capitolo 21

42 7 0
                                    

"piccola, non volevo farti soffrire, scusami, cosa ho sbagliato?" afferma allarmato parandosi davanti a me e prendendo il mio volto tra le sue mani, coperte da alcuni anelli.

Il mio viso viene tenuto verso l'alto, nella sua direzione, dalle sue dita che con una mano lo tengono e con l'altra scacciano via le lacrime in modo dolce dalle mie guance.

"scusami" sussurro con un sorriso amaro sul volto mentre fatico a sostenere il suo sguardo.

"fidati, quello che si deve scusare tra i due sono io" ridacchia baciandomi l'ultima lacrima che, sola come me, mi rigava il volto.

"vuoi che ti riporti a casa tua?" mi chiede stringendomi al suo petto, in un sussurro, come fossimo appartati, solo io e lui.

Annuisco nascondendo il viso nell'incavo del suo collo per inalare il suo dolce profumo.

Le sue braccia mi prendono a mo' di sposa e mentre io mi reggo con le braccia al suo collo lui inizia a camminare verso la sua macchina.

Domani dovrò tornare qui per riprendere la mia, ma adesso non è un mio problema, la ferita lasciata dalla mancanza dei miei genitori è ancora aperta, e non penso che si chiuderà molto presto, ho cantato vittoria troppo presto questo pomeriggio quando in macchina mi dirigevo verso il punto centrare di Belfast per incontrare Zayn.

"posso solo sapere il perché? Non riesco a capire cosa io abbia sbagliato" mi chiede dolcemente mentre mi sistemo sul divano, con lui seduto al mio fianco, mentre si morde il labbro indeciso su come comportarsi, impaurito dal commettere un altro passo falso.

"ecco...i miei genitori non ci sono più ed è per questo che ho pianto prima. " spiego a Zayn mentre lui mi ascolta incatenando i suoi occhi ai miei, ormai lucidi, al ricordo di tutto quello che ho passato con loro, a tutti i momenti in cui sono stata bene, durante tutta la mia vita, le giornate passate al parco con mio padre che mi aiutava a dondolare, mia madre che mi insegna a cucinare, mio padre che mi aiuta in matematica, le giornate tra donne con mia madre, tutti gli attimi con loro riaffiorano nella mia mente solo al sentirli nominare, e le lacrime tornano a cadere dai miei occhi.

"Ashley, non piangere, c'è una ragione se ora non sono più con te, questa ragione però non la sa nessuno, ogni volta che purtroppo una persona ci lascia c'è una motivazione ma a tutti quanti questa è sconosciuta, persino a coloro che muoiono, lo scoprono una volta in paradiso e non possono dircela perché ci svelerebbero il continuo della nostra vita. La morte arriva per tutti, a chi prima e a chi dopo, ma arriva, non è però sempre un essere cattivo, insomma chi dice che ci massacri di botte? Nessuno, anzi certe volte è un bene che arrivi, mio nonno Zubin ha sofferto molto di una malattia grave prima di morire, e non ti dico che è stato un bene che sia deceduto, ma siamo vicini, ora non soffre più ed è in un posto migliore" mi spiega Zayn cullandomi nelle sue braccia mentre assume una voce dolce e paterna, come se in questo momento stesse parlando con una bambina e non con una ragazza di 20 anni.

Dopo l'ennesimo singhiozzo le lacrime sembrano mancare e piano smetto di piangere mentre mi stringo al petto di Zayn.

Non ama parlare, lo fa solo se messo in mezzo alla conversazione, e questo mi porta ad apprezzare maggiormente il suo gesto di consolarmi.

Le sue mani continuano ad accarezzare la mia schiena e il mio viso si nasconde nell'incavo del suo collo.

La sua vicinanza mi fa bene, è stato in grado di buttarmi giù e poi portarmi su ancora una volta, ti atterra per poi farti stare meglio di prima, fino a farti toccare le stelle.

Piano chiudo gli occhi e mi lascio stringere dalle sue forti braccia tatuate fino ad addormentarmi.

Un forte odore di caffè arriva al mio naso e mi porta a distrarmi dal mio sonno, per la prima volta lui non è venuto a farmi visita in un sogno, o incubo, ma mi ha lasciata dormire serena.

Apro lentamente gli occhi prima di emettere un sonoro sbadiglio e di alzarmi dal divano e di sistemare la canotta rosa di ieri, stropicciata sul mio ventre.

"buongiorno" riecheggia per il soggiorno la voce leggermente gracchiante di Zayn, probabilmente si è svegliato da poco anche lui.

"buongiorno anche a te" ricambio il saluto stiracchiandomi leggermente prima di camminare strusciando i piedi sul pavimento fino a Zayn e lasciare un dolce bacio sulla guancia al moro mentre lui sistema due tovagliette sul tavolo in legno coperto da una semplice tovaglia grigia.

"come hai dormito?" mi chiede prestando attenzione a me prima di lasciarmi un bacio sulla tempia.

"abbastanza bene, il divano non è il massimo della comodità, ma non mi lamento" sorrido prima di dirigermi in camera mia per mettermi sotto la doccia e poter lavare accuratamente ogni parte di me.

Con Zayn sto molto bene e non nascondo di voler continuare a sentirmi con lui per uscire qualche volta.

Si è dimostrato essere una brava persona, riservato, misterioso, ma comunque molto dolce e presente nel momento del bisogno.

Oggi andrò dal parrucchiere per cambiare colore di capelli e cambiare nuovamente il mio stile, penso che mentre mi dirigerò verso il parrucchiere manderò un messaggio a Willow, anche lei per un periodo ha voluto cambiare stile e ha deciso di tingersi i capelli biondi, ma poi ha preferito tornare castana dato che non si piaceva particolarmente con quel colore.

Una volta finito di lavarmi esco dalla doccia ed avvolgo un accappatoio attorno il mio corpo per tornare in camera mia ed aprire il mio armadio di legno in cerca di qualcosa di comodo da indossare.

Indosso un jeans nero strappato sul ginocchio, una maglietta porpora a maniche lunghe ma di un tessuto molto leggero e le convers sempre dello stesso colore, mi trucco e sistemo i capelli prima di tornare in cucina e mangiare la colazione insieme a Zayn.

Per questa sera non so cosa indossare, forse dei jeans bianchi e una camicia a scacchi bianchi e celesti ma penso che accantonerò quest'idea dato che sono gonfia e il bianco allarga e poi ho riscontrato un forte dolore al seno mentre infilavo il reggiseno ed indossare una camicetta striminzita che stringa proprio il quel punto è l'ultima cosa che voglio.

Poi deciderò questa sera stessa cosa indossare con precisione.

Mi siedo su una sedia sotto il tavolo accanto a Zayn che mi ha aspettato prima di mangiare e iniziamo a gustare insieme dei biscotti immersi nella nutella e un caffè ancora bollente.

"adesso ti accompagno a prendere la macchina e dopo vado a casa a cambiarmi, okay?" mi chiede spiegandomi il suo piano per la mattinata.

Non trovando problemi all'interno di questo annuisco energicamente continuando a mangiare con voracità.

Nei giorni seguenti non cambia tutto il modo radicale, i primi giorni tutto sembra essere tranquillo e monotono, devo aspettare che passi circa un mese prima che arrivino altre notizie.

FadedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora