Rose's Pov
Possibile che tutto ciò che prepara Nonna Molly sia così sorprendentemente squisito?
Il pranzo è durato due ore intere. Mi sempra ovvio, dato che Nonna non smetteva di tirare fuori roba dal forno. Poi giustificandosi dicendo che aveva l'impressione che fossimo tutti estremamente magri, perciò avevamo bisogno di un bel pranzo abbondante e nutriente. Come se a Hogwarts i pasti non fossero abbondanti e nutrienti, ma che invece fossero rivoltanti poltiglie di qualcosa a caso. Il che non è ovviamente vero. La cucina di Hogwarts può fare concorrenza a quella di Nonna Molly. Ed io parlo per esperienza.
Dopo il pranzo, ho proprio bisogno di salire i gradini scricchiolanti delle scale, spalancare la porta della mia stanza e respirarne l'aria. Quel luogo così speciale per me mi era mancato. Mi mancava la serenità che emana, il mio letto, i miei libri...oh, a proposito di libri! Ce ne sono altri su alcuni ripiani della mia libreria. Probabilmente qualche regalo di Natale anticipato da parte di mia madre, che in qualche modo è riuscita a condizionarmi con la sua passione per i libri, per la lettura. Non smetterò mai di ringraziarla per questo.
Decido che in un altro momento avrei dato uno sguardo a qui libri nuovi. Questo pomeriggio sarò un pò occupata, dato che dovrò sicuramente aiutare Alice Paciock a sistemare la sua valigia. Sono più che sicura che mi obbligherà a farlo. Mi godo gli ultimi attimi di quella libertà ancora presenti nella stanza, faccio un respiro profondo prima di sentire Alice che impreca in latino...in latino!?
«Damnant!» esclama «Rose, aiutami! Questa valigia è un masso!»
Subito accorro in suo aiuto. Ma metre afferro la sua valigia, sento Albus ridacchiare alle nostre spalle.
«Vorrei tirarti io un masso in testa, Paciock!» ridacchia ancora e si dilegua nella sua stanza.
Sono felice di dirvi che nonostante il piano che io e James avevamo organizzato per farli stare vicini e in pace -che in parte ha funzionato- sta completamente andando in fumo. Hanno ricominciato con le loro discussioni e urlarsi contro insulti poco pesanti...
«Culus!» ringhia lei, depositando la valigia sul mio povero e indifeso letto.
Sbuffo sonoramente, osservando torva la mia migliore amica. E non appena finisce di sistemarsi i capelli, che fino a poco fa si erano trasformati in un nido di uccello, le lancio una belle mie occhiatacce pietrificanti. Altro che Medusa!
«Si può sapere perché avete ricominciato? E perché parli latino, adesso!?» le domando incrociando le braccia e aspetto che risponda per darmi una spiegazione plausibile.
«Bé, vedi...il fatto è che ormai abbiamo utilizzato qualsiasi tipi di insulti possibili e immaginabili, quindi dicendoli in un altra lingua avrebbe fatto lo stesso effetto, insomma» mi guarda tranquilla, come se avesse appena detto una genialata.
«Ti pare normale?»
«Bé...no. Ma tanto valeva provare...» dice sicura della sua azione, che per lei deve avere senso.
«Tu hai problemi!» esclamo, sedendomi dalla parte sinistra del letto.
«Credo che sia proprio così...ho problemi» sussurra con tono affranto. Sta lì con la testa bassa. Tutti i capelli scuri le ricadono davanti agli occhi, e adesso che lo noto i suoi occhi sembrano velati dalle lacrime.
«In che senso?»
«Non ce la faccio più! Albus è sempre più difficile da sopportare ed è ancora più complicato sopportare i suoi insulti. Sto uscendo di testa, mi sento quasi male! Lo odio!» fa un respiro profondo «Ma no. Io non posso farmi abbattere così. Devo andare avanti.»
È sorprendente come Alice Paciock, una persona estremamente dolce e fragile, riesca a farsi forza per andare avanti nonostante sia così difficile. So che litigare con Albus la distrugge, ma sia lei che mio cugino, non lo ammetterebbero mai.
Faccio la cosa più ovvia di tutte. Le scosto i capelli dal viso e la abbraccio. La sento rilassarsi e ricambia il mio gesto.
«Tutto si risolverà primo o poi...» sussurro dolcemente.
«Lo spero!» risponde un pò frustrata.
«Davvero commovente! Adesso piango!»
Sentiamo una voce alle nostre spalle. Sobbalziamo dallo spavento, trovandoci davanti Fred Weasley disteso sul mio letto con entrambe le braccia dietro la testa e i capelli arruffati.
«Dai datemi un abbraccio!» esclama, stringendo me e la mia amica in un abbraccio. Tutti e tre finiamo per ridere.
«Chi ti ha fatto entrare, Fred?» gli domando.
« La porta era aperta. Mi sono avvicinato silenziosamente, ho sbirciato dentro e con grande agilità... Okay, basta. Sono entrato semplicemente » termina la frase con una risata talmente contagiosa da infettare anche noi.
«Fate largo!»
Sentiamo urlare, ma non abbiamo neanche il tempo di realizzare la cosa, che ci ritroviamo un qualcuno addosso...di molto pesante. Quel qualcuno è James, che ha avuto la splendida idea di saltarci addosso.
«Oh, miseriaccia James! Non sei così tanto leggero!» esclama Alice dato che lui hs quasi tutto il suo torace su di lei.
«Sposta le tue chiappe molli!» grido, ma tutto ciò che ricevo è una grande risata.
«James...tu non stai bene. La tua salute mentale è a rischio» dice Alice, con tutto il peso di James addosso.
«È quello che dico anch'io!» urla Dominique dall'altra parte del corridoio.
«Domi, abbi la decenza di aiutarci a sbarazzarci di questo ammasso di stupidità!» le propongo dolcemente.
«AHAHAHAHAH...no» ma quella non è la voce di Domi, bensì di suo fratello che se l'è caricata sulla spalla e per poi gettarla sul mio letto, quindi un altro masso su di me e Alice. E, come se non bastasse, si butta anche lui aprendo le traccia come un paracadutista.
La morte è vicina.
«È qui la festa?» chiede qualcuno sull'uscio della porta. Roxanne, con la sua massa di capelli bruni e ricci, che ha sulle spalle Lily Potter.
«Si, mi sempra di capire che sia qui» ma questa è la voce di Lysander, seguito dal suo gemello e da Frank.
Si buttano anche loro insieme alle mie cugine, come se non ci fosse un domani.
Ormai ho tutti i capelli rizzati in faccia, con più di quaranta corpi su di me. Alice è nelle mie stesse condizioni.
«Ma che state facendo?»
Guardo in direzione della porta, e li incontro lo sguardo interrogativo di Albus Potter.
«Oh, perfetto! Vuoi unirti anche tu, Al?» domando il più ironicamente possibile.
«Bé...ovviamente!» risponde con un ghigno.
«Ma io dicevo ironicam-», non vi dico cosa è successo dopo, tanto credo che sia ovvio.
«Che qualcuno ci salvi!»
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"Do you love me, Malfoy?" -Scorøse
FanfictionRose Weasley è sempre stata una ragazza orgogliosa, testarda e dall'animo forte, una perfetta Grifondoro. È sempre stata capace di distinguere l'amore dall'amicizia. Ma l'amore dall'odio? Per quando Rose sia piena di aspettative, non è mai riuscita...