CAPITOLO 8

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Shawn's pov

Mollo Trevor e lo sbatto sul divano. mi giro e salgo le scale.

Non posso credere che mio fratello sia il colpevole di questo stato d'animo di Aurora.

Busso alla porta di quella che presumo sia la sua camera.

Si sentono dei singhiozzi.

"Vattene Trevor!" Urla lei con la voce spezzata dalle lacrime.

"Non sono Trevor"

A quelle parole sento la chiave girare nella serratura. La porta si apre e il suo viso pallido viene enfatizzato dal rossore che circonda gli occhi.

Di colpo mi abbraccia.

Senza preavviso.

"Scusa..non sapevo niente di ciò che ha fatto mio fratello. Cioè, si sapevo cosa fosse successo, ma non pensavo fossi tu. Mi dispiace un sacco"

Alza lo sguardo e mi fissa negli occhi.

"Davvero non lo sapevi?"

"Ovvio! Se no avrei impedito a mio fratello di comportarsi così"

"Ma lui mi aveva detto di essere figlio unico...."

"Fratellastro. Da parte di papà"

Annuisce con la testa.

"Voglio andare in spiaggia"

"Ti accompagno io. Non...."

Non mi lascia concludere

"Da sola"

Il mio sguardo si abbassa. Non posso fare altro se non uscire da quella casa e aspettare che lei sia pronta a parlare di nuovo con me.

Uscendo incontro Trevor

"Shawn..."

"Tu non parlarmi." Dico con tono severo e puntandogli il dito contro

Abbassa lo sguardo. Forse sono stato troppo duro con lui. Dopotutto è pur sempre mio fratello, qualsiasi cosa faccia.

Saliamo nel nostro appartamento e incontriamo mamma e papà. Sembrano molto indaffarati.

"Mamma che succede?"

"Oh. Shawn! Trevor! Dove siete stati?"

Nessuno dei due risponde. Ci guardiamo soltanto.

Più ci penso più ci sto male.

"Ieri sono arrivati gli Olivetti e gli abbiamo invitati a cena da noi quindi andate a cambiarvi perché verrà anche la loro figlia"

"Hanno una figlia?" Dico pensandoci "ah già...si, mi ricordo! Era venuta un anno a mangiare da noi quando eravamo piccoli"

Trevor abbassa lo sguardo e si rattristisce a tali parole.

Ho un brutto presentimento riguardo a sta sera, ma magari è solo una mia impressione.

Mi dirigo al piano di sopra: andremo al ristorante.

Odio vestirmi elegante ma qui è mia madre ad avere il controllo.

Ovviamente devo vestirmi in smoking. Odio avere la cravatta stretta al collo, mi ricorda il guinzaglio del mio cane...

Nonostante ciò non oppongo troppa resistenza. Sono contento di conoscere questa ragazza di cui non mi ricordo, anche se Trevor a quanto pare si.

Il rumore del campanello mi distrae dalle mie ipotesi su Trevor e questa misteriosa ragazza.

WHY ME? ~•Shawn Mendes•~ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora