capitolo 35

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Tra un giorno sarà il mio compleanno e dire che Oliver da appena sveglio ha pensato bene di iniziare a saltare sul mio letto urlandomi contro è riduttivo rispetto a quando ha iniziato a cantare le canzoni di Adele imitando i suoi accenti e ha rischiato di cadermi in piena pancia.

Per far cessare le sue urla strazianti mi sono messa a sedere e ho dato un pugno nell'incavo del suo ginocchio facendolo contorcere su se stesso.

"ti ho detto che tra poco mi alzo!" esclamo sbracciando prima di lasciarmi cadere nuovamente sul materasso.

"ma dobbiamo iniziare a pensare a cosa ti metterai per la festa e mi dovrai dire cosa vorrai come regalo da parte delle persone che non sapranno cosa farti e si saranno ridotte all'ultimo!" protesta tornando in piedi mentre ormai il mio unico pensiero è quello di partire per un paese sconosciuto e non fare più ritorno.

"sentiamo, cosa dobbiamo fare?" gli chiedo aprendo gli occhi e spostandomi su un lato, in modo da poterlo guardare mentre inizia a parlare.

"dobbiamo assolutamente comprare qualcosa da farti indossare con tanto di accessori e lo stesso vale per me, ma tu ovviamente dovrai essere molto più bella, non che ci voglia molto a superarmi. Poi andrai dalla parrucchiera visto che hai l'appuntamento, non ringraziarmi perché te l'ho ricordato. Poi andremo da un'estetista e ti farai curare quelle unghie che ti ritrovi. Poi non mi ricordo ma stai sicura che mi verrà in mente più tardi" mi spiega parlando sicuro di se stesso e concludendo con uno sguardo compiaciuto che mi mette pressione.

Mi alzo dal letto cercando di camminare normalmente verso il bagno nonostante la mia voglia di accasciarmi a terra e riprendere a dormire sia davvero molta.

Per questa festa Oliver si sta impegnando davvero molto e non pensavo si potesse sudare per una semplice festa di compleanno. Il castano gira per casa con il suo jeans e la maglietta a righe mentre parla al telefono con la pasticceria da dove prenderà la torta per domani. Quando ho pensato di fare una festa non mi aspettavo di smuovere così tanto le persone e di far rischiare al mio migliore amico un esaurimento nervoso.

Appena finisco di lavarmi torno in camera per cambiarmi indossando una tuta morbida verde salvia come la maglietta che vi unisco e le Nike nere. Mi trucco leggermente e poi vado in cucina, dopo aver preso il telefono, per mangiare un paio di biscotti e bere una tazza di latte fresco.

"bene, la torta sarà pronta in tardo pomeriggio, poi andremo a prenderla dopo, mamma mia che caldo, e pensare che mia cugina sotto le gonne mette ancora le calze e gira con i maglioni e le scarpe...certo, lei è in islanda ma sono dettagli..." parla senza sosta il mio migliore amico prima di addentare una mela.

Mentre lui inizia a mandare messaggi io ne approfitto per stare un pochino sui social e notare che Zayn mi ha lasciato un paio di messaggi.

DA ZAYN:

buongiorno piccolina

DA ZAYN:

dormi ancora vero? Comunque, oggi non so se riusciremo a vederci perché lavoro e calcola che sto andando adesso perché apriamo anche a pranzo

A ZAYN:
buongiorno Zay, non preoccuparti, ci vedremo domani, un bacio. Buon lavoro.

Ricevere il suo buongiorno la mattina o la buonanotte la sera prima di dormire mi migliore la giornata, o la nottata, non so il perché, ma ha questo dono, solo lui riesce a farmi sentire così e mi sembra ancora impossibile che sia la stessa persona che ho conosciuto al college, sembra essere una persona completamente diversa e se devo essere sincera mi sembra strano che una persona possa cambiare così drasticamente nell'arco di un paio d'anni.

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