa vuoi che ti dica?
-Voglio sapere cosa ti tormenta.
-Molte cose-afferma senza una vera espressione negli occhi.
-Spiegamele, sono il tuo ragazzo in fin dei conti.
-Sei molto bravo a usare le parole, ma non altrettanto nei fatti-sbotta e i suoi occhi emanano una rabbia che non avevo mai visto in lei.Scuote la testa e si alza dalla sedia. Non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi e io non capisco che cosa ho fatto per farla arrabbiare fino a questo punto.
La guardo dal basso e non so cosa dire. Come posso riuscirla ad aiutare se non mi dice che cosa la tormenta?
-Io, io-sospira e so che sta cercando le parole giuste-Io mi chiedo solo come ti posso piacere una come me...
Non riesco a capire.
-Ho visto il tuo Instagram, sei diventato famoso in così poco tempo, mentre io il massimo che arrivo sono dieci cuoricini e tutti dei miei parenti-spiega, mentre tormenta la sua borsa.
È gelosa?Il suo umore è nettamente cambiato rispetto a qualche minuto fa che sembrava un vulcano pronto a esplodere da un momento all'altro, adesso sempre solo il cielo pronto a sganciare tonnellate d'acqua che sarebbero le sue lacrime.
-Io, vedi, non capisco come ti possa piacere io. Perché spendi il tuo tempo con me quando potresti stare con una come Allison? N.non capisco...
Alzo lo sguardo su di me e vedo che i suoi occhi sono diventati lucidi, pronti a piangere.Come può credersi di meno delle altre ragazze?
Scuote la testa e se ne va via da me.
All'inizio non pensavo che fosse una ragazza così fragile, anzi mi sembrava indistruttibile, così forte. Ma adesso che la conosco bene apprezzo questo suo lato e lo voglio proteggere. Voglio aiutarla a non sentirsi più minore degli altri.
Mi alzo dalla sedia e la seguo.Sta camminando verso il bagno delle ragazze e, sinceramente, non voglio tornarci in quella stanza così mi affretto per raggiungerla. Grazie al cielo riesco a prenderla per il braccio e fermare la sua corsa.
-Odio farmi vedere in queste condizioni-decreta mentre si gira e si asciuga le guance velocemente.
Non c'è molta gente, ma quella che c'è so che hanno le orecchie lunghe e gli occhi anche dietro alla nuca.Mi avvicino a Chiara e le metto le mie mani sulle sue guance per aiutarla ad asciugarsi meglio le lacrime.
-Mi dispiace che ti sottovaluti così tanto-confesso a bassa voce-Hai ragione forse ci saranno altre mille ragazze più belle di te...
-Grazie-sospira e la sento allontanarsi un po'.
-Fammi finire-la rimprovero e lei annuisce non guardandomi negli occhi-Ci sono ragazze con un chilo di trucco, tu non ne metti mai, e resti comunque uno spettacolo e, sai, questo è quello che ho pensato la prima volta che ti ho visto. Che eri diversa da ogni ragazza che io abbia conosciuto perché eri te, nella tua semplicità, con il tuo modo di fare, nel tuo stile, nei tuoi movimenti, tu restavi te ed eri, sei, uno spettacolo.Vedo le sue labbra piegarsi all'insù e le sue guance tingersi di un colore più roseo. Mi piace fargli questo effetto.
-Potrei avere mille ragazze, come dici tu, ma io l'unica che voglio sei tu- la informo attaccando la mia fronte alla sua e sorridendole e, alla fine, anche lei cede e ha un sorriso bellissimo.
Faccio sfiorare i nostri nasi e faccio il bacio all'eschimese. Il suo sorriso, in questo momento, è una cosa meravigliosa.
-Quindi sono bravo con le parole?-la riprendo staccandomi di qualche centimetro.
-Peter, ero arrabbiata, non lo pensavo sul serio-cerca di riparare.
-E non sono bravo con i gesti-continuo ciò che ha detto-Vediamo se posso rimediare.Rimetto le mie mani sulle sue guance e la avvicino a me per poi baciarla.
È bello renderla felice, riuscirla a rendere felice.
Appena ci stacchiamo, Chiara, appoggia la sua testa contro il mio petto e io non perdo tempo nell'abbracciarla e stringerla forte a me.
-Scusami.
-Non ti preoccupare-la rassicuro-Però non ti sottovalutare più, non mi piace.
-Stare con te, mi fa sentire bella-confessa allontanandosi dal mio torace per guardarmi negli occhi.-Stare con te, mi fa sentire migliore.
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Una vita per distruggerti //cole sprouse
Adventure#2 posto in avventura (22/02/18) #1 posto in avventura(15/04/18) Per nessuno è facile vivere, ogni giorno devi fare delle scelte. Quando sei piccolo ci pensano i tuoi genitori ad aiutarti, ma se non ci fossero o non ti prestassero la giusta attenzio...