Damiano mi ha passato la scaletta delle canzoni che suoneranno al concerto di metà febbraio a Roma. Sono quasi tutte le loro, ma ci sono anche alcune cover.
Le ho ascoltate tutte, per capire quali potrei ballare. È un problema: su alcuni ritmi rock posso imbucarci qualcosa, ma il loro è un genere che si mischia al funky e anche le cover vengono riadattate. Viene qualcosa di molto difficile da integrare alla danza araba.Tolgo le cuffie dalle orecchie, mi passo le mani sul viso e chiamo Dam.
«Dimme tutto» risponde subito.
«Ho sentito le canzoni» esordisco io, con un sospiro.
«'nsomma?»
«Viene 'na merda. Non le posso balla' co' la danza orientale, è impossibile fonde le due cose e fa' uscì fori 'na cosa gradevole»
«Niente niente?»
«Eh no. Massimo in alcuni punti sparsi ce posso imbuca' un pezzo de percussioni, i movimenti veloci, ma mica posso sali' e scenne dar palco pe' fa' sti du' pezzetti e poi ciao core»
«Quindi solo alcuni punti?»
«Seh. – mi metto a giocherellare con la coda di Jupiter. – Niente danzatrice dal vivo»
«Peccato. – sospira sconsolato. – Però pe' i videoclip te conto, se poi fa' solo pezzetti. Ce sta bisogno che te vesti da danzatrice-araba-sorca pe' forza o va bene pure qualche robetta più sobria?»
Scoppio a ridere. «E mica ballo grazie a 'n vestito, me posso mette addosso pure 'n sacco de 'a monnezza, i movimenti vengono uguale»
«Stasera che fai?»
«Sto co' n'amica»
«Io pure» risponde, posso vedere il suo ghigno provocatorio e malizioso.
Alzo gli occhi al cielo. «Bella pe' l'amica tua»
«Vabbè tornando ai discorsi seri. Ai live non te conto nella gang allora. Però ce vieni a vede' vero? Daje piccolé, te vojo 'n prima fila»
«Ma sì che ce sto, non me perderei mai una seratona dei Måneskin»
«Ma vieni pe' me o pe' il gruppo?»
«Pe' sto cazzo. Mo sarei 'n po' occupata, se non te dispiace, me devo prepara' pe' stasera»
«Okay. Vedi de fa' la brava perché te sfonno. – lo sento sorridere. – E per qualsiasi cosa chiamame che te raggiungo»
«Non te preoccupa', papi, stasera faccio la brava» lo prendo in giro.
Lui emette una risata bassa. «Ciao, piccolé».
Vanessa viene a cena da me con il cibo cinese da asporto. È senza dubbio l'unica tra le mie amiche a cui sono sinceramente e profondamente affezionata. Voglio bene a tutte, sia chiaro, ma lei è come una sorella.
Ci conosciamo dall'asilo, non abbiamo avuto un piacevole inizio: litigavamo, ci strappavamo i capelli e ci prendevamo a botte in testa a colpi di bambolotti, una volta mi diede una spinta e mi fece spaccare il mento. Poi siamo diventate amiche inseparabili, le maestre ci avevano soprannominato "le veline", io mora e lei bionda.
Le elementari non le abbiamo fatte insieme, ma mantenemmo i rapporti. Alle medie ci ritrovammo. Tre anni ininterrotti come compagne di banco, a commettere guai sia a scuola che in giro per il quartiere. Tutte le mie avventure più belle le ho vissute con lei.
Non importava se passano mesi o anni prima di rivederla, quando ci rincontriamo siamo sempre le solite bagasce.Ceniamo in fretta con i nostri ravioli al vapore, involtini primavera e pollo fritto. Lei dormirà da me, quindi ha con sé tutta la borsa con il cambio e il suo vestito da strappona.
Io finisco di truccarmi, e metto le scarpe, mentre lei si cambia. Poi siamo pronte ad uscire.Volevamo stare in giro a ramengo, ma con questo freddo si fa presto a cambiare idea, quindi ci infiliamo in un pub ed ordiniamo da bere. E subito il primo giro di birra va giù.
«E stai ancora co' Andrea?» le chiedo.
«Ma che ne so, non me ce fa capi' 'n cazzo, guarda. Tira e molla, tira e molle, de continuo»
«Dopo quattr'anni che state insieme mo fa 'r deficiente?»
«Ma ce l'ha sempre avuta 'sta cosa de fa 'r down. Non se scordamo che annavo in giro co' 'n paio de corna da fa invidia ar padre de Bambi, un paio de mesi dopo che se semo messi insieme. – manda giù un sorso di birra. – Lui e quell'altra testa de cazzo de 'a De Gennaro».
Ah sì, ricordo bene. Avevamo sedici anni. Stavamo facendo avanti e indietro sul viale della città. Questa ragazza, la fantomatica De Gennaro, era stata l'amante del ragazzo di Vanessa. Si incrociarono lungo il viale. Vanessa mantenne una calma che non le apparteneva, e mi stupii di lei. Poi però la De Gennaro ha fatto il passo falso, esordendo: «Ma che cazzo se guarda la Branco».
Purtroppo per lei, Vanessa Branco la sentì forte e chiaro.
Come è andata a finire? La De Gennaro si guadagnò un gomito spezzato come premio.
E dopo quattro anni, Andrea faceva ancora il coglione con lei.«Però me piace, Federì. – mugugna, sconsolata. – Je perdono tutto, me piace troppo»
Oddio l'amore.
«Sì ma a 'na certa basta oh, non scherzamo. E mica sei 'no zerbino»
«'o so. – sospira. – Quando te 'nnamori però è così. Perdoni tutto, non fa niente quanto fa male. Te non lo puoi sape'».
Ha ragione, non posso. Nonostante io abbia passato due anni con un ragazzo, non ero innamorata. Mi piaceva, gli volevo bene e gliene voglio tutt'ora, ma da qui a dire che lo amavo...
Amare è una parola grossa, troppo. E l'amore non è fatto per tutti, facciamocene una ragione. Basta con le cazzate come "Quando troverai quello giusto capirai". Ma vaffanculo.«Damiano?» la voce di Vanessa mi riscuote dai miei pensieri misantropi.
«Che?»
«Dico... Damiano come sta?»
«In gran forma. – mormoro. – È in giro, stasera»
«Strano che non è con te» ammicca.
Ecco, lo sapevo. La stronza va a parare proprio lì, alludendo a qualcosa che non c'è.
«Guarda che non stamo sempre insieme» mi difendo.
«Non fraintendermi. Siete la migliore coppia di amici etero che esiste. Come fate a non innamorarvi l'uno dell'altra?»
Ho un'espressione quasi schifata al momento. «L'amore non è roba per noi. – appunto. – E poi lui è gay»
«Davvero?»
«No. – inarco le sopracciglia. – Andiamo d'accordo e fine. Non sono nemmeno il suo tipo»
La butto lì, ma so che Damiano non ha mai avuto un genere preciso di ragazza che gli piace. Può piacergli la nerd come la metallara, la tipa acqua e sapone come la burina. Basta che sia bella, insomma. E al momento, io non gli sono indifferente.
«Secondo me gli piaci, ma in quel senso»
«Me ne accorgerei»
«Già. Ma te piace?»
Ah.
«Ci sto ancora pensando» e ammicco, lasciando cadere il discorso.
Sì ecco, Damiano è Damiano. A quale donna ormonalmente sana non ha turbato i sogni, quel ragazzo? Mentirei se dicessi che non lo trovo attraente.
Praticamente tutta la mia attenzione è calamitata verso di lui, un'attrazione fisica elettrizzante e disarmante. Poi caratterialmente è un ragazzo meraviglioso, profondamente intelligente e sensibile. Che mi piace, non è un segreto. Ma sono pronta a dire che mi piace in quel senso?...Mha, che cazzo ne so. Nel dubbio bevo.
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I WON'T SLOW DOWN ▸ Damiano David [Måneskin]
Fanfiction⚠ VECCHIA VERSIONE. Sul mio profilo trovate quella nuova: GOD SENT GYPSY. ⚠ «Single but we're lovers, crazy for each other» Damiano David. Probabilmente il ragazzo più desiderato e ammirato in Italia. Dopo il talent la sua vita è senz'altro cambia...