capitolo 33

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Quando rialzo gli occhi sui miei parenti le loro reazioni si scatenano.

Allan si alza con forza dalla sua sedia facendole produrre un rumore stridulo ed esce dalla porta sul retro che da sul giardino. Brenda riprende il suo cellulare e mi sale una smania tremenda di prenderglielo dalle mani e di buttarlo dalla finestra. Allen penso che lo avesse capito da subito e mi posa un braccio sulle spalle prima di baciarmi la tempia, mentre mia zia Bridget si commuove e suo marito Caley con un sorriso sornione cerca di consolarla. Nonna Ashling si tiene una mano sul petto e per un attimo penso che stia per avere un infarto ma subito dopo mi sorride con occhi lucidi e mio nonno Blaine rimane leggermente turbato dalla notizia, ma conoscendo mia nonna so perfettamente che gli passerà a forza di sentir parlare la moglie. Nonna Biddy storce la bocca non molto convinta sul come prendere la notizia mentre il marito Brendan per poco non si strozza con il bicchiere d'acqua. Zia Aine si alza subito dalla sedia per potermi abbracciare e dirmi che per le visite potrò rivolgermi a lei mentre zio Brodie abbraccia Zayn felice per me e per il mio fidanzato, che sembra piacergli.

L'immagine di Allan che se ne va si ripercuote nella mia testa e non riesco a fare a meno di seguirlo fuori dall'abitazione mentre Zayn si prende tutti gli abbracci.

Lo vedo in piedi davanti ad un albero, ma non uno qualunque, il nostro albero.

Mi avvicino a lui e quando lui percepisce la mia presenza dietro di sé, inizia a parlare.

"ricordi quest'albero? È cresciuto con noi due. Mio padre mi ha detto che lo hanno piantato quando sei nata, ma non posso ricordarlo dato che io avevo solo due anni. Ricordi invece tutto il tempo che abbiamo passato qui? Ricordi quando ho preso di nascosto il coltello dalla cucina di mamma e  abbiamo inciso sul tronco le nostre iniziali? Ricordi quando fantasticavo sull'avere una casa sull'albero mentre eravamo seduti sui suoi rami? Ricordi quando ce l'hanno vietato e vi siamo saliti sopra arrampicandoci trai rami? Ricordi le volte che siamo tornati lì per parlare dopo tanto tempo che non riuscivamo a sentirci perché mio padre ha sempre voluto che dessi il massimo nello studio e tu passavi tutto il tempo con Allen? Ricordi tutta la vita che abbiamo passato insieme con quest'albero? E adesso guardalo e guarda noi. Da quanto tempo è che non stiamo un po insieme a lui? Siamo cresciuti così in fretta. Tu stai per diventare mamma. Ed io non riesco a smettere di rimpiangere tutte le volte che avrei sempre voluto starti accanto ma mai ho potuto per colpa di quello che mi veniva caricato sulle spalle nonostante la mia tenera età. Non mi perdonerò mai di aver passato così poco tempo con te e di non aver goduto di più momenti insieme prima che qualcuno ti portasse via da me" numerose sono le lacrime che lasciano i miei occhi durante il lungo discorso di mio cugino che si gira verso di me con gli occhi carichi e rossi per il pianto trattenuto.

Non esito ad abbracciarlo e farlo sfogare di tutto. Ho sempre passato tempo con Allen, senza mai pensare a quanto tempo sia stata con Allan e abbia condiviso momenti indimenticabili con lui. Momenti che non torneranno più indietro ora che aspetto un bambino e che mi trasferirò a casa di Zayn a Londra.

"ti voglio bene" sussurro al suo orecchio stringendomi maggiormente a lui quando un singhiozzo lascia le sue labbra.

"mai quanto te ne voglio io" ammette tra le lacrime, non lasciandomi un attimo, se non per guardare la mia pancia ed iniziare parlarci.

"ciao piccolino, benvenuto in famiglia. Ti aspettiamo con ansia" sussurra prima di piegarsi a baciare il mio ventre.

Allan si è sempre dimostrato essere un bambino che è cresciuto troppo in fretta, non si è goduto nulla a pieno, troppo impegnato a seguire le miliardi di regole imposte dai genitori che si sono arresi quasi da subito con Allen.

Dopo aver asciugato le lacrime torniamo dentro per parlare con il resto della famiglia e per togliere Zayn dalle grinfie di mia nonna.

"come farete a stare insieme se Zayn vive a Londra e tu a Belfast?" mi chiede nonna Biddy che non credo abbia preso molto bene la notizia.

"mi trasferirò a breve a casa sua" affermo tornando seduta accanto al mio ragazzo che sembra essersi sciolto rispetto a quando siamo arrivati.

Non capisco perché mia nonna non sia felice per me di una notizia come questa, si è sempre prostrata essere molto gentile ed amorevole nel miei confronti, ma ovviamente le persone che ci tengono maggiormente a te si capiscono in momenti difficili come questi.

"e per i soldi? Un bambino non è facile da mantenere" mi chiede questa volta mio zio Caley.

"mi incontrerò a breve con un produttore discografico per parlare di una mia possibile carriera" spiego anche al resto dei miei parenti mentre Zayn ormai non fa altro che sorridermi, probabilmente sollevato dal fatto che non stanno facendo domande anche a lui.

"siete consapevoli del fatto che non sarà facile?" ci domanda mia zia Aine.

Il moro al mio fianco annuisce convinto prima di iniziare a parlare.

"lo sappiamo entrambi, l'arrivo di un figlio ci ha colti di sprovvista ma comunque ci impegneremo al massimo. Sarà una nuova esperienza per entrambi ma ci conviveremo e piano piano prenderemo destrezza" spiega il moro accarezzandomi il dorso della mano con la sua.

"tutto quello che posso dire è che sono davvero felice per voi" ammette Allen in un momento di silenzio e non mi trattengo dall'abbracciarlo.

Rimaniamo a parlare e tutti ci fanno diverse domande. La tensione iniziale sembra sparire anche se alcuni componenti non nascondono di non essere felici di questa notizia.

Al momento della cena, torno a casa di Oliver insieme a Zayn per sistemarci un minimo e per poi andare dalla famiglia del moro per fare presente anche loro della notizia.

Dato che andremo tutti in un ristorante decido di vestirmi con un abito grigio molto semplice e morbido e gli accessori della borsa e delle scarpe con il tacco entrambi neri mentre Zayn libera il suo ciuffo ed indossa un abito elegante ed un paio di anelli che non possono mai mancare nel suo look.

La leggera barba incolta che cresce sul suo viso gli dona un'aria più autoritaria e da uomo adulto e non posso non pensare a quanto sia bello mentre cammina al mio fianco verso il ristorante scelto dalla sua famiglia.

Una ragazza bionda avvolta in un top bianco, una gonna a righe bianche e nere ed un paio di scarpe con il tacco rosse si avvicina a noi correndo ma tenendo una mano sulla gonna in modo da evitare che questa si alzi durante la corsa ber abbracciare il mio ragazzo. Lei dev'essere Hazel, la sorella di Zayn.

Quando ci avviciniamo al gruppo di persone sono felice di vedere anche Ron ed Emma. Zayn piano piano mi presenta tutti i parenti che si presentano essere molto dolci e simpatici, tranne Hazel che sembra non essere molto felice di vedermi e di conoscermi.

Ci sediamo ad un tavolo tutti quanti dopo essere stati scortati a questo da una cameriera molto gentile e carina.

"di dove sei Ashley?" mi chiede Maxine, una zia di Zayn con un sorriso sul volto notando il mio accento non propriamente inglese.

È stata un fortuna avere tutta la famiglia di Zayn qui a Belfast per una vacanza tutti insieme.

"sono di Belfast" affermo sorridendo alla donna che si è dimostrata essere molto solare nei miei confronti.

"da quanto state insieme?" chiede questa volta Su, la madre di Zayn.

"da poco meno di un mese" ammette il figlio della donna, prendendo la mia mano da sotto il tavolo e guardandomi negli occhi come per chiedermi il permesso di poter parlare e sorride nonostante l'ansia stia prendendo il possesso di lui, mentre si volta verso il resto della sua famiglia per poter dare loro la grande notizia.

"dato che ormai l'argomento della cena siamo io ed Ashley, vorrei puntare su un sotto argomento che penso vi terrà vivi per un po ti tempo...ecco...oggi vi ho presentato Ash...ma, tra circa otto mesi, vi presenterò nostro figlio" parla Zayn vagando con lo sguardo su tutto il tavolo, mostrando molta più sicurezza di come ne aveva oggi con la mia famiglia.

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