Capitolo 4 ~ Vorrei ma...

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Quattro Anni Prima
San Francisco

Sono passate due settimane dal mio incontro con la novellina. Come d'accordo quel pomeriggio si presentò all'officina alle quattro in punto, senza un minuto di ritardo.

Ero nascosto sotto un'auto quando arrivò, sdraiato sul carrellino d'ispezione mentre lavoravo agli ingranaggi della trasmissione. 

«Cavolo, ma questa è una Chevrolet Corvette dell'anno scorso!» esclamò sbalordita, avanzando lentamente verso l'oggetto delle sue attenzioni.

Tyler la fece entrare senza esitazione non appena udì uscire dalle sue labbra il mio nome seguito dal verbo studiare. Fu disposto a fare uno strappo alle regole, permettendo a quel viso d'angelo di distrarmi mentre ero concentrato al massimo nel mio lavoro.

«Justin, una bella donzella è appena arrivata per studiare insieme a te. Credo che non sia nemmeno necessario chiederti se posso farla entrare» mi disse, annunciando l'entrata della ragazza che pochi attimi dopo spuntò al suo fianco. Dalla mia visuale riuscì solo a distinguere le sue Converse bianche e nere, nettamente in contrasto con gli scarponi da lavoro di Tyler.

A seguito dell'affermazione sbalordita di lei, immediatamente portai indietro il carrellino e sbucai da sotto la macchina per poter guardare meglio il suo volto dalle sembianze principesche, ma che evidentemente ne sapeva qualcosa di motori.

«Esatto, è proprio una Corvette dell'anno scorso. Come hai fatto a riconoscerla?» le domandai, osservando incanto le sue dita che leggiadre si muovevano lungo la carrozzeria grigio fumo, accarezzandone ogni curva come se potesse sentirne l'anima.

«Mio nonno era un meccanico e spesso da bambina passavo del tempo con lui in officina» mi rispose, senza però quietare del tutto la mia curiosità.

Si trattava pur sempre di un modello in commercio solo da poco tempo e non riuscì a spiegarmi come lei seppe distinguerlo.

«Diciamo che mi trasmise in parte quella sua stessa passione per le auto, senza però avermi mai fatto fare un giro su una di esse o avermi permesso di guidarle. Così ogni tanto sbircio su internet i nuovi modelli e leggo le loro prestazioni per curiosità» aggiunse lasciandomi sconvolto ancora una volta.

Di certo non mi aspettavo che una principessina come lei ne sapesse così tanto in fatto d'auto!

«Il motore è a otto cilindri, giusto?» domandò guardando il cofano chiuso con una tale brama che mi portò a tirarmi sù e mostrarle cosa vi era nascosto al di sotto.

«Si, il motore ha otto cilindri, seimila cc, circa seicento quarantasette cavalli e la velocità massima è di 330 Km/h» le spiegai mentre sotto i nostri occhi luccicava quella belva che ben presto sarebbe diventata ancora più veloce.

«Wow! È..è straordinario» balbettò lei con gli occhi azzurri che risplendevano di una luce entusiasta.

Per qualche secondo rimasi imbambolato a fissarla, respirando il suo intenso profumo alla vaniglia che mi inebriò le narici a causa dell'estrema vicinanza.

Avvertì il suo fiato caldo solleticarmi la mano non appena si abbassò per vedere da vicino il motore e un brivido mi percosse la schiena.

 The Faded Memories  ~ Ricordi Sbiaditi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora