9 - Baby's on fire

1.7K 63 0
                                    

Jacopo, il fratello di Damiano, sta per condurlo al luogo di incontro in cui è parcheggiato il pullman. Victoria aveva sconsigliato a Federica di portare il quadro, avrebbe rischiato di rompersi, e lei le aveva dato retta.
Ora le due ragazze con un gruppo di altri amici si trovano a rifornire il pullman con cose da mangiare e alcolici. Qualcuno ha portato l'erba.
Victoria le ha presentato Ethan, il batterista della band, e Thomas, il chitarrista. Le presenta anche altri ragazzi, ma nessuno la colpisce come gli altri due membri del gruppo. Quando domanda alla bionda perché fossero solo due ragazze, lei le risponde che nonostante conoscesse molte ragazze, nessuna è amica sua. Avventure di una notte.
E una volta che cala il buio, il Fashionbus non accende le luci. Attende Damiano, che non si fa desiderare troppo. Attraverso i vetri scuri, lo vedono che fa un'espressione contrariata e sfotte il fratello. Si avvicina all'entrata, l'autista lo saluta cordiale. Poi Damiano apre il separé che divide la postazione del conducente al resto del bus.
In un secondo tutte le luci colorate si accendono e gli amici scattano urlando gli auguri di buon compleanno.
Sul viso del ragazzo si apre un'espressione di sgomento e un sorriso di gioia. Jacopo dice all'autista che può partire. Damiano fa il giro dei saluti, tra gente che lo abbraccia, lo strattona, gli urla dandogli pacche. E lui ride, sembra un bambino al parco giochi.

Poi, con più dolcezza, saluta Victoria e Federica con baci sulle guance.

«Ma 'sto palo da pole dance?» ride.

«È pe' te» gli fa Victoria, ammiccando con le sopracciglia.

«Ah, Damiano versione puttana non me lo vojo perde!» esclama la mora.

La musica comincia a rimbombare dalle casse, e subito c'è gente che balla, che mangia e beve, qualcuno ha già cominciato a rollarsi una canna.
Damiano resta tutta la serata con i suoi amici, cerca di dedicarsi un po' a tutti ma tra una cosa ed un'altra alla fine resta sempre in compagnia dei soliti.
Federica e Victoria, in fondo al pullman, chiacchierano e si raccontano della loro vita. Argomenti per rompere il ghiaccio e cominciare una discussione come la scuola, gli hobby.

Nel giro di poco tempo si scoprono molto più simili di quanto si aspettassero. Victoria arriva al punto che, brilla, definisce quel nuovo duo come "Queens". Le due sono così diverse: la prima bionda, pelle di porcellana e occhi di ghiaccio; la seconda mora, pelle olivastra, occhi scuri. Le origini danesi di Victoria si distaccano dalle origini persiane di Federica.
Damiano ogni tanto le guarda con un sorriso.

Roma, fuori i finestrini scuri, scorre. Le sue luci si mescolano a quelle all'interno del pullman.
L'abitacolo presto diventa attufato dal fumo di sigarette e canne, la gente comincia a vedere doppio per l'alcool. La musica sembra trapanare i timpani e far sobbalzare il cuore.

«Prima o poi ce devi veni' a vede sona'» le urla Victoria sopra la musica.

«Quando qu'o stronzo m' 'o dice»

«Non s'è ancora vantato? Pare che c'ha paura a ditte le cose! – scoppia a ridere poi si alza sui tacchi e trascina con sé l'amica, in pista. – M'ha detto che sei 'na ballerina. Scatenamose!»

Federica ride, appioppa il bicchiere di cocktail ad un ragazzo lì seduto, e con Victoria si mette a ballare a ritmo della musica martellante.
La bionda nota subito il modo in cui l'amica si muove fluida con il bacino, come non teme gli occhi di chi la guarda famelico. È sfrontata, gioca, si diverte, balla come se fosse sola.

Damiano non smette di mordersi il labbro mentre la scruta indecifrabile. A rompere l'incantesimo è Jacopo che chiede al dj di abbassare il volume e invita il fratello minore a scartare i regali.
Sono doni semplici: collane, bracciali, orecchini, ma ci sono anche abiti come camice vintage, pellicce vistose. Il più particolare tra tutti è senz'altro il paio di mutande che Thomas gli ha regalato, che sull'elastico hanno la scritta personalizzata: Trombadores.
Damiano scoppia a ridere: «Er Cobra approva!»

«Vabbè mo però bevemo, che cazzo Damià, ancora sei sobrio!»


Federica si risveglia sul sedile del pullman. Fuori albeggia. Anche gli altri sono quasi tutti addormentati, eccetto qualcuno che ancora resiste. Victoria si è addormentata accoccolata al divanetto, coperta dalla pelliccia leopardata.
Il Fashionbus è fermo in un grosso parcheggio, il punto di ritrovo della sera prima. Fuori a fumare ci sono Jacopo e l'autista che chiacchierano, stanchi e assonnati.
Federica si massaggia le tempie, controlla il cellulare e sfrutta la poca percentuale di batteria rimasta per controllare eventuali messaggi e chiamate. Solo sua madre che le augura la buonanotte, come tutte le sere, e il buongiorno, come tutte le mattine.
Non si è presa una sbronza e non ha fumato erba. Un passo avanti. Anche se tutto quell'odore che ha attufato il bus per la notte intera, le fa girare la testa.

Damiano è sveglio, fuma una sigaretta consumata a metà. La guarda dall'altro lato del pullman, sbuffa il fumo poi si alza e va a sedersi vicino a lei. Accavalla le gambe e passa il braccio sullo schienale dietro di lei.

«Da te non ho ricevuto niente»

«Il mio regalo è a casa»

Sorride sornione. «Questo mi piace»

Lei ride. «Non è quello»

«Peccato. – sbuffa altro fumo. – Dopo ci vediamo? Tocca pensa' alla sessione adesso»

«Giusto. Ti è piaciuta la sorpresa?»

«Una delle serate più belle mai vissute» sospira appoggiando la testa sullo schienale morbido.

«Ha organizzato tutto Victoria»

«Me l'aspettavo, lei è così. C'ha 'ste idee geniali. V'ho visto 'n sacco prese, e v'ho visto 'n sacco fomentate nel ballo» le lancia un'occhiata indagatrice.

«Quando mi inviterai ad una delle serate con la tua band?» gli domanda furbamente.

Damiano sorride, arreso. «Stiamo organizzando una serata per i giorni dopo la sessione d'esame. Quindi se ne parla a inizio febbraio, piccolé»

«Tanto non vado da nessuna parte. – si accoccola al divanetto. – Finché vorrai, o non mi farai incazzare come una iena, almeno»




I WON'T SLOW DOWN ▸ Damiano David [Måneskin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora