Apro gli occhi e quello che mi ritrovo ad osservare è un soffitto completamente bianco. Dove cavolo sono finito adesso?
Mi guardo in giro e non ci trovo nessuno, ma in compenso riconosco questa stanza, so dove sono: in una stanza dell'ospedale.Quindi sono finalmente tornato nel mondo normale, finiti quei brutti sogni.
La porta si apre e rivela la figura di un'infermiera che appena mi nota sveglio mi si avvicina con un sorriso di rassicurazione e la mia cartella clinica in mano.
-Come stai? Ti fa male qualcosa?-mi chiede dolcemente .
-No, sto bene-le rispondo-Mi può dire cos'è successo? Non me ne ricordo.
La donna apre la bocca, ma un'altra voce risponde al suo posto, una voce maschile:-A questa domanda risponderò io.
Giro la testa verso la porta e vedo la figura di mio padre con un sorriso rassicurante sul volto. L'infermiera fa gli ultimi controlli, mentre mio padre si accomoda sul mio letto e mi guarda con occhi lucidi.
-Cosa sono le ultime cose che ti ricordi?-mi chiede con la massima calma.
Abbasso gli occhi e cerco di ricordarmi cos'è successo, ma mi riesce difficile per colpa dei miei sogni e non capisco cosa sia vero e no.
Cerco di ricordarmi, ma ho il nulla più assoluto in mente e più ci penso più mi incomincia a fare male la testa.
L'infermiera lascia la stanza chiudendo la porta alle sue spalle, così da lasciare me e mio padre da soli nella stanza completamente bianca.
-Hai avuto un incidente in macchina-mi informa con la massima cautela.
Chiudo gli occhi e in meno di un secondo tutto quello che è successo mi torna in mente: mi sono opposto alla fuga di Rachele. Io ho provocato l'incidente.
Riapro gli occhi e tocco le coperte: sono ancora vivo.
-Rachele è ancora viva, si è svegliata ieri-dichiara mio padre, per poi mettere la sua mano sulla mia-Hai fatto una mossa estremamente stupida quanto coraggiosa. Non so se essere fiero di te o ucciderti definitivamente per lo spavento che hai fatto prendere a tutti.
Alzo la testa per guardarlo negli occhi e mi rendo conto che tutto quello che ho dovuto sopportare è finalmente giunto al termine. Sono salvo, non ci sarà più Rachele nella mia vita. Sono libero, finalmente libero.
-Papà, puoi abbracciarmi-dico e lui non se lo fa ripetere due volte. Sono vivo.
Stringo mio padre, e chiudendo gli occhi una scena mi torna in mente: uno sparo, e una ragazza dai lunghi capelli arancioni cadere a terra. Ginevra.
Mi allontano da mio padre, mi guardo le mani, sono pulite.
-G.Ginevra?-balbetto avendo paura della risposta.
-Sta bene, le hai salvato la vita-mi rassicura.
Sospiro, adesso sì che sono felice.
-Quanto ho dormito?
-Cinque giorni.
Saranno pochi per lui, ma per me sono un'ennesima sconfitta, Rachele mi è riuscita a privare di altri giorni della mia vita. Ma di una cosa può starne sicura, li ricupererò tutti.
Adesso ricomincio a vivere, a essere me senza più pensieri....
Nel pomeriggio vengono a trovarmi tutti i miei amici e Martin porta anche la sua famiglia che, sorprendendomi, si era preoccupata delle mie condizioni.
Arriva anche Ginevra e posso notare un cambiamento tra lei e Martin, non si guardano più con odio, ma finalmente sembrano essersi capiti e sembrano andare d'accordo. Sono davvero felice per lei, adesso non può più sentirsi in più, adesso tutti le vogliamo bene. Adesso ha una famiglia, e parlando proprio di questo mio padre si è fatto avanti per averla in affidamento visto che la famiglia sembra assente.
Si è fatta anche vedere Allison accompagnata dal ragazzo che la metteva in imbarazzo, adesso si tengono per mano e da quanto mi ha rivelato lei si sono anche fidanzati contro ogni aspettativa di tutti. E io sono felice per quest'ultima, sul serio, si merita una persona che la ami con tutto se stesso e quel ragazzo sembra far proprio a caso suo.
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Una vita per distruggerti //cole sprouse
Adventure#2 posto in avventura (22/02/18) #1 posto in avventura(15/04/18) Per nessuno è facile vivere, ogni giorno devi fare delle scelte. Quando sei piccolo ci pensano i tuoi genitori ad aiutarti, ma se non ci fossero o non ti prestassero la giusta attenzio...