CAPITOLO 26

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Aurora's pov

Lo sparo risuona per tutta la stanza e trattengo il respiro pensando a Shawn, pensando al fatto che se devo morire, voglio morire con la sua figura impressa nella mia mente. Il sorriso impresso sulle labbra, mentre mi avvolge in uno di quegli abbracci che solo lui sa dare.

Ma lo sparo non arriva e inizio a pensare di essere già morta, di essere un fantasma.

Ma solo ora mi rendo conto del corpo di Trevor steso a terra sanguinante e del rumore delle sirene della polizia che hanno fatto allontanare i ladri da questa casa, lasciando me e la mia amica illese.

Emma è seduta accanto a Trevor, con le lacrime mentre io mi giro di scatto alla ricerca di Shawn.

Prima di questo istante non avevo mai pensato al semplice fatto che se stavano per sparare a me ed a Emma, avrebbero potuto benissimo sparare e uccidere anche lui.

Corro fuori dalla camera e lo trovo sul pianerottolo con il braccio sinistro che sorregge quello destro con una frattura chiaramente scomposta. Mi siedo davanti a lui con le lacrime e lo abbraccio facendo attenzione al braccio rotto.

" Lo sapevo" dico "non dovevo lasciarti scendere al piano di sotto da quei ladri. Adesso stai male per colpa mia e io..."

il suo braccio sano mi avvolge quando sentiamo la polizia entrare in casa. Per chiamarla io ed Emma ci siamo quasi fatte uccidere perchè, chiaramente, i telefoni dove erano rimasti? sul comodino! Quando siamo uscite uno dei ladri era in camera e ci ha puntato la pistola addosso.

Ho sempre pensato che, se mai mi fossi trovata in una situazione come questa, avrei avuto la forza di difendermi, di cercare di liberarmi. Ma a quanto pare mi sbagliavo.

Mi sentivo come una bambina che per la prima volta deve parlare davanti a tutta la classe per spiegare qualcosa, come una corista alla sua prima esibizione da solista. Il panico è il peggior nemico di chiunque. O almeno il mio.

Ha preso il sopravvento prima: le mie gambe volevamo muoversi ma non ci riuscivano, sudavo freddo e il mio cervello aveva solo pensieri confusi e profondi che volevo fossero i miei ultimi. Tutti riguardanti Shawn.

Arriva un agente vestito in tenuta nera che mi tocca la spalla

"Polizia: agente Michaels. Identificativi" dice

Shawn sposta il suo braccio buono tornando a tenersi quello destro

"Shawn Peter Raul Mendes. Sono uno dei figli dei proprietari di casa. Ci sono altri due ragazzi al piano di sopra." dice con lo sguardo che esprime una fitta di dolore poco sopportabile.

"Le necessita assolutamente un'ambulanza. Lei signorina. Chi è?"
il suo sguardo fisso su di me non mi fa parlare. Rivedo gli occhi del ladro che mi punta la pistola e non riesco a parlare. Apro la bocca ma non escono suoni.

Mi giro verso il moro e mi appoggio sussurrando un leggero "parla tu"

"lei è con me" il vigile annuisce e chiama l'ambulanza e i genitori di Shawn.

Dopo 15 minuti arrivano non 1 ma 2 ambulanze e la prima persona a salirci non è Shawn ma il corpo immobile e pallido di Trevor con una enorme chiazza di sangue all'altezza del petto.

Arrivano Anna e suo marito, sconvolti dalla notizia del furto e dell'Arma. parlano con il medico della tango(l'ambulanza con il medico sopra) . Lei si porta una mano verso gli occhi e si gira abbracciando suo marito per poi salire con Trevor. Le sirene partono e io aspetto che Shawn salga.

"Aurora, Emma, mi dispiace molto per questa disavventura." dice e noi abbassiamo lo sguardo "Vuoi salire tu con lui?" Chiede poi rivolgendosi a me "io seguirò l'ambulanza in macchina così porto in ospedale anche Emma" come risposta annuisco. Non so perchè ma non riesco a parlare, forse per il dolore, forse per i sensi di colpa.

Vado verso i medici che si rifiutano di farmi salire. Poi Shawn cerca di convincerli e con l'arrivo del padre, finalmente, mi fanno salire.

Siamo circondati da medici.

"Aurora tutto ok? Io sto bene non devi sentirti in colpa con me" dice

"...."

"Parla ti prego"

Mi sforzo. Se fossimo stati solo io e lui avrei già parlato, ma non è così.

" i....i..io...." dico. Per fortuna arriviamo a destinazione e lo portano direttamente in sala gessi. Vado da Emma, sembrava abbastanza sconvolta.

"Aurora!" Dice e mi abbraccia piangendo "it's my fault! He's death for my fault!"

Non capisco cosa dice. Guardo interrogativa il padre di Shawn

"Si tratta di Trevor. Diciamo che si è preso la pallottola al posto suo e ora non riesco a calmarla. Pensa che sia morto ma per fortuna non lo è. Per ora. Stanno procedendo con l'intervento chirurgico per togliere il proiettile. Possiamo solo aspettare e sperare che vada tutto bene"

Annuisco. Le lacrime non scendono e la mia espressione è passiva. Penso solo che è colpa mia se Shawn ha il braccio rotto e che è colpa mia se Trevor è in questo stato.

Io ed Emma ci sediamo sulle sedie blu davanti a una grossa porta

"Aurora. Trevor mi ha detto che lui tiene a me. io ho detto grazie e lui ora è in Hospital per my fault"  abbassa lo sguardo e dentro di me penso che lei non c'entra niente e che la colpevole qui sono io.

"non avrei dovuto lasciarli andare via così. Ho paura per Trevor. Ma sto peggio per Shawn. Io...Non dovevo" dico con le lacrime che mi rigano il viso pallido e sconvolto.

Mio padre adottivo si avvicina e mi abbraccia, sussurrandomi.

"Trevor è in coma" e una lacrima riga il viso di entrambi

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ciao scusate il poco aggiornamento ma sono a Champoluch  in Valle d'Aosta e non ho avuto molto internet quindi...sorry❤  BUON FERRAGOSTOOO

ormai mancano circa 100 letture per 1k e non mi sembra vero!! grazieeeee

passate a leggere la storia di Nhial35 che NON è una ff ed è bellissima

WHY ME? ~•Shawn Mendes•~ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora