7^ Solo Amici

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Luciano Pov's

Sono diventato un peperone, ne sono sicuro, continuo a fissare la porta,
mi ha lasciato addosso il suo odore di Thè al limone.
Vado in camera e chiamo Marco, era il mio migliore amico, abita a Napoli e gli avevo promesso che lo avrei chiamato appena, mi sarei finito di sistemare.
-Pronto-
-Marco-
-We Lu, come va? -
-bene, ho appena finito di sistemare le ultime cose perché nel pomeriggio sono andato a vedere un po' la città-
-Fammi capire sei andato in giro da solo in una città che non conosci, proprio alla cazzo di cane, fratè-
-Non ero da solo-
E così inizio a raccontargli del pomeriggio che ho passato senza trascurare nessun dettaglio.
-Wow, ti sei dato da fare, neanche un pomeriggio che sei arrivato e già rimochi, un giorno mi dovrai dire come fai- Dice ridendo
-Mi spiace interrompere i tuoi film, ma io non ho rimorchiato nessuno.
Siamo solo amici, credo-
-Si si certo, come dici tu. Adesso devo andare ci sentiamo, ciao.-
-Ciao-
E mi addormento, ancora con un bellissimo odore di Thè al limone sotto al naso.

È mattina, mi sveglio alle 7.00, non so neanch'io il motivo, ma non riuscendo più a dormire vado a fare colazione e a vestirmi, per le 7.50 sono pronto. A casa dormono ancora tutti e  mentre cerco qualcosa alla TV sento delle grida per le scale e vado a vedere.
-STA GESÙ CRISTO D'ASCENSORE, OH MORGANA PERCHÉ MI ODI COSÌ TANTO- dice una voce molto familiare, in quel preciso istante mi giro e vedo Nu, intenta a farsi una coda, con una merendina in bocca, le scarpe spacciate e lo zaino che le sta per cadere.
-Buongiorno- dico soffocando una risata.
-Buongiorno un cazzo, scusa Lu ma tra 5 minuti suona la campanella e io sono ancora qui- dice nervosa
-Ok ok, calmati, se vuoi ti accompagno, in motorino-
-Davvero?! - dice speranzosa
-Certo, poi ieri mi hai aiutato a mettere apposto, te lo devo-

Arriviamo fuori scuola sua, la campanella ancora deve suonare così scende mi dà il casco.
-grazie-
-la vuoi finire di ringraziarmi, mi avrai detto grazie almeno 20 volte-
-sono educata io- e ridiamo
-Nunzia- grida poi una ragazza, bassina, capelli lunghi castani, carnagione scura con dei grandi occhiali.
-Eomma- e si abbracciano
-Hai visto quella patata di Olga? -
-No-
-oh ciao- dice notando la mia presenza, mi fissa per un po' poi grida- O. MIO. DIO. Tu sei Luciano Spinelli. -
-Si Eomma, adesso calma gli ormoni- dice Nu
-Come osi, io voglio solo Jin.-
-comunque stai sbavando- dice Nu
-Gelosa!?- dice alzando il sopracciglio.
-Ma smettila, va a cercare quella patata, ci vediamo dopo- dice cercando di far cadere l'argomento
-ok dopo mi darai la tua risposta- ma non ci riesce. E la ragazza se ne va facendole l'occhiolino, cosa che a le fa alzare gli occhi al cielo.
-ero curioso di sentire la risposta-
-Eomma è sempre la solita pervertita, comunque lei era Eomma Pervy, lei ama solo Jin, un cantante coreano, non preoccuparti non ti stuprerà nella notte- dice ridendo
-Ora sì che mi sento sicuro, comunque si chiama proprio così o ha un nome?-
-No, in realtà so chiama Sara-
DRINNN.... DRINNN...
-Io vado ci vediamo, ciao- mi lascia un bacio sulla guancia ed entra. Non mi abituerò mai.

-Sono a casa- dico entrando
-Finalmente, dove sei stato? Con chi? Perché? Stavo per chiamare i carabinieri, non puoi sparire così si prima mattina mi hai fatto prendere un infarto- grida mia madre appena entro.
-Calmati Isa, avrà avuto un buon motivo per uscire così do corsa- cerca di difendermi Gianpaolo.
Mamma mi manda un occhiata come per dirmi "parla ma se la tua spiegazione non mi soddisfa sei nei guai".
-Mi sono svegliato presto sta mattina, poi ho sentito gridare in mezzo alle scale, e sono andato a vedere che succedeva. Praticamente era Nunzia la mia amica, quella che ieri sera era qui, che aveva fatto tardo a scuola e così mi sono offerto di accompagnarla- dico tutto ad un fiato.
Mamma mi manda uno sguardo curioso e Gianpaolo mi fa l'occhiolino.
-Mio fratello fà già conquiste- dice Gabry uscendo dalla cucina.
-Si certo come No, è solo un'amica. -
Dico per poi andarmene in camera.

L'estate del mio esame di terza media ||Luciano Spinelli||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora