19^ Mi Fa Stare Bene

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Luciano Pov's

Durante la mattinata non ho avuto niente di interessante da fare, apparte montare un video.

Mi sdraio sul letto, e inizio a pensare a Nu, oggi era il 27 Giugno, domani avrebbe avuto l'esame, chissà adesso che sta facendo.
So che sarebbero dovute andare da lei Sara e Olga nel pomeriggio.

Pensando a lei, mi viene istintivo sorridere come un ebete, ma non ci posso fare niente, ho già ammesso a me stesso che Nu mi piace, ma più passo tempo con lei e più mi sento bene, mi fa provare cose nuove,come le farfalle nello stomaco, come quando le nostre mani si sfiorano e sento dei brividi per tutta la colonna vertebrale e poi ultimo ma non meno importante solo lei riesce a farmelo alzare così solo con uno sguardo.

Scaccio via tutti questi pensieri e decido di chiamarla un po'.
-Pronto-
-We Lu-
- che stai a fa'? -
- niente ci sono questi due mongoloidi qui da me! -
-Ahhh... Pomeriggio tra ragazze-
-Più che altro pomeriggio studio tra ragazze- mi corregge
-We Lu, come te la passi? - urla Sara
-Bene- dico ridacchiando
- vuoi salire, per favore sali almeno così finiamo questa tortura! - urla Olga
-Cazzo, io però sto perdendo l'udito- sbraita Nu.
-Lu, pensaci tu che oggi questa mi sembra sessualmente stressata- dico Sara.
Eomma è quella con cui, apparte Nu, ho legato di più, è molto simpatica e spontanea, e poi, come dice Olga, essendo entrambi dei pervertiti di prim'ordine ci troviamo abbastanza bene.

-NON SONO SESSUALMENTE STRESSATA COGLIONA- già me la immagino tutta rossa per l'imbarazzo.

-Ok abbiamo capito, hai il ciclo.- dice Olga.
-NON HO IL CICLO CRETINA, CHIUDETE QUESTE CAZZO DI BOCCHE- le sbraita addosso

-ok ho capito, mo salgo- dico ridendo
-ok a dopo- mi dice Nu e riattacca.

La giornata a casa di Nu è passata, per me e sara, molto velocemente, per Nu Olga, invece, non terminava più.
Sara e Olga se ne sono andate da una decina di minuti mentre io e Nu, d'allora non abbiamo detto niente, ci siamo sdraiati sul letto a guardare il soffitto bianco.

-E se non c'è la faccio, e se dimentico qualcosa, e se dimentico la tesina a casa, e se faccio scena muta, e se... - inizia a dice a macchinetta senza fermarsi.
Ma la blocco con la mano.

-Andrà tutto alla grande e sarai fantastica-
-Grazie-
-Di cosa? -
-Di esserci, di capirmi, di aiutarmi. Grazie di essere mio amico- Dice sorridendo.

"Amico" già, amico, solo amico, perché infondo è questo che siamo, solo amici. Ma fa lo stesso male sentirselo dire.

-Grazie a te- dico semplicemente
Mi abbraccia, e restiamo così, abbracciati stesi sul letto, finché Morfeo non viene a chiamarci.

Ad un certo punto sento delle voci nella stanza, ma non sono né quella di mamma e Giampaolo né quella di Gabry.
Sono quelle dei genitori di Nu.
Cazzo
Rimango fermo, con gli occhi chiusi facendo finta di dormire.
-Se non le toglie subito le mani da dosso giuro che lo uccido- sento dire dal padre di Nu.

Penso alla posizione in cui stiamo, io le tengo entrambe le braccia intorno alla vita, mentre lei sta con il viso dormendo sul mio petto così come le mani.

-Nando lasciali stare, sono così carini-
-Non lo saranno più a breve-
-ti faccio dormire sul divano se non esci e li lasci stare- dice severa la madre di Nu.
-ok- dice ormai rassegnato.

Sorrido tra me e me riaddormentadomi, tenendo stretta la mia piccola.
Perché lei Mi Fa Stare Bene.
Perché semplicemente la amo.

L'estate del mio esame di terza media ||Luciano Spinelli||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora