capitolo 31

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Li richiamo ripetute volte prima che si accorgano di me e mi diano retta, sedendosi l'uno difronte all'altro a tavola, mentre io sono seduta a capotavola, nel posto che di solito spetta a Carey.

A tavola i due continuano a parlare di quelle dannate partite e rimangono sorpresi della mia frase d'esordio nel discorso in cui necessito di entrare.

"e in tutto questo, l'Italia era prima nel suo girone dopo aver vinto la sua prima partita contro il Belgio, classificandolo ultimo nel girone e scartando di due punti Irlanda e Svezia, che hanno pareggiato dopo una clamorosa autorete da parte dell'Irlanda."

Gli occhi dei due ragazzi si fermano su di me come se avessi detto la frase più strana del mondo oppure avessi un mostro dietro le spalle che mi sta per mordere.

"non pensavo ti intendessi di questi argomenti" esordisce Zayn con un piccolo sorriso fiero sul volto, prima di bere un fresco bicchiere d'acqua.

Oggi la giornata non è particolarmente calda per essere ad agosto, ma comunque il sole che batte sulla terra si sente e ancora non mi capacito di come Zayn riesca a stare con i jeans lunghi neri e attillati.

"non sai molte cose su di me" lo provoco ridacchiando.

"come il fatto che oggi pomeriggio andrò a casa di mia zia per dire a tutta la famiglia che aspetto un bambino..." informo il moro mentre Oliver osserva il tutto continuando a mangiare la pasta in tutta tranquillità.

"se vuoi posso venire con te. È giusto che ci sia anche io quando lo dirai alla tua famiglia" mi rassicura posando la sua mano sulla mia mia ed accarezzandone il dorso .

Da quando gli ho detto che aspetto un bambino sembra essere diventato un'altra persona, è molto più dolce e non si vergogna a dimostrarlo anche davanti ad altre persone, sembra essere molto più aperto e sembra sorridere molto di più, forse lo ha reso molto più felice di quanto pensassi avere un bambino con me...forse e più contendo lui che io stessa della arrivo di un nuovo membro in famiglia.

Annuisco sorridente prima di dare un'ultima forchettata al mio piatto.

"quando lo direte alla tua famiglia, Zayn?" chiede Oliver prendendo di sorpresa il moro che lo guarda pensieroso.

"non saprei...la mia famiglia è tutta a Bradford, a parte i miei cugini che sono qui, ma non mi sembra carino dire prima a loro e dopo ai miei genitori" spiega il moro.

"magari, quando andiamo a Dublino per parlare con Paul, potreste prolungare la vostra vacanza di un paio di giorni e prendere un volo per Bradford" propone Oliver.

I suoi piani non sembrano impossibili, infondo, io non ho nulla da fare visto che dovrò aspettare una risposta da parte di Paul e Zayn non dovrà tornare a Londra prima dell'ultima settimana di Agosto.

"è una buona idea" affermo dopo un bicchiere d'acqua.

"ma poi tu ed il tuo ragazzo? Questo poi significherebbe che dovrei venire anche io a Dublino" fa presente la presenza di alcuni intoppi, Zayn, che Oliver risolve subito.

"io e Uilliam torniamo a casa dopo il 24 e voi due andate a Bradford. Non c'è nessun problema nell'aggiungere una persona nel viaggio" afferma sicuro Oliver prima di prendere il telefono e mostrare a me e a Zayn il calendario.

"stiamo a Dublino dal 22, poi, io e Uilliam torniamo a casa la sera del 24 mentre voi rimanete per il 25, giorno in cui partirete per Bradford e ci rimanere fino al 28 o 29, così poi Ashley può tornare tranquillamente a casa e Zayn puoi andare direttamente a Londra" spiega tutto secondo i piani il mio migliore amico, ma Zayn sembra trovare un intoppo anche questa volta.

Io come al solito penso sempre che qualunque cosa dica Oliver sia corretta dato che prepara viaggi da quando è nato e ormai dovrebbe lavorare in un'agenzia turistica.

"sinceramente non riesco a stare tranquillo con Ashley incinta qui a Belfast mentre io sono a Londra. Mi fido di te e delle persone con cui lei è cresciuta, qui c'è la sua famiglia e non vorrei mai allontanarla da tutti loro, ma mi sentirei meglio se lei stesse con me durante la gravidanza. Sono pur sempre il padre del bambino e se dovesse succedere qualcosa non potrei essere qui prima del giorno dopo, a partire da problemi fino ad arrivare alla nascita di questo" spiega Zayn giocando con le sue mani e parlando come di me come non fossi al suo fianco ma mi trovassi da tutt'altra parte.

L'impegno che ci sta mettendo Zayn per prendersi cura di me ed il bambino mi sta sorprendendo, non pensavo fosse così premuroso e sono felice di tutto questo, si è preso un impegno no indifferente, essendo quello di padre, e lo sta mantenendo nel migliore dei modi.

"messa così dovresti solo che andare a vivere con Zayn, Ash" afferma Oliver grattandosi il mento pensieroso.

Non penso che tutto questo sia un problema visto che insieme stavamo già pensando a questo prima che io andassi a vivere ufficialmente a casa del castano.

"per me non ci sono problemi, zia Bridget lavora in un ospedale a Londra, quindi per qualsiasi problema potrei affidarmi a lei e le varie visite le potrei fare nel suo ospedale" esordisco con un sorriso sol volto nel vedere Zayn fare lo stesso e Oliver anche, ma più tirato del moro.

Quando finiamo la questione ci occupiamo tutti e tre di togliere tutto dalla tavola e di sistemarlo accuratamente all'interno del proprio posto.

Tutto questo mi sta scombussolando un po', l'arrivo di un bambino, il mio compleanno, l'incontro con Paul Mcguinness e poi il trasferimento a Londra da Zayn, tutto sta arrivando molto in fretta e non capisco che bisogno ci sia di arrivare tutto insieme senza farmi respirare, forse la vita vuole mettermi alla prova per capire se riesco ancora a stare in piedi nonostante mi abbia tolto tutti i miei piedistalli, e sarò felice di rispondere alla vita con un bello schiaffo in pieno volto perché ce la farò a tutti i costi.

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