capitolo 7

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La mattina seguente è il rumore della macchinetta del caffè appena accesa che mi fa svegliare dal mio sogno, o incubo, ormai sempre le stesse immagini si ripercuotevano nella mia mente ogni notte, lui, era solo quello che vedevo, e per questo non riesco ancora a decifrare se siano sogni o incubi.

Alzo la testa immaginando di trovare il volto rilassato di mio cugino ancora dormiente, ma invece vedo solo la macchina rosa fiammante di Brenda, la ragazza di mio cugino, parcheggiata lungo il viale.

Sono sola sul divano, non c'è Allen con me, e mi dispiaccio un pochino di essere stata lasciata lì da lui nel bel mezzo della notte.

Mi alzo per andare a vedere chi avesse acceso la macchinetta e alzo istintivamente gli occhi al cielo a vedere Brenda, avvolta in un paio di scarpe da ginnastica rosa come il suo rossetto, è la classica ragazza confetto, inutile dire che il suo colore preferito sia il rosa, non è mai cresciuta ed essendo figlia unica, cresciuta da genitori ricchi, le hanno sempre mostrato affetto in modo materiale, crescendola come una principessa e viziandola in tutti i modi, ancora non capisco perché mio cugino si sia voluto fidanzare con lei, mai poi mi ricordo che si sono conosciuti al matrimonio del migliore amico di lui e che probabilmente Allan era ubriaco, perciò resetto i miei pensieri e dopo aver augurato un buongiorno alla castana in cucina, torno in camera mia con un leggero dolore alla schiena dovuto alla notte sul divano.

Mi infilo subito sotto la doccia per lavarmi e cercare di svegliarmi di più.

Oggi non ho nulla da fare, in teoria, e potrei dedicarmi a fare qualcosa di socialmente utile, come un qualsiasi cosa che adesso non mi viene in mente.

Michael è ancora a Belfast e magari potrei uscire con lui e passare con lui una bella giornata all'insegna del divertimento, insomma, con lui è impossibile non divertirsi.

Esco dalla doccia e subito il mio occhio cade su un vestito viola eccessivamente appariscente che non capisco da dove venga, ma quando mi ricordo che proviene dalla borsa dei vestiti che non mette più mia zia Aine perché considerati da lei troppo giovanili, lo ripongo nell'armadio, stando attenta a non cadere tra le varie scarpe da ginnastica e con il tacco sparse per tutta la mia stanza in modo completamente casuale.

Approfittando dell'armadio aperto ne approfitto per prendere uno skinny nero ed indossarlo, come per una canotta leggermente corta nera ed una camicia a quadri che danno su un azzurro scuro, indosso le vans blu e torno in cucina per fare colazione.

Prendo alcuni biscotti a saluto Allan e mio zio Brodie che come ma stanno degustando, il primo del semplice caffè ed il secondo un succo di frutta, pronti per andare a lavorare, entrambi lavorano in un concessionario e si dedicano molto a questo lavoro, in teoria anche Allen doveva lavorarvi, ma come sempre ha deciso di fare di testa sua e non fare quello che gli veniva detto, per questo attualmente è ancora disoccupato e cerca lavoro.

Una volta finito di mangiare mi alzo dalla sedia su cui ero seduta per poter tornare in camera mia e almeno provare a sistemare tutto il caos presente in questa, sono le 10 e probabilmente zia Aine farà il pomeriggio nell'ospedale dove lavora, ma sicuramente a breve si sveglierà.

Ripongo tutto nel modo più ordinato possibile all'interno dell'armadio prima di rispondere al telefono, illuminato su una foto di Michael, che lo ritrae mentre sembra essere costretto a stare in piedi davanti a una porta.

"pronto?" rispondo portando l'apparecchio elettronico al mio orecchio, chiudendo l'anta dell'armadio per poi sedermi sul mio letto aspettando una risposta da parte del mio amico.

"hey Ashley, mi dispiace ma sto per tornare a Washington, Calum ha fatto un incidente con il motorino, mi ha appena chiamato Ashton" mi informa allarmato il ragazzo dai capelli neri e subito torno triste, sia per il fatto che non starà con me per altro tempo, sia per Calum, in fondo mi dispiace per lui, è un bravo ragazzo.

"oh...mi dispiace molto per lui, non preoccuparti, ci sentiremo tutto il tempo, tienimi informata" rispondo cancellando dalla mia mente l'idea di passare un fantastico pomeriggio con una delle persone che mi è stata davvero accanto per tutto il tempo.

Ci salutiamo e subito chiudo la telefonata, ed ora?

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